Da banche e assicurazioni no all'intesa blocca-prezzi

Da banche e assicurazioni no all'intesa blocca-prezzi IL GOVERNO VUOLE ALLARGARE L'ACCORDO. BILLE': RISCHIO DI FORTI RIALZI A GENNAIO Da banche e assicurazioni no all'intesa blocca-prezzi Vanni Cornerò — t. Anche dopo l'accordo con la grande distribuzione per congelare i listini sino a fine anno sul fronte dei prezzi restano le tensioni e c'è chi teme possano esplodere di colpo: «Bisogna capire che avere un autunno meno caldo sul fronte dei prezzi non significa cancellare la possibibtà di un inverno ancora più caldo - dice il presidente della Confcommercio, Sergio Bilie - non è da escludere infatti che, alla scadenza dell'intesa, scatti un "effetto molla" con forti rincari tutti in un colpo». Ma, se per Bilie il patto per contenere i prezzi «non va enfatizzato» il governo appare ben deciso a continuare sulla strada intrapresa e pensa di estendere questo tipo di intesa. «Parlerò con le banche e le assicurazioni - ha annunciato il premier, Silvio Berlusconi - per frenare il caro-vita occorre la collaborazione di tutti». E il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, spiega più dettagliatamente: «Verificheremo se il modeDo usato con alcune categorie commerciah possa essere esteso al settore bancario e a quello assicurativo. Realizzare un accordo del genere sarebbe . un'impcittàHte novità^ anlché Viste le difficoltà di realizzazione relative alle caratteristiche del sistema bancario. Comunque, parallelamente, il governo intende mettere a punto misure per garantire una maggiore concorrenza del settore, alcune delle quali sono contenute nel disegno di legge sulla tutela del risparmio, all'esame del Parlamento». Sull'ipotesi prospettata dal premier è immediatamente arrivata la repbca del presidente di Bnl, Luigi Abete: «Non penso che i costi delle operazioni bancarie possano essere oggetto di intese formab, perchè questi costi fanno parte di una logica di mercato. Il modo migliore di agire, come ha già detto in altre occasioni l'Abi, credo sia quello della competizione». Altrettanto pronta la risposta dell'Ama, l'associazione che raggruppa le compagnie assicurative, per voce del suo presidente, Fabio Cerchiai: «Vorrei ricordare come l'industria assicurativa abbia (pà risposto positivamente a un invito rivoltole dal ministro Marzano per il contenimento delle tariffe re auto, che infatti sono ferine. In ogni caso - ha proseguito Cerchiai richieste di contenimento dei prez- zi sono oggettivamente incompatibili con interventi fiscali straordinari, specificamente concentrati sul nostro settore quale quello recentissimo dell'incomprensibile aumento del prebevo sulle riserve tecniche e vita. Senza contare le voci circolate su ulteriori aggravi di tasse a carico delle assicurazio- m». Una netta bocciatura dell'iniziativa viene dall'Intesa dei consumatori, che tra l'altro accusa il governo di parteggiare per le compagnie assicurative: «Non bastano gb spot sulle reti televisive direttamente controllate per far ripartire i consumi - dice un comunicato dell'Intesa - ci vuole un sostanzioso abbattimento di prezzi e tariffe». Ma, dall'incbiesta Isae relativa a settembre, gb itabani sarebbero più ottimisti sull'andamento dei prezzi: diminuisce dal 2707o al 2407o la quota di quanti pensano che nell'ultimo anno ci siano stati forti aumenti. Anche l'attesa sull'inflazione dei prossimi 12 mesi sono in rallentamento: salgono infatti dal 48 al 49|}6 gb intervistati che si aspettano una stabilizzazione dei prezzi e crescono dal 23 al 2596 quanti prevedono incrementi inferiori al passato.

Persone citate: Carlo Giovanardi, Cerchiai, Di Forti, Fabio Cerchiai, Luigi Abete, Marzano, Sergio Bilie, Silvio Berlusconi, Vanni Cornerò