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Novità a Piazza Affari Addio al Mib30 oggi debutta l'S&P/Mib NUOVO PANIERE CON 40 TITOLI, ANCHE TISCALI TRA I BIG Novità a Piazza Affari Addio al Mib30 oggi debutta l'S&P/Mib Francesco Spini MILANO A Piazza Affari sì cambia: dopo soli 10 anni - era stato introdotto nel 1994 - il Mìb30, l'indice più sintetico della Borsa milanese, va in pensione. Dopo l'addìo alle grida (i primi titoli passarono al computer nel '91) e la suatelematizzazione, con l'introduzione del Mìbtel al posto del vecchio «Milano Indice Borsa», il nostro listino dà l'addio a un altro suo simbolo per scoprirne uno nuovo: da oggi le blue chips quotate sul listino milanese saranno raccolte in un nuovo indicatore, l'S&P/Mìb, nato dalla collaborazione tra Borsa Italiana e Standard fr Poor's. Calcolato già dal 2 giugno 2003, il nuovo indice sì propone di far compiere un salto dì qualità al listino italiano, che rinfresca la sua vetrina a livello intemazionale, spostando l'attenzione sulla composizione settoriale e sul flottante. FLOTTANTE E SETTORI. Rispetto al Mib30, composto da 30 tìtoh, l'SfrP/Mib ne contiene al momento 40, ma senza alcun vìncolo numerico. NeU'insieme, all'interno del nuovo paniere, è rappresentato circa il 707o della capitalizzazione di Piazza Affari. La sua composizione, contrariamente al MiiSO, non si baserà sulla capitalizzazione del tìtolo, ma nincipalmente sul suo flottante ì titoli in circolazione sul mercato) e sulla rappresentatività settoriale in base alla metodologìa Gics, la più usata a livello intemazionale. L'indice sarà aperto a tutti i tìtoh quotati in Borsa ma anche a quelli del Nuovo Mercato, senza escludere nemmeno gh esteri, ì quah potranno accedere all'indice solo se rispetteranno i requisiti dì trasparenza imposti da Borsa Italiana. COSI ALL'AVVIO. Oggi alla prima prova «su strada» dell'S&P/ Mib partiranno 40 tìtoh, la cui revisione (all'anno sono previsti due appuntamenti ordinari, a marzo e settembre, oltre a quattro appuntamenti in cui sì rivedono i pesi) ha pia decretato l'uscita di Fondìana-Sai e Benetton Group, a favore dì Tema e Saipem, che senza l'ultima correzione sarebbe stata l'unica attuale blue chip a non rientrare nel nuovo paniere. Rispetto al vecchio Mib30 (che comunque continuerà ad essere calcolato finché circoleranno derivati a lui collegati, vale a dire fino al 30 giugno 2006), troveranno posto anche le due big del Nuovo Mercato, Tiscali ed E.Bìscom. Inoltre faranno parte dei 40 anche Pirelli fr C, che proprio da oggi non fa più parte del MibSO «virtuale» e tìtoh del Midex come Autogrill, Banca Popolare di Milano, Bulgari, L'Espresso, Italcementi, Mondadori, Pirellì&C. e Rcs Media Group. In tutto, secondo quanto riferisce Borsa Italiana, nell'indice saranno presentì dieci settori economici. INDICI ALLA PROVA Secondo Borsa Italiana il nuovo indice, sebbene risulti più rappresentativo del mercato rispetto al vecchio MibSO non sì discosterà molto, nell'andamento del nuovo indicatore. In effetti se si considera la performance a un anno il Mib 30 ha riportato un -l-9,29ro, contro il -^^'Ji del nuovo indice, che mensilmente invece guadagna il 6,630Zo, superiore di poco al 6,4694 del Mib30. Con l'introduzione del nuovo indice. Piazza Affari dà anche l'addìo ai vecchi derivati, calcolati sul MibSO, il FibSO e il Mini-Fìb. D'ora in avanti il future di Piazza Affari sarà calcolato sull'S&P/Mib con le stesse caratteristiche contrattuali del vecchio derivato. Il mini S&P/Mib, tanto per fare un esempio, continuerà a valere un quinto del future «ordinario»..