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s .A VITTIMA AVEVA 31 ANNI ED ERADI CIRIE': LO SPACCIOfe' ( s Due overdose nell'area di via Mazzini infestata dai pusher L'overdose lo ha stroncato sul marciapiede, davanti alle vetrine di una pasticceria elegante e famosa di questo scampolo di città. Via Mazzini è pieno centro, stretta tra piazza Vittorio, i Murazzi e il parco del Valentino. E' ancora, nell'ultimo tratto, zona di movida, ma il rumore della festa notturna qui - di fronte alla Chiesa di San Massimo, primo vescovo di Torino quasi non arriva più. E' in questa strada così elegante e commerciale che l'altra notte, verso le 2, è morto stroncato da una dose di cocaina forse mal tagUata Andrea Militello, 31 anni, di Ciriè. Era con il fratello, si è sentito male qualche istante dopo. S'è seduto a terra, s'è accasciato e in pochi attimi dopo il suo cuore ha cessato di battere. Aventi, trenta metri da loro, decine di pusher, forse . gh stessi che gh hanno consegnato l'ultima dose, hanno assistito indifferenti al dramma' di questo ragazzo. Nessuno lo ha soccorso, nessuno s'è preso la briga di avvisare il 118. Per fortuna un automobilista se n'è accorto e ha dato l'allarme: sono arrivate ambulanze e volanti della questura, infermieri e poliziotti in divisa.' Ma Andrea era già morto. E il fratello stava male, anche se non era in pericolo di vita. Adesso, la gente riprende a protestare. Si torna a discutere di questa ' strada e dei suoi iroblemi. Giura il titolare di un jar, poco lontano da via San Massimo: «Fin quando sotto la casa dell'onorevole Violante soggiornavano, giorno e notte, le pattuglie della polizia e dei carabinieri, abbiamo vissuto tranquilli. Adesso è tutto cambiato e, certe sere, agli incroci non si vedono che spacciatori: hanno colonizzato ogni angolo, ricevono i loro clienti sotto gU occhi di tutti, se ne infischiano della gente che passa, di chi abita qui». I tossici, invece, passano in auto, si fermano un attimo per acquistare una pallina di cotìaina o di eroina e poi sfilano via. Pochi, pochissimi quelli che tra due auto in sosta o dietro un bidone dell'immondizia, cercano un po' di riparo per gh istanti del «buco». Qualche mese fa era addirittura intervenuto il parroco della chiesa di San Massimo per chiedere interventi mirati su questo problema. Che via Mazzini soffra per questa piaga è un fatto noto anche alla polizia che, quasi ogni notte, organizza servizi mirati in questa zona. E scattano arresti di spacciatori nigeriani, senegalesi ed ivoriam che vendono solo ed esclusivamente dosi di cocaina. Soltanto i poliziotti del commissariato centro, dall'inizio dell'estate, hanno arrestato una ventina di persone, forse anche di più. Altre sono state fermate dalle volanti e dagli investigatori della Mobile. Non basta ancora. Il dirigente del commissariato di via Verdi, Vincenzo Di Gaetano, riceve ogni giorno in ufficio i residenti: parla con loro, s'informa e poi manda i suoi uomini a rastrellare l'area. Bastano un paio di retate ed i pusher migrano per qualche giorno, oppure per qualche settimana. Poi ritornano ad occupare gli incroci. A gruppi di cinque, sei agganciano i tossici, li mandano dall'uno all'altro, li fanno andare avanti e indietro lungo la via due, tre, quattro volte, prima di consegnare la dose. Complice il buio, la strada stretta, il traffico, fermarli in flagrante è sempre compUcato.

Persone citate: Andrea Militello

Luoghi citati: Cirie', Ciriè, Torino