Le corde di Django

Le corde di Django MANOUCHE Le corde di Django Band ispirate alla musica di Reinhard! di scena per tre giorni al Borgo Dora Di «A via Borgodora al Cortile del Maglio, le strade e i locali del Balon ospitano la terza edizione Festival Internazionale Jazz Manouche Django Reinhardt. Protagonisti gruppi provenienti da tutta Europa per far scoprire la musica del popolo Manouche, resa famosa dall'incontro del suo più celebre figlio, il chitarrista Django Reinhardt, con il jazz americano degli Almi 30, il valzer musette francese e la tradizione gitana. I nomadi Manouche sono i discendenti del ceppo zingaro più antico. Giunti in Europa occidentale tra il XV e il XVI secolo, dopo un viaggio durato circa un millennio, si sono attestati in Francia, Olanda, Germania e Belgio. La loro origine indiana, trova conferma nel nome «manus», francesizzato poi in manouches, proprio del ceppo linguistico indo-europeo: deriva dall'antico Hindi e significa «essere umano». Django Reinhardt nel 1934 fonda con il violinista Stéphane GrappeUi il quintetto a corde dell'Hot Club De France, offrendo la prima lettura europea del jazz americano. Da allora Reinhardt si afferma per il suo smisurato talento che lo impone tra i massimi innovatori della chitarra jazz e tra i più fehci compositori: è attento ricercatore, capace di passare con naturalezza dallo swing al bop, dalla chitarra acustica all'elettrica. Durante il Festival torinese, i concerti dei gruppi di maggior richiamo (quest'anno figurano Mandino Reinhardt, anche protagonista del film «Swing» di Tony Gatlif ; e David Reinhardt, nipote di Django) si svolgono all'interno del Cortile del Maglio alle 21, ingresso 8 euro. Sabato 18 suonano Manomanouche Quartet (Nunzio Barbieri, chitarra soli- sta. Luca Enipeo, chitarra ritmica, Jìno Touche, contrabbasso e Massimo Pitzianti, fisarmonica e bandoneon) e, a seguire, il chitarrista Mandino Reinhardt, ac- compagnato da Costei Nitescu, violino, Sony Reinhardt e Franto Mehrstein, chitarra ritmica, voce e Gautier Laurent, contrabbasso; quindi, domenica 19, tocca alla chitarra solista di Dino Mehrstein con la chitarra ritmica di Francko Mehrstein, il contrabbasso di Gerald Muller e le percussioni di Simon Pomarat; chiudono i Reinhardt Memory: trio di chitarre con David Reinhardt, solista, Samy Daussat e Noè Reinhardt, ritmiche. Nell'area di via Borgodora, invece, dalle 21 di venerdì 17 e dalle 11 di sabato 18 e domenica 19, fin dal mattino si tengono all'aperto e nei locali concerti acustici gratuiti con i gruppi Romano Swing, Ensemble Enge, Dallas Group, Diego Delana Group, Casse Pompon e Klgloswlng. In occasione del Festival, sabato pomeriggio in piazza Andreis e nel Cortile dei Ciliegi ci sarà un'esposizione di liuteria. Info: 340/7807918 Marco Basso Mandino Reinhardt e il suo gruppo saranno in concerto sabato 18 settembre nel Cortile del Maglio David Reinhardt, nipote di Django e protagonista della serata conclusiva del Festival, domenica 19 NEL CORTILE DEL MAGLIO E NEI LOCALI

Luoghi citati: Belgio, Europa, Francia, Germania, Olanda