Un disco su quattro è una copia pirata di 1. Don.

Un disco su quattro è una copia pirata GASPARRI, MORI E CASELLI AL CONVEGNO SUL DIGITALE Un disco su quattro è una copia pirata VERONA «Di chi è la musica nell'era digitale?» E' stato questo il titolo del convegno che si è svolto nel Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra a Verona a margine della conferenza stampa di presentazione della serata finale del Festivalbar. Un interrogativo forte perchè oggi un disco su quatttre è piratato. Un dibattito importante che ha riunito accanto all'Arena il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, il sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono, il Presidente del Consiglio Comunale di Verona Riccardo Caccia e tutti gli esponenti più importanti del mondo della discografia italiana comprese Claudia Mori e Caterina Caselli rispettivamente amministratore delegato dell'etichetta Clan la prima e Sugarla seconda. Al tavolo dei relatori si sono ascoltate anche le opinioni di Mogol, del presidente AFI Franco Bbdo e del Direttore Generale della FIMI Enzo Mazza. Non sono mancati gli aitisi: Biagio Antonacci, Simona Bencini ex Dirotta su Cuba, Omar Pedrini ex Timoria in rappresentanza di quasi tutti i più importanti colleghi hanno infatti ribadito al ministro i contenuti di una petizione importante. Lo scorso 20 luglio infatti 71 artisti hanno firmato una carta i cui punti chiave sono: «sì alla musica legale su internet, no al furto della musica. Sì alla copia personale. No alla pirateria personale. No alla demagogia e all'ipocrisia della musica gratis in rete». Fra i tanti relatori la più convincente ci è sembrata Caterina Caselli, che ha tenuto un accorato quanto serissimo discorso. «Il copyright - ha detto - è il motore del benessere e vi posso dire che senza il copyright probabilmente non ci sarei stata neanche io. Rimango veramente esterrefatta quando sento parlare di mancanza di interesse sulle idee. Quando sento certe star ormai soddisfatte da conti in banca importanti, schierarsi in favore di certi "globalqualcosa" che vorrebbero tutto gratis. In Italia esistono 600 negozi di dischi su una popolazione di oltre cinquanta milioni di persone e stanno diminuendo. Siamo vicini al collasso e se il Governo non ci dà una mano seria evitandoci un IVA penalizzante il baratro è vicino. Perchè su un libro l'aliquota IVA è del 40Zo e su un disco il 200Zo? Non me lo sa spiegare nessuno. A questo punto chiudo con una rima che spero vorrà essere ascoltata: Cari governanti per poter tassare tanto, dovete aiutarci per intanto». Chiamato in causa il ministro Gasparri ha ribadito che per il governo «è importante garantire l'uso della tecnologia, ma combattere la pirateria è difendere chi crea idee, chi compone musica che ci regala tante emozioni». [1. don.]

Luoghi citati: Cuba, Italia, Mori, Verona