Si ustiona a 10 anni giocando con l'alcol di G. Bra.

Si ustiona a 10 anni giocando con l'alcol AVVOLTA DALLE FIAMME PROVOCATE DA UN ACCENDINO: GRAVE ALL'INFANTILE Si ustiona a 10 anni giocando con l'alcol Un momento di distrazione, la mamma che lava la frutta in cucina. E nella stessa stanza il fratellino più grande -13 anni - che non si accorge di un gioco tanto innocente quanto pericoloso. E' così che ieri pomeriggio una ragazzina ecuadoregna di 10 anni, Debora B., è rimasta gravemente ustionata dalle fiamme mentre giocava con la bottiglia dell'alcol in una mano e l'accendino nell'altra. Ora è ricoverata in gravi condizioni e sulla prognosi i medici non si sbilanciano. Sono le 18 di ieri. In un alloggio al primo piano di via Frinco, quartiere Santa Rita, Estela B., 40 anni, badante di origine ecuadoregna, si trova in cucina con i due figli e un'amica. Stanno preparando la cena. La donna si gira, lava la frutta mentre parla con l'amica. Intanto la piccola Debora prende una bottiglia. All'interno c'è l'alcol che di solito la mamma tiene in un mobile. Nessuno si accorge che nell'altra mano impugna anche un accendino. In un istante una scintilla innesca la fortissima vampata di fuoco che avvolge la ragazzina. Il liquido le arriva in parte sul viso, su un braccio, ma soprattutto all'addome, dove l'alcol impregna completamente i vestiti indossati. Grida, panico. Debora in un attimo è una torcia umana. Il fuoco raggiunge anche ai capelli. La mamma Estela si getta sulla figlia cercando di spegnere l'inesauribile e resistente vampata blu. Ma gli abiti continuano a prendere fuoco. Secondi, forse minuti interminabili. Poi, con una bacinella d'acqua, mamma e fratellino riescono in qualche modo a spegnere le fiamme. Sconvolta, Estela alza il telefono e compone il numero del 118. Arrivano sia l'ambulanza che i vigili del fuoco e i carabinieri del nucleo radiomobile. Debora viene medicata sul posto. Poi la portano al pronto soccorso dell'ospedale infantile Regina Margherita. Malgrado il pronto soccorso a quell'ora sìa affollato da genitori e bambini, il caso di Debora è un'emergenza. I medici ti attivano per intervenire subito e nel modo migliore. La mamma è sconvolta: «E' sempre stata una bambina giudiziosa, non capisco come mai ha preso quella bottiglia. Ditemi che sta bene, ditemi che ce la farà». I medici si sono presi 24 ore di tempo prima di dichiararla fuori pericolo. [g. bra.]

Persone citate: Secondi