Gli americani e l'inglese rapiti in un vìdeo-ultimatum di Maurizio Molinari

Gli americani e l'inglese rapiti in un vìdeo-ultimatum CATTURATI ANCHE DIECI DIPENDENTI DI UNA SOCIETÀ' TURCO-STATUNITENSE. AUTOBOMBA A KIRKUK CONTRO LA GUARDIA IRACHENA, 21 MORTI Gli americani e l'inglese rapiti in un vìdeo-ultimatum «Liberate tutte le detenute o gli segheremo il collo», gli Usa: sono solo due Maurizio Molinari corrispóndente da NEW YORK Abu Musab al-Zarqawi lancia ima nuova sfida all'America e minaccia di assassinare tre ostaggi, due cittadini statunitensi ed un britannico, entro domani. I tre uomini sono apparsi sulla tv arata al-Jazeera in un video girato dal gruppo «Tawhid e Jihad» (Unificazione e Guerra Santa) di al-Zarqawi, nel quale erano seduti in teira, con gli occhi bendati e con uomini armati alle spalle. Ognuno di loro ha pronunciato poche parole, identificandosi e dicendo di «aver contribuito a rifornire la base militare americana di Taji» nei pressi della capitale. Uno dei terroristi, vestito completamente di nero, ha letto un testo scritto: «I soldati di Allab sono riusciti a catturare a Baghdad tre infedeli dei nemici di Allab che offrivano sostegno alle truppe americane in Iraq come i documenti trovati hanno dimostrato, se le nostre richieste non saranno accettate avranno le gole tagliate ed i coUi segati affinché la loro fine sia di esempio». La richiesta dei sequestratori è la liberazione di «tutte le donne detenute nelle prigioni irachene come Abu Ghraib e Umm Qasr» molto simile a quanto chiesto dai rapitori delle due volontarie italiane -, ma secondo i comandi militari americani di donne dete¬ nute non ve ne sarebbero più ad eccezione di due volti dell'ex regime del Baath noti per la partecipazione alla corsa alle armi di distruzione di massa. Si tratta di Houda Saleh Mehdi Amache, detta «Dr Antrace», e Rihab Taba, «Dr Germ», accusate di aver svolto ricerca su ordine di Saddam Hussein per sviluppare nuovi aggressivi chimici. «In manette al momento abbiamo solamente loro, detenute in località segrete», ha dichiarato il generale Geoffrey Miller, responsabile dei prigionieri in Iraq, senza però poter escludere che fra i circa 1500 detenuti comuni nelle celle di Umm Qars possano esservi delle donne. Il ministero della Giustizia iracheno ha comunque annunciato che nelle prossime due settimane «tutti i casi di donne e minorenni detenuti» saranno riesaminati. Un altro video trasmesso ieri ha invece mostrato le immagini di 10 dipendenti di una società turco-americana che il gruppo «Abu Bakr el Seddiq» ha minacciato di uccidere entro 72 ore se non cesserà di operare in Iraq. Tre libanesi sono invece scomparsi mentre percorrevano la strada tra Baghdad e Falluja. La guerriglia ha colpito a Kiruk con un'autobomba che ha causato 21 morti e 67 feriti fra i militi della Guardia Nazionale che in quel momento erano in fila di fronte ad una caserma per sottoporsi ai controlli medici. A Baghdad due soldati americani sono rimasti uccisi dall'esplosione di im'autobomba, altri tre sono stati feriti dallo scoppio di un ordigèfe nei pressi dell' aeroporto. Abu Musab al-Zarqawi è il, trentunenne giordano sul quale pende ima taglia da 25 milioni di dollari perchè considerato dal PentàgOtìo il regista delle opeta-- zioni di Al Qaeda in Iraq. Negli ambienti dell'intelligence americana si ritiene che l'ondata di attentati sia una conseguenza del recente video diffuso da Ayman al-Zawahiri, vice di Osama bin Laden, nel quale affannava che Al Qaeda «sta vincendo in Iraq ed Afghanistan». Al Dipartimento di Stato invece prevale la convinzione che l'offensiva di rapimenti ed attacchi sia destinata ad intensifi¬ carsi con l'avvicinarsi delle elezioni americane. Proprio nel timore di attentati anche sul territorio americano l'Fbi ha varato un «piano d'ottobre» che prevede «fonne più aggressive di sorveglianza» dei sospetti. La Casa Bianca si trova di fronte al bivio di quali contromisure adottare in Iraq a poche settimane dal voto. Fino a questo momento l'amministrazione Bush si è limitata a destinare alla sicurezza oltre 3 miliardi di dollari in precedenza dedicati agli aiuti per la ricostruzione civile e, nel complesso, ha preferito evitare l'aumento della pressione militare, ma ciò ha esposto il presidente alle critiche della destra repubblicana, secondo cui sarebbe necessario infierire un duro colpo alla guerriglia incominciando a riconquistare il controllo delle roccaforti sannite di Fallujah, Samarra e Ramadi. La cautela di George Bush si spiega con il fatto che - come confermato da un sondaggio del «New York Times» che gli assegna un vantaggio di nove punti - al momento continua a godere della fiducia della maggioranza degli elettori. Ma il candidato democratico, John F. Keny, lo accusa di «mentire» e di aver già deciso in realtà di aumentare il numero dei soldati in Iraq, rinviando però l'annuncio a quando le urne saranno state chiuse. La minaccia contenuta in un video trasmesso da Al Jazeera Porta la firma di uno dei gruppi più sanguinari, quello legato ad Al Zarqawi Anche nel caso delle volontarie italiane era stata richiesta la scarcerazione delle donne irachene Un'immagine del video: da sinistra, il britannico Kenneth Bigley egli americani Eugene Armstrong e Jack Hensley