In Borsa si cambia bolletta di Ugo Bertone
In Borsa si cambia bolletta BUONI DIVIDENDI E IL DECOLLO DELL'UMTS POSSONO GARANTIRE UN AUTUNNO SPRINT In Borsa si cambia bolletta gestori: «Più telefonici e meno utility» Ugo Bertone LA grande sfida è ripartita. L'Umts è ormai una realtà commerciale, l'espansione della banda larga rida fiato ai gestori della telefonia fissa. I grandi del mobile cercano le contromisure. Insomma, le tic promettono sorprese nei prossimi mesi. E non sono pochi i gestori che pensano di alleggerire le posizioni sulle Utilities, i titoli che finora hanno dato più soddisfazioni, e di aumentare l'esposizione proprio sulle telecom. Il segnale, del resto, è arrivato dalla favorevole accoglienza al buon successo di Belgacom (-l-80Zo dalla Ipo di inizio marzo) e della seconda tranche di Franco Telecom. «Oggi le utility hanno multipli molto più alti - commenta Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut - e offrono dividendi inferiori alle tic. In particolare, oggi le municipalizzate italiane vengono trattate a IO volte l'ebitda, contro le 4 di un anno fa». Certo, le tariffe di acqua e gas sono ben più protette di quelle della telefonia. Ma, d'altro canto, le telecom hanno assorbito gli eccessi della stagione della «bolla» e hanno ridotto i débiti. Basti dire che, in un solo anno, Telecom Italia ha tagliato 4,2 miliardi di esposizione (oggi 33,2 miliardi) mentre la stessa Fran¬ co Telecom, la società che accusava il passivo più elevato, si è oggi assestata con un'esposizione di 48,2 miliardi. Ma su quali categorie di titoli puntare? Per prima cosa, il consiglio degli esperti è di non varcare l'Oceano. Negli Stati Uniti, infatti, i gestori di Internet hanno ormai iniziato l'attacco alla telefonia. Ma in Europa le barriere all'ingresso per gli operatori online rendono difficile l'attacco agli ex monopolisti. Per chi crede nell'impatto deU'Umts sul mercato, la scelta obbligata è Hutchison Whampoa, la società di Hong Kong che controlla «3G». Il titolo è salito del 70Zo dall'inizio dell'anno «ma - nota Emilie Chau di Deutsche Bank - credo che ci siano ancora ampi spazi di ripresa». Per chi intende puntare sulla telefonia fissa, i criteri di scelta possono essere due: i margini di espansione della banda larga (notevoli in Italia e Spagna, mentre in Francia la competizione è assai elevata) e il dividendo. Qui c'è davvero l'imbarazzo della scelta, a ben guardare il panorama europeo: il 4,30Zo di Telecom Italia guida la corsa, seguita da Kpn (4,I0Zo), Telefonica (3,896), e Deutsche Telekom (4,196) racdoinàndatò da Michel Morin, analista di Merrill Lynch. Mario Spreafico di Banknord, invece, raccomanda i titoli iberici, ovvero Telefonica e Portugal Telecom, premiato come una buona occasione d'acquisto da un recente report emesso da Dredsner Kleinworth. «Questi titoli commenta Spreafico - non solo danno delle buone cédole ma offrono anche prospettive interessanti di crescita perché sviluppano il loro business in Sud America, uno dei mercati a più alta potenzialità di crescita. Infine, i telefonini. «Tim ha margini elevati è capacità di mantenerli - commenta Pietro- Giuliani -. Il dividendo distribuito per il 2004 sarà pari al 5,896, e in prospettiva crediamo che potrà continuare a crescere». Nella scorsa settimana, però, gli analisti di Citigroup e di Goldman Sachs hanno abbassato la raccomandazione sul titolo italiano e su Vodafone. Il motivo? La concorrenza deU'Umts di Hutchison, dicono gli analisti, costringerà le società della telefonia mobile a ridurre tariffe e margini. [Borsa&Finanza] TELECOM CONTRO UTILITY IN BORSA I 115 LE SEMESTRALI DI TELECOM ITALIA E TIM TELECOM 15.149 m FATTURATO ■ EBIT ■ UTILE .Valori in min di euro TIM 6.156 3.281 1.056 5,534 1.021 993
Persone citate: Emilie Chau, Franco Telecom, Giuliani, Mario Spreafico, Merrill Lynch, Michel Morin, Pietro Giuliani, Spreafico
Luoghi citati: Europa, Francia, Hong Kong, Italia, Spagna, Stati Uniti, Sud America
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