Un trionfo costruito sulla disoccupazione

Un trionfo costruito sulla disoccupazione I NUOVI TEMI VINCENTI DELLA DESTRA Un trionfo costruito sulla disoccupazione Decisiva la paura per la riforma del mercato del lavoro analisi BERLINO Il clamoroso successo dell'estrema destra tedesca nelle elezioni regionali di ieri è riconducibile alla scelta strategica della Dvu e Npd di fare leva sui timori nati nella popolazione della Germania orientale di fronte alle riforme sociali annunciate dal governo Schròder. Non sono state le classiche invettive contro l'immigrazione, le tipiche formule del revisionismo storico o il nazionalismo a dominare la. campagna elettorale populista dei due partiti dell'estrema destra, bensì la riforma del mercato occupazionale tedesco. H fatto che la riforma sia stata approvata grazie all'accordo tra socialdemocratici e cristiano democratici in sede di Camera Alta, delle regioni, ha fatto sì che non solo il partito di governo, ma anche il maggior partito dell'opposizione divenisse bersaglio della protesta popolare. Al centro delle proteste, la cosiddetta Hartz IV, misura che prevede l'accorpamento del sussidio per disoccupati di lungo termine, obbligandoli ad accettare lavori svantaggiati e di basso compenso. In regioni come il Brandeburgo e la Sassonia con il 20 per cento di disoccupazione e 10.000 giovani che ógni anno si sposta- no nei Lander dell'Ovest, la prospettiva di non poter più fare affidamento nella sicurezza dei sussidi sociali ha sollevato un vasto fronte di protesta. Le parti innovative della riforma, come per esempio il tentativo direndere più agili gli uffici di collocamento o le agevolazioni fiscali per chi si mette in proprio, sono stati accolti come misure inefficienti per contrastare l'assenza di posti di lavoro. Le proteste dei cittadini tedeschi possono suonare esagerate se confrontate con la situazione di altri paesi europei - in cui i sussidi non possono essere accorpati per il semplice motivo che non sono mai stati istituiti - ma lo sono meno se si' considera l'impatto generale del pacchetto di riforme Hartz nelmercato del lavoro. Aun anno dall'introduzione di tutte le diverse misure, infatti, il tasso di disoccupazione non è diminuito come era nelle previsioni, e la burocrazia - che pure è stata in parte sneUita con la creazione di Uffici del lavoro più agih e flessibili - continua a riproporsi nei complessi questionari da compilare per poter accedere al sussidio o in un difetto nell'erogazione del sussidio, il cui meccanismo si è rivelato talmente cervellotico da coprire, alla fine, solo 11 mesi dell'anno. ' Ma in che misura l'applicazio¬ ne del pacchetto Hartz incide davvero sul mercato del lavoro tedesco? Secondo le più recenti statistiche l'impatto sull'occupazione delle misure già varate non ha corrisposto con una reale inversione di tendenza nel numero dei disoccupati. In base alle ultime rilevazioni il numero dei senza lavoro resta al di sopra dei quattro milioni, anche se alcuni indicatori lasciano pensare che la creazione di nuova occupazione attraverso forme di lavoro «atipico» sarà facilitata in futuro. Tra le ragioni della profonda opposizione popolare alle riforme avviate dal governo Schroeder c'è stata anche - secondo molti osservatori - una carenza di informazione. «Si sono investiti miliardi per informare i cittadini sugli effetti che avrebbe avuto la riforma dei vuoti a perdere e neanche una lira per spiegare Hartzt IV», osservava qualche tempo prima delle elezioni il premier della Sassonia Georg Milbradt. Il governo sembra infatti aver sottovalutato l'impatto che avrebbe avuto, sulla popolazione tedesca, una modifica - sebbene non da tutti considerata radicale - dello status sociale del disoccupato. Per molti dei manifestanti, tuttavia, Hartz IV rappresenta un pretesto, più che la ragione delle proteste. Al fondo c'è piuttosto la sensazione che lo stato non sia più a sostegno del cittadino, e che ognuno sia «abbandonato» alla propria iniziativa. In gioco c'è quella che Schroeder ha definito la «Mitnahme-Mentalitaet», la mentalità del prendere, senza restituire nulla in cambio. «Questo atteggiamento va radicalmente modificato -ha detto il cancelliere qualche giorno fa suscitando nuove proteste da parte dei Laender orientali -. Bisogna smetterla, a Est come a Ovest, di attingere alle sovvenzioni statali anche quando i redditi delle famiglie sono più che sufficienti per risolvere i problemi». [e. st.] m IL NOME Il pacchetto Hartz prende il nome dal presidente dèlia j Commissione extraparlamentare Peter Hartz, che si è occupata di redigere le linee guida del progetto di riforma del mercato del lavoro tedesco. M LE LINEE GUIDA Si compone di quattro provvedimenti: i primi due sono entrati in vigore dal gennaio scorso, mentre gli ultimi due sono stati approvati dalla Camera Alta delle regioni in agosto e entreranno in vigore dal 1 ' gennaio prossimo. Ecco, in sintesi, cornee composto il pacchetto di riforme. m i 4 PROVVEDIMENTI «Hartz I» riforma il programma "Capitale per il Lavoro" rendendo più agevole il credito a le imprese che assumono disoccupati «Hartz II» incentiva la creazione di attività imprenditoriali individuali o familiari con l'obiettivo di diversificare l'offerta di lavoro attraverso là promozione dell'attività autonoma. «Hartz III» trasforma i vecchi uffici di collocamento in Job center, che hanno una struttura più flessibile e meno burocratica, è sono più presenti sul territorio «Hartz IV» accorpa l'indennità di disoccupazione al sussidio assistenziale, riducendo di fatto l'entità dei sussidio percepito dal singolo disoccupato In queste regioni la percentuale dei senza lavoro è del venti per cento e i giovani emigrano all'Ovest Il cancelliere Gerhard Schroeder è stato avvertito: le riforme del lavoro, al popolo dell'Est, proprio non vanno giù ■. : LE LEGGI C

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