«Bene le azioni ma nel breve serve cautela» di Francesco Spini

«Bene le azioni ma nel breve serve cautela» FAVORITO UN PORTAFOGLIO BILANCIATO «Bene le azioni ma nel breve serve cautela» Secondo i professionisti del risparmio le Borse sono sottovalutate rispetto alle obbligazioni minacciate dai tassi forum Francesco Spini TROPPO «anziano» per dedicarsi alla roulette della Borsa, troppo giovane per avere un profilo totalmente conservativo. Il ritratto del quadro-dirigente di 45 anni è quello tra i più favorevoli all'investimento in quanto ha un tempo sufficientemente lungo per approcciare i mercati, un capitale discreto e non ha le urgenze di un giovane alle prese con la prima casa. «Si potrebbe permettere la possibilità di investire con un profilo di rischio medio - commenta Patrìzio Pazzaglla, direttore investimenti di Bank Insinger de g Beaufort -, conuna line?; bilancia- J ta. L'obiettivo? Averb^in ritorno ^ assoluto superiore a quello riportato dai mercati obbligazionari». Non solo. «Con una parte del suo reddito - prosegue il money manager - potrebbe procedere a piani di accumulo in fondi o a strumenti di previdenza integrativa privata». Secondo Pazzaglia, in linea generale l'asset allocation strategica può contemplare «una suddivisione al 500Zo tra azioni e obbligazioni, anche se, in questa fase di mercato, aumenterei la parte obbligazionaria portandola al 700Zo, dedicando il resto all'azionario». Sul fronte bond, «visto che i rendimenti si mantengono modesti - dice Pazzagha - punterei su emissioni governative (come i BTp-i italiani o gli Oatei francesi) o bancarie legate all'inflazione». Il resto lo dedicherebbe «a Bund tedeschi o BTp decennali, esclusivamente nella valuta europea». Il 300Zo dedicato all'azionario «si potrebbe raggiungere attraverso un fondo intemazionale che di per sé garantisce un'adeguata diversificazione, o anche attraverso Etf, se si preferisce la gestione passiva». L'area preferita resta quella europea l35'Xs dell'azionario totale), in quanto «presenta migliori valutazioni rispetto agli Stati Uniti». Positiva la visione anche sul Giappone, «cui dedicherei un 150Zo, mentre sulla restante area Pacificò concentrerei un 10% della parte azionaria». Restano gli Usa «con un SS1*!» contro il SSVo previsto dai benchmark mondiali, e il Regno Unito, dove sarei presente conun50Zo». Più improntati alla cautela i consigli di Massimiliano Orioli, capo strategist di Nextra Investment Management, n quale consiglia esclusivamente il ricorso a strumenti di risparmio gestito fondi quindi -, «ma anche polizze unit, index linked e rivalutabili, veicoli spesso interessanti per garantire ai figli un capitale a scadenza, anche in caso di eventi negativi e inaspettati». Per il suo portafoglio prevede un 430Zo di obbligazionario breve termine, un 280Zo a medio-lungo termine, un ll0Zo di obbhgazionario intemazionale, un 1296 di azionario Europa, un 4I)6 di azionario Nord America, per chiudere con un 20Zo di azionario pacifico. Solo un IB1)*! dedicato all'equity, quindi, con la scelta che ricade sull Europa «non tanto per fattori valutativi - spiega - quanto perché si presuppone che le attività e le passività dell'ipotetico investitore considerato siano principalmente in euro, è bene concentrarsi su investimenti domestici». Per il resto «l'Europa ha valutazioni migliori perché cresce meno. Quello che va detto è che, comunque, l'azionario è molto sottovalutato rispetto all'obbligazionario». Anche nel caso di rialzi dei tassi, «tali manovre impatteranno più sulle scadenze medie che su quelle a lungo termine, oltre i 10 anni. Per questo motivo preferiamo distribuire la componente bond parte su fondi a breve termine, parte sul medio/lungo, in maniera tale da controbilanciare maggiori rendimenti a minori possibilità di perdita in conto capitale». Pochi corporate, pochi emergenti, «semmai un po' di high yield che risultano meno correlati alle altre classi di attività». La formula 300Zo azionario e 70(fó obbhgazionario è ripresa anche da Niccolò Foscari, portfolio manager di Crédit Suisse Asset Management. «Nel breve termine potremmo vedere dati macroeconomici migliori per quanto riguarda gli Usa. Uniti a un raffreddamento dei prezzi del greggio, poterebbero favorire i listini in autunno». Ecco, «quello sarà il momento buono per alleggerire l'esposizione azionaria, vendendo titoli ad elevato beta (pari alla sensibilità ai movimenti di mercato)». Nei mesi seguenti le cose potrebbero cambiare. «Gh economisti per il 2005 si attendono un rallentamento della crescita rispetto a quest'almo. In questo quadro l'Europa potrebbe essere l'unica area ad andare in controtendenza, con un Pil a -Hl^ contro 1'1,6^0 atteso quest'anno». Di qui l'interesse per l'area, anche se «le nostre preferenze vanno a Giappone e Paesi Emergenti. Sul primo nei prossimi mesi probabilmente abbasseremo in parte il giudizio positivo, sulla scia di un leggero rallentamento della sua fase espansiva. I secondi invece continuano a registrare tassi di crescita elevati, accompagnati da valutazioni molto convenienti». Questa la fotografia della componente azionane del portafoglio: IS1?*! Usa («perché nel lungo periodo traina comunque le economie e ha un peso rilevante negli indici mondiali»), B'ìb Europa, 60Zo Asia «mantenendo per il momento la preferenza per Tokyo», per concludere con un S1)*) di Emergenti «in un'ottica di lungo periodo». Anche in questo caso la costruzione dell'asset allocation punta tutto sui fondi gestiti attivamente. «Il gestore non solo si posiziona su una determinata area geografica spiega la scelta Foscari - ma punta dì volta in volta a selezionare quei settori che possono creare valore aggiunto in quanto la correlazione geografica è molto più pronunciata rispetto a quella tra comparti». Al proposito Foscari al momento preferisce «gh industriali, che potrebbero sfruttare gh investimenti deUe società reduci da anni di buoni cash flow, le Telecom e le utility». La parte obbligazionaria, invece «dovrebbe essere investita in emissioni denominate in euro», con un 100Zo di «emissioni a breve termine, per rimanere più protetti di fronte a un rialzo dei tassi». Punta di più sul mercato azionario invece Tiziano Bellemo, responsabile gestioni azionarie ed obbligazionarie di Sanpaolo Asset Management Sgr: il 400Zo, controbilanciato da una scelta obbligazionaria strategica al 600Zo, riunita in «un fondo in cui sia il gestore volta a volta a decidere tatticamente quale debba essere l'esposizione sulla curva dei rendimenti più favorevole in relazione all'andamento dei tassi di interesse». Quanto alla Borsa, «già in una lettura strategica, la componente azionaria è in grado di generare un extra rendimento, pur a fronte di una maggior volatilità. Passando alla costruzione tattica del portafogho, in relazione cioè al momento di mercato, non riteniamo che oggi si debba stare lontano dall'investi- mento azionario. Le aziende hanno ritrovato una buona solidità aziende dopo il boom e il successivo sgonfiamento degli anni 90 e ora mostrano valutazioni appetibili nel medio periodo». Sul punto delle singole scelte «ritengo che l'area europea sia quella dove ci sono le migliori prospettive, anche perché se negh Stati uniti i tassi sono già saliti, l'Europa si trova in una fase arretrata del ciclo». E poi è una questione di euro/dollaro: «La divisa Usa nel medio periodo potrebbe subire i contraccolpi degli squilibri deU'economia Usa». Anche qui, per condire il tutto spunta Tokyo. «Il Giappone ci piace sia per ragioni cichche, sia perché i tassi saliranno con tempi molto più dilatati che altrove, una volta che il Paese sarà uscito definitivamente dalle sabbie mobili della deflazione. Senza contare le valutazioni, assolutamente interessanti». LE DOMANDE Il forum di questa settimana mette a confronto quattro esperti di asset management per costruire un portafoglio dedicato ad un lavoratore dipendente che abbia già percorso una parte della proporla carriera e ricopre la posizione di quadro in una media azienda. 45 anni, sposato, due figli, ha un patrimonio pronto all'investimento di 100 mila euro e presenta un reddito mensile di circa 4 mila euro. Ai gestori abbiamo chiesto: - proporre una scomposizione globale tra macro classi di attività (azioni, obbligazioni e liquidità) - specificare in quali aree geografiche e settori investire - individuare gli strumenti più adatti da utilizzare ^^ Investire W" sui bond gpvemativi come il Btp èbanc^ legati all'andamento dell'inflazione 99 igLÉL Non solo "™ portafogli puri, ma anche pòlizze vita per dare sicurezza ai A A propri figli 77 .E STRATEGIE DEI GESTORI' A CARICO Patrizio Pazzaglia direttore investimenti di Bank Insinger de Beaufort Massimiliano Orioli, capo strategist di Nextra IM Niccolò Foscari, portfolio manager di Crédit Suisse AM "^ emergenti e alcuni settori come l'industriale le telecome le utility 99 Tiziano Bellemo, responsabile gestioni azionarie e obbligazionari diSanpaoloAM Sgr Le Borse europee hanno maggiori margini dficrescita rispetto agli Usa, occhio al Giappone LE PREVISIONI Titolo VICURON PHARMA BENETTON BULGARI CAPITALIA MONDADORI SANPAOLOIMI TARGETTI AEM TORINO FINMECCANICA I ESPERTI Positive Raccomandazione Giudizio Emittente Prezzo obiettivo I BULGARI TISCALI FINMECCANICA Cu A nìt» al IWIìlvf'àl Ecco le azioni quotate al Mibtei analizzate dalle società di gestione e d3U ^ Sl,U <,,,,VI,",'7,, , apalisi finanziaria nella seconda enélle t^a'set^Ìria*!setteit«r^'Tra^ granài'gruppi si segnalano i gjùciizi positivi sii Capitalia, Sanpaolo, Mondadori e Tiscali. Pollice verso invece per Stm, Mediolanum, Bnl, Benetton e Tim.