Il nodo della nuova holding sul tavolo di Palazzo Chigi
Il nodo della nuova holding sul tavolo di Palazzo Chigi Il nodo della nuova holding sul tavolo di Palazzo Chigi Dopo aver lanciato la proposta, Cimoli si è lentamente defilato I sindacati continuano a fare muro e a chiedere «più garanzie» retroscena ROMA LE architetture finanziarie sono un tema di difficile comprensione e ignoto ai più. Eppure il Muro di Alitalia e dei suoi dipendenti dipende anche dalla forma societaria che assumerà nei prossimi mesi. In più di una occasione abbiamo ricordato che Alitalia verrà divisa in due grossi tronconi. «Alitalia Fly» sarà la società strategica e verrà ricapitalizzata. In essa lavoreranno poco più della metà degli attuali 22mila dipendenti. Piloti, hostess, steward e solo ima parte di coloro che lavorano «a terra»: area marketing, commerciale, operazioni di volo. Ad Alitalia Service verranno invece conferite tutte le altre attività: dalla manutenzione di Atitech ed Ams alThandling di Alitalia Airport. Questa parte dell'azienda, anche se non è mai stato detto espressamente, è destinata ad essere spacchettata e ceduta in pochi mesi. L'azienda preferisce parlare di «estemalizzaziom», un brutto tennine che però spiega meglio il destino di tutte queste attività: verranno cedute, ma alcune di queste - è il caso della manutenzione - continueranno a lavorare per Alitalia in «outsourcìng». Per alcune si parla da tempo dell'interessamento di alcuni soggetti stranieri, dalla tedesca Frajort per rhandling alla Ibm per 'area informatica. C'è però da gestire la fase transitoria, e per questo sin dal suo arrivo ai piani alti della Magliana Cimoli ha individuato in Fintecna la società alla quale cedere parte della «Service». Nata sulle ceneri dell'Ili, Fintecna funzionerebbe dunque come una sorta di «parcheggio pubblico» in attesa delle cessioni. I sindacati, che in queste ore hanno contrattato meno tagli ma dovranno comunque firmare un accordo da circa 3.500 esuberi, sono preoccupati di non doverne gestire in futuro altri nascosti sotto il cappello pubblico di Fintecna. Per questo hanno chiesto a Cimoli garanzie su dò che accadrà e una soluzione tecnica che, almeno formalmente, salvi l'unità aziendale. Ecco quindi l'idea della holding, vale a dire di ima società capogruppo che tenga insieme le due entità, la Fly e la Service. Cimoli ha detto si all'ipotesi, ma a due condizioni: la holding dovrà essere «leggera» (un modo per dire che in borsa dovrà essere quotata solo la «Fly»), e ad essa potrà essere conferito solo il 49'}6 della «Service». La maggioranza, il SP/o, andrà a Fintecna. Su questo punto, apparentemente tecnicissimo, lo scorso maggio saltò il tavolo di trattativa con i vertici di allora, Marco Zanichelli e Giuseppe Bonomi. Fino a prova contraria è un punto irrinunciabile dei sindacati: il leader della Cgil Epifani lo ha dettò non' più tardi di giovedì, Pezzetta della Cisl lo ha fatto ieri. Però, rispetto a cinque mesi fa, il contesto e del tutto diverso. L'azienda è a un passo del tracollo, ed è difficile immaginare che i sindacati facciano saltare nuovamente il tavolo ad un passo dalla firma con l'azienda. Chifinoranon è uscito allo scoperto è il Tesoro. Preso da tutt'altri problemi (quelli della prossima Finanziaria) l'azionista di maggioranza ha avuto il tempo di fare trapelare solo dubbi tecnici per la soluzione. Troppo macchinosa per un'azienda che, una volta erogato il prestito-ponte, avrà soldi solo fino a marzo e dovrà essere quindi ricapitalizzata. A questo vanno aggiunti i dubbi di Lufthansa (azionista al 400Zo della controllata Alitalia Maintenance) e quelli che potrebbe sollevare l'Unione europea, che tiene gli occhi sgranati su una operazione che potrebbe sapere di aiuti dì Stato. Fatta la sua proposta su questo punto Cimoli si è lentamente defilato, lasciando l'ultimo ostacolo che divide Alitalia dalla salvezza alla trattativa fra sindacati e governo, n giorno in cui avverrà, probabilmente alla fine della prossima settimana, gli resterà solo da incrociare le dita. (a. ba.]
Persone citate: Cimoli, Epifani, Giuseppe Bonomi, Magliana, Marco Zanichelli, Pezzetta
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