Alitalia, rush finale sul piano di salvataggio di Alessandro Barbera

Alitalia, rush finale sul piano di salvataggio HOSTESS E STEWARD VICINI ALLA FIRMA. PRONTO IL PRESTITO-PONTE PER LA COMPAGNIA DI BANDIERA Alitalia, rush finale sul piano di salvataggio Nella notte l'ultima trattativa. Il governo studia i nuovi ammortizzatori sociali Alessandro Barbera ROMA Alla fine, chi ha deciso di puntare i piedi sono stati hostess e steward. Nonostante più di ventiquattr'ore di trattativa ieri era ancora rischio il rinnovo del loro contratto e l'intero accordo per Alitalia. Nonostante l'intesa su stipendi, diaria e congelamento del recupero dell'inflazione, i sindacati di categoria rifiutavano la richieste dell'azienda sul numero di persone da impiegare in cabina e sugli esuberi, che saranno circa trecento in meno rispetto alle previsioni. Nella tarda serata, a dimostrazione del clima surriscaldato, fra gli assistenti è partito un tara tara via Sms e un gruppetto si è raccolto di fronte alla sede della Magliana. Ieri sera fra i sindacalisti c'era comunque ottimismo sulla possibilità di raggiungere un accordo nella nottata. Il governo intanto si attrezza al buon esito della trattativa e a mettere a disposizione della compagnia gli ammortizzatori sociali necessari alla ristrutturazione. «Stiamo costruendo una rete di sistemi di accompagnamento da posto a posto che utilizzino gli ammortizzatori sociali, la formazione e i servizi di domanda e offerta», ha detto il sottosegretario al Welfare Sacconi. «Se l'intesa verrà raggiunta in tempo utile, nel consiglio della prossima settimana si potrà esaminare il provvedimento», ha aggiunto il ministro Maroni dopo aver incontrato il numero uno della compagnia di bandiera. «Cimoli è ottimista, spero che il suo ottimismo sia legato a fatti concreti. Noi comunque siamo pronti ad intervenire», ha aggiunto con un filo di scetticismo. Si sa, dalle parti della Lega il «carrozzone Alitalia» non ha mai riscosso grande sostegno. C'è poi da considerare la grave crisi nella quale versa in questi giorni uno dei concorrenti «nordici» di Alitalia, Volare. Dopo le dimissioni del suo presidente, l'ex numero uno di Confìndustria e della Sea Giorgio Fossa, e le simpatie tedesche di Cimoli (che guarda a Air One e Lufthansa) dalle parti di Via Bellerio si stanno spegnendo le ultime speranze di chi tifava per una fusione fra le due. Una soluzione che avrebbe certamente spostato l'asse del dualismo Fiumicino-Malpensa a favore di quest'ultima. Comunque vada a finire (e la coincidenza sui tempi è stata giudicata sospetta da alcuni sin- dacalisti Alitalia) il provvedimento che metterà a punto il governo, visto che dovrà essere allargato a tutto il settore, interesserà anche gli eventuali lavoratori in esubero della compagnia controllata al 38,60Zo dal fondo olandese dell'imprenditore argentino Eduardo Eurnekian. Ieri il Consiglio di anuninistrazione ha nominato il nuovo presidente Gambaro, ma non è ancora chiaro se ci saranno e quanti saranno gli esuberi. Di certo, ha detto il neopresidente, Volare è in condizioni non dissitnili di Alitalia ed ha «urgente bisogno» di trenta milioni di euro di prestito-ponte. Per la compagnia di bandiera il prestito-ponte è invece pronto, e molto probabilmente arriverà già nei prossimi giorni. A meno di colpi di scena, l'agenda è decisa. Lunedì mattina ci dovrebbe essere il vertice con i sindacati per suggellare l'accordo sui tre contratti, nel pomeriggio il consigho di amministrazione che darà il via al piano industriale e dunque all'accensione del prestito da irl'ioni garantito dal Tesoro. Ieri il neocommissario e-.opeo Rocco Buttigliene, si è comilimentato sia con Cimoli «che la saputo fare il manager» sia con i sindacati «che hanno dimostrato di saper fare i sindacati». Per chiudere l'intera vertenza ora però i sindacati devono incontrare il governo. Ieri c'era chi prevedeva una convocazione non prima di venerdì, cioè subito dopo il via libera del consigho dei ministri al pacchetto di ammortizzatori sociali. In questo caso al tavolo di Palazzo Chigi ci sarà solo un punto all'ordine del giorno: la holding chiesta dai sindacati per garantire, almeno simbolicamente, l'unità aziendale dopo la separazione di Alitalia in due parti, Alitalia Fly e Alitalia Service. «La nostra partita la stiamo chiudendo», ha detto ieri il numero uno della Cisl Savino Pezzetta. «Restano due questioni: ;li ammortizzatori sociali e la lolding nella quale Alitalia deve avere la maggioranza per gestire la fase di transizione». Ieri il titolo Alitalia, sul quale in questi giorni si sono scatenati gli speculatori, ha chiuso solo con un beve segno più: 1,0296, fra scambi però molto intensi, il S^S1}*) del capitale. Del resto, spiega un trader, «il flottante di Alitalia (il numero di azioni in circolazione, ndr) non è altissimo, ed è in gran parte nelle mani dei suoi stessi dipendenti». UE INTESE '■■H RISPARMIO (IN MIN 01 EURO) euro la retribuzione annua PILOTI | PERSONALE DI TERR.A : ASSISTENTI DI VOLO' ORE DI VOLO MENSILI: 85 ore mensili sul cortó-médio raggiò 95 ore sullungo raggio RETRIBUZIONI: 3W,, le ore annuali di volo in media, contro le 477 di oggi le ore annue fissate come limite di impiego quota fissa 350Zo quota variabile 650A IDIARIA42 èuro giornalieri ?ipQtes! -^

Persone citate: Cimoli, Gambaro, Giorgio Fossa, Magliana, Maroni, Rocco Buttigliene, Savino Pezzetta, Steward

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