Ieri altri 23 sequestri Tre ostaggi decapitati
Ieri altri 23 sequestri Tre ostaggi decapitati l.,MENTRE LA GUEiiKIGLIA DILAGA IRAPIIVIEMT! DIVIOTAMO DI MASSA GLI AMERICANI UCCIDONO PER ERRORE UN GENERALE DELLA POLIZIA Ieri altri 23 sequestri Tre ostaggi decapitati Catturati 18 militari dell'esercito iracheno e cinque camionisti turchi Uccisi in agguati altri 13 autisti. Un video con l'esecuzione di 3 curdi BAGHDAD Un gruppo armato iracheno ha rivendicato con un video trasmesso da Al Jazeera il sequestro di 18 soldati della Guardia Nazionale irachena. I miliziani dell'organizzazione che si fa chiamare «Le Brigate Mohammed bin Ahdullah» minacciano di uccidere gli ostaggi «entro 48 ore», se non verrà rilasciato Hazem al Araji, membro dell'ufficio del leader sciita Muqtada Al Sadr. La rivendicazione è arrivata 24 ore dopo che un altro gruppo armato, le «Brigate Salante di Abu Bakr al Siddiq» avevano diffuso un video con le immàgini di dieci rapiti, impiegati di un'azienda turco-statunitense. E nello stesso giorno in cui sono stati rapiti cinque camionisti turchi. Il totale degli ostaggi nelle mani della guerriglia o dei terroristi a questo punto dovrebbe aver superato il numero di cinquanta. Il video trasmesso ieri da Al Jazeera sui 18 sequestrati è l'emblema del precipitare degli eventi passati - sul fronte dei sequestri - da episodi occasionali ai rapimenti di massa: nelle immagini appaiono prima i documenti di identità dei sequestrati, allineati sul pavimento, poi tre sequestratori, mascherati, che imbracciano kalashnikov. Segue una panoramica sui soldati inginocchiati a terra e con le mani legate dietro la schiena. Alcuni di essi sono in tute mimetiche, altri con abiti vari e alcuni sono appoggiati ai loro vicini, come se siano tanto stanchi da non reggersi sulle ginocchia. L'annunciatrice di Al Jazeera ha citato il gruppo e ha letto il comunicato che è stato diffuso insieme al video. Nella panoramica appare anche un altro sequestratore - sempre in mimetica e armato - e poi altri soldati inginocchiati. Hazem al Araji, l'uomo di cui viene chiesta la liberazione è stato arrestato insieme a suo fratello all'alba di ieri dalla Guardia nazionale .irachena nel quartiere di Kazimiya, nella parte Nord occidentale di Baghdad. Testimoni'che hanno assistito all'arresto hanno detto che all'operazione hanno collaborato i militari americani, che hanno lanciato granate paralizzanti e forzato le porte delle abitazioni dei due fratelli. Secondo quanto ha affermato Naim al Qaabi, capo dell'ufficio di Moqtada nel popoloso e povero quartiere sciita di Sadr City, «la sola colpa dei due arrestati era quella di appartenere al movimento di Moqtada Sadr». Il gruppo dei sequestratori, sospettato di essere legato all'esercito del Mahdi (che ieri ha smentito ufficialmente in ima conferenza stampa), ha dunque avuto la capacità militare di reagire in poche ore all'arresto mettendo a segno un sequestro di massa e divulgando le proprie richieste attraverso i media. Frattanto tre curdi, accusati di collaborazionismo con gli americani, sono stati decapita¬ ti e il video della loro esecuzione, l'ennesimo video dell'orrore, è stato diffuso su Internet. La rete continua ad essere una sorta di macabro ufficio stampa per i macellai del terrore che sgozzano le loro vittime davanti alla videocamera in modo che tutti possano vedere e che la risonanza sia la più vasta possibile. Anche perché nessun particolare, nemmeno il più agghiacciante viene risparmiato. Il gruppo che rivendica l'esecuzione - il «Comando militare dell'Esercito, di, A^sar ai-Sunna» - specifica in firn comunicato sullo stesso sito che i corpi dei tre giovani, appartenenti al partito democratico del Kurdistan sono stati abbandonati come «esempio» sulla strada che porta a Mosul. Nelle stesse ore, nel triangolo sunnita a Nord di Baghdad, dodici camionisti turchi sono stati uccisi. Erano a bordo di quattro camion con targa turca attaccati e distrutti nella mattinata vicino a Balad. Altri tre camion turchi erano caduti in un'imboscata la sera di sabato nella città di Dujail. Un autista era stato ucciso e altri cinque rapiti. A Samarra nell'esplosione di un'autobomba sono morti due iracheni - oltre al kamikaze - e sono rimaste ferite sei persone tra le quali tre militari americani. A Falluja tre operai iracheni sono stati uccisi da un proiettile sparato da un blindato americano. Ucciso dagli americani anche un generale della polizia irachena, Fadhal al-Bakriche che, secondo la versione americana, a bordo della sua vettura non si sarebbe fermato all'alt dei militari. Infine in un'imboscata nei pressi di Baquba è stato ferito il presidente del Consiglio della provicia di Diyala, Hachem Chenada. Nell'agguato sono stati anche feriti 4 uomini della sua scorta. L'autista è stato ucciso. È stato invece liberato dalla polizia e dalla Guardia nazionale iracbeftav--,e, s^mbrgU'uiiipa notizia positiva di ieri '-, vicino a Nassiriya il giordano Alaa Thabet L^zim, 35 anni, sequestrato-nn "inesó " fa." "Nasèun^ notizia purtroppo ancora sulle italiane rapite e sui due iracheni sequestrati con loro. [e. st.] IL BILANCIO B IN MANO Al RAPITORI Fino a sabato erano 36. Dieci impiegati di nazionalità non conosciuta, di un'azienda turco-statunitense. É ancora 6 giordani (uno è stato liberato ieri con un blitz), 3 turchi, 3 macedoni, 3 iracheni, 2 italiani, 2 francesi, 2 americani, un canadese, un kuwaitiano, un somalo, un iraniano e un britannico. li UCCISI Il giornalista italiano Enzo Baldoni è il contractOr, anche lui italiano, Fabrizio Quattrocchi. Il vicegovernatore della provincia di Anbar. Due turchi. Dodici nepalesi. Un canadese. Due pachistani. Due bulgari.. Un sudcoreano. Un libanese. Un americano m FUGGITI Un americano e un polacco m LIBERATI Ventuno turchi, 13 giordani, 10 libanesi, 5 giapponesi, 5 cinesi, 3 kenioti, 3 cechi, 3 italiani (Cupertiho, Agliana e . Stefio), 3 indiani, 2 russi, 2 ^eflypian^mfcamericano, un ,.. britannico, un egiziano, un filippino, un pachistano, un ^ r somalo, un francese, un polacco, un siriano-canadesee un arabo cristiano di Gerusalemme Est. , ai* Il fratello (a sinistra) di uno dei 13 camionisti uccisi ieri nel Paese in guerra fECCO 1 NOSTRI DOCUMENTS Nelleimmagini de! Meo trasmesso da Al Jazeera, tre dei 18 militari iracheni rapiti, tutti appartenenti alla Guardia Nazionale che poche ore prima del rapimento aveva arrestato un collaboratore di Al Sadr Un'altra sequenza del video mostra alcuni dei soldati con la testa china
Persone citate: Abu Bakr, Alaa Thabet, Di Massa, Enzo Baldoni, Fabrizio Quattrocchi, Moqtada Sadr, Sadr, Sadr City, Stefio
Luoghi citati: Baghdad, Falluja, Gerusalemme Est, Kurdistan, Mosul
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