«Dai ministeri risparmi per 7-8 miliardi di euro» di Roberto Giovannini

«Dai ministeri risparmi per 7-8 miliardi di euro» Il viceministro all'Economia Mario Baldassarri IL VICEMINISTRO: RIVEDERE IL PATTO DI STABILITÀ PER FAR RIPARTIRE LE ECONOMIE «Dai ministeri risparmi per 7-8 miliardi di euro» Manovra da 35 miliardi. Baldassarri: è doveroso fermare la spesa pubblica intervista Roberto Giovannini inviato a PERUGIA SARA una Finanziaria da 35 miliardi di euro, che prevedere il blocco della spesa pubblica in termini reali per rispettare il tetto di deficit. Per finanziare riforma fiscale, investimenti e aiuti alla ricerca, poi, saranno drasticamente tagliati i fondi per gli acquisti pubblici, gli strumenti della programmazione negoziata nel Mezzogiorno, gli incentivi a pioggia alle imprese. Un'operazione sul bilancio pubblico decisamente traumatica, ma «necessaria e doverosa», spiega il viceministro all'Economia Mario Baldassarri in una pausa del meeting della Confesercenti. E che va accompagnata da ima revisione del patto di stabilità Uè, che «ha avuto successo nel consentire il varo della moneta unica e nel contenere deficit e debito in Europa. Ma che va innovato per far ripartire le nostre economie». Le ipotesi fin qui discusse deroghe al limite del 30Zo nel rapporto tra deficit e Pil legate al debito - non sembrano affatto favorevoli all'Italia... «Sarebbe un criterio fondato su un grave errore economico. H problema del debito pubblico tutti gli economisti ne convengono - è la sua sostenibilità e il suo andamento. Un Paese con un rapporto debito/Pil basso ma in forte crescita è instabile, è invece stabile anche se il debito è alto ma in riduzione. E' il caso dell'Italia. A dieci anni da Maastricht, si deve guardare avanti». E quale sarà la proposta dell' Italia al tavolo europeo? «Si dovrà introdurre la golden rule: il bilancio dev'essere in equilibrio sulla spesa corrente, ma ci si può indebitare se si deve investire». Molti partner non si fidano: si teme che la voce investimenti mascheri spese di natura diversa. «Giusto. Per questo si potrebbe proporre che ogni governo definisca progetti di investimento, ne quantifichi il costo, li presenti e li faccia approvare dalTUe. Solo questi potranno essere scorporati dal deficit. Spero che su questo si possa trovare un consenso». Intanto le regole sono quelle in vigore. Le rispetteremo, anche con il metodo del tetto alla crescita della spesa pubblica, che potrà aumentare del 207o. E ci permetterà di raggiungere un deficit del 2,7-2,80Zo. Una "prima manovra". Poi ci sarà la ''seconda manovra", per fare la riforma fiscale, aumentare gli investimenti, trovare le risorse per la ricerca e lo sviluppo». Un aumento nominale del 20Zo, se l'inflazione sarà del 20Zo, vuol dire un aumento zero. Un blocco della spesa pubblica in termini reali... «In questo caso non ed sarà comunque nessun taglio per nessuno. E poi dobbiamo decidere: per alcune voci, come spesa sociale e sicurezza, si supererà il 20Zo. Altre ancora potrebbero essere ridotte, ad esempio del 5-7lJ4 per spostare risorse altrove : per finanziare sgravi fiscali, o aumentare gli investimenti». Quali saranno i capitoli di spesa che saranno tagliati del 5-70Zo? «La spesa pubblica per acquisti di beni e servizi, la terza voce del bilancio dello Stato con 106 miliardi. Qui il +2% può diventare, che so, un -S'/i. Si possono ottenere ingentissimi risparmi con il metodo del "benchmark-Consip": ogni amministrazione è libera di acquistare dove e come vuole, purché paghi al massimo il prezzo fissato dalla Consip per ogni bene. Tutto il governo è consapevole che da questa voce possono arrivare le risorse necessarie per la riforma fiscale». E poi? «Voci di spesa che aumentano il deficit senza effetti sull'economia: ad esempio, i fondi per la program¬ mazione negoziata e i patti territoriali, nel Mezzogiorno ma anche al Centro-nord. Stanziamenti di molti miliardi che vengono spesi solo molto parzialmente (intomo al 25Z300Zo), e largamente revocati. Si sta studiando come sostituirli con incentivi più efficaci che pesino sul bilancio solo per quel che vengono realmente spesi. Poi, i trasferimenti alle imprese, ovvero i finanziamenti a fondo perduto e gli incentivi dati a pioggia». Il ministro delle Attività Produttive Marzano ha detto che qui si potrà risparmiare al massimo un miliardo... «Non quantificherei per ora, stiamo lavorando. Ma parliamo di una voce che vale sette-otto miliardi l'anno». Molti ministri hanno espresso timori e preoccupazioni: i loro margini di azione verranno pressoché annullati. «Bisogna evitare il taglio ai fondi più facili da ridurre : gli investimenti. Ai ministeri si dice di spendere come l'anno scorso o poco più». L'esperienza dice che tagliare la spesa è tremendamente difficile, in concreto. Il vostro è un obiettivo realistico? «Con il bilancio pùbblico si spende il 470Zo del Pil, razionalizzare è doveroso e possibile. Mi chiede se questa operazione è realistica? Io dico che è necessaria. Ma anche per questo è necessario concordare regole europee di buon senso». A Regioni e Comuni avete concesso la possibilità di aumentare il prelievo fiscale. Sarà una stangata fiscale «federale» per i contribuenti? «Gli Enti locali dovranno razionalizzare la loro spesa, ad esempio nella sanità. Si dovranno assumere questa responsabilità». Non teme che il taglio della spesa (siano pure sprechi) abbiano un impatto recessivo sulla domanda, e dunque sulla crescita economica? «Verranno spostate risorse da finalità che non sostengono la crescita (e in molti casi sono spreco o truffa) ad altre che invece la alimentano: gli investimenti e i consumi delle famiglie con redditi medio-bassi. Meglio dare un aumento di reddito di 5-600 euro l'anno alla famiglia che ha più bisogno, che 50 a tutti». ^^ I budget ^^ non dovranno aumentare più del 207o Se l'inflazione sarà della stessa misura allora non ci saranno tagli per nessuno In alcuni casi il limite potrà essere superato ma allora bisognerà sforbiciare in altri Ripenseremo i fondi che influenzano Afe l'economia y y LA MANOVRA. TRE NUMERI CHIAVE

Persone citate: Baldassarri, Mario Baldassarri, Marzano

Luoghi citati: Europa, Italia, Perugia