Ad Alessandria il record europeo

Ad Alessandria il record europeo Ad Alessandria il record europeo Silvana Mossane ALESSANDRIA «È la provincia di Alessandria quella con il maggior tasso di invecchiamento in Europa? Ma, allora, è una risorsa da valorizzare. Potremmo lanciare da qui le "Olimpiadi della terza età"!». La proposta viene spontanea al vicepresidente della Provincia, Daniele Borioli, nelbel mezzo della festa di compleanno del più giovane presidente che la Provincia abbia avuto. Paolo Filippi. È un'idea, comunque, che potrebbe essere approfondita e troverebbe ampi consensi. La stessa relazione che accompagna il bilancio provinciale di previsione, da alcuni anni si apre con un capitolo dedicato alle tendenze demografiche e il saldo tra nati e morti risulta, da tempo ormai, negativo, accompagnato da un progressivo calo della popolazione. Se nel censimento del 1861 si contavano 438.865 residenti, in ascesa fino ai picchi massimi di 540 mila abitanti tanto nel 1901 quanto nel 1911, si è assistito poi a ima progressiva diminuzione, con inversione di rotta, se pur leggera, nel dopoguerra (al censimento del 1971 i residenti erano 483.183, rispetto ai 477.722 di 20 anni prima). «Dagli anni Settanta - si legge nella relazione allegata al bilancio provinciale -, anticipando il trend di calo regionale di almeno dieci anni, abbiamo cominciato a perdere abitanti e la tendenza non sembra prospettare una stabilizzazione nel breve termine». Sempre dai dati provinciali si ricava im elenco dei Comuni in cui si è registrata la maggiore flessione demografica, tra la fine del 2000 e l'ottobre del 2001: Alessandria ha perso 7.824 abitanti. Casale 1662, Tortona 1618, Novi 1381, Acqui 948, Valenza 538, Ovada 170. C'è altro. Il saldo naturale, tra il 1986 e il 2000 si mantiene sempre negativo, generato da mi tasso di natalità che oscilla tra il 5,88 per mille del 1986 e il 6,87 per mille del 1997, e un tasso di mortalità che va dal 14,41 per mille del 1987 al 15,32 per mille del 1995. Ecco, dunque, che l'indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra anziani oltre i 65 anni e ragazzi minori di 15, nell'Alessandrino è di 247 a 100, rispetto all'indice piemontese che è di 176 a 100, a quello italiano di 132 a 100, a quello dell'Unione Europea di 99 a 100. Ciò significa che nella «provincia più vecchia delmondo» ci sono praticamente più di due anziani per ogni ragazzo. «Per anni, abbiamo puntato gli investimenti verso le politiche giovanili e, pur senza trascurare nessuna fascia di popolazione, abbiamo orientato le scelte, ad esempio, verso le scuole» commenta il presidente Filippi. «Ora occorre tenere conto di questa fascia di popolazione over 65» aggiunge Borioli. Peraltro, già da tempo anche i Comuni più piccoli, dove, tra l'altro, l'invecchiamento della popolazione è anche più accentuato (non tutti gli anni viene iscritta una nascita) una tra le voci più ricorrenti negli investimenti è quella delle case di riposo. Sono strutture di dimensioni contenute, con precedenza agli anziani del posto, per garantire una continuità abitativa. E, poi, aumentano centri di incontro, gite, feste e occasioni sportive adatte alla terza età, anche se in alcuni paesi si è più puntato alla condivisione di alami spazi: ad esempio, a Frassineto, il cortile della scuola è utilizzato dai bambini e dai nonni.

Persone citate: Borioli, Daniele Borioli, Filippi, Paolo Filippi

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Casale, Europa