Ryder Cup, Europa e America sul green per la storia

Ryder Cup, Europa e America sul green per la storia IL COUNTRY CLUB DI BLOOMFIELD NEL MICHIGAN OSPITA LA SFIDA PIÙ PRESTIGIOSA E AFFASCINANTE DEL GOLF Ryder Cup, Europa e America sul green per la storia Cario Coscia IL premio è ima coppa d'oro di mezzo metro, piena di intarsi ma nemmeno troppo bella. Mente denaro in palio, qui contano solo la tradizione e il prestigio, come una volta quando le squadre d'Europa e d'America traversavano l'Atlantico sui bastimenti e con un sogno nel cuore, dimostrare al mondo quale dei due Continenti fosse più bravo nel gioco del golf. Sui difficilissimi prati dell'Oakland Hills Country Club di Bloomfield in Michigan, a pochi chilometri da Detroit, un campo che il grande Ben Hogan, dopo il trionfo nelTUs Open del 1951 definì senza troppo affetto The Monster, il Mostro, da oggi a domenica 24 virtuosi del green, 12 europei e 12 americani, si daranno battagha, stando almeno agli infuocati precedenti, per conquistare la 35a edizione della Ryder Cup, la più storica e fascinosa delle sfide di golf, qualcosa di molto simile per clùna e passione, taloi-a colorati di or^ogsBbi di parte, àlTAmerica's Cup di vela. I soldi non c'entrano, per fortuna, in gioco ci sono cose più importanti. In totale, i magnifici 24, hanno guadagnato in questa stagione, solo in premi, quasi 100 miliardi delle vecchie lire. E nella loro carriera, sempre in totale, hanno vinto 288 tornei. La Ryder si gioca ogni due anni, una volta in America, una volta in Europa. Stavolta, con la coppa stretta metaforicamente al cuore dal capitano Bernhard Langer, ben deciso a riportarla a casa dopo averla conquistata nel 2002 al The Belfry, in Inghilterra, tocca al team europeo andare a cacciare gli avversari nella loro insidiosa e temutissima tana. Volo tutti insieme su un Airbus da Londra a Detroit, poi gli allenamenti e le tattiche studiate con attenzione certosina, le coppie messe insieme per affinità elettive e tecniche, la sfarzosa cerimonia inaugurale con 230 artisti e decine di ospiti famósi, m" attesa dèi"rtìàt'ch' òhe vedranno i campioni dei due Mondi combattere l'uno contro l'altro per conquistare una buca dietro l'altra e non per vincere il campo con il minor numero di colpi, come accade in quasi tutti i tornei dei grandi circuiti intemazionah. Guidati da Bernhard Langer, che è stato e continua a essere ima stella del green, hanno risposto alla chiamata, attesa e gradita più di qualsiasi premio-vittoria miliardario, i dieci giocatori europei meglio piazzati in classifica più due wild card scelte dal capitano: Pedraig Harrington, Sergio Garcia, Darren Clark, Miguel Hangel Jimenez, Lee Westwood, Thomas Levet, Paul Casey, David Howell, Paul McGilney, lan Poulter, Luke Donald e Colin Montgomerie, il più esperto del gruppo. Il capitano americano Hai Sutton può contare su Tiger Woods, appena cacciato dal trono mondiale dal fijano Vijay Singh, Phil Mickelson, Davis Love IH, Jim Furyk, Kenny Perry, David Toms, Chad Campbell, Chris Di Marco, Fred Punk, Chris Riley, Jay Haas e Stewart Cink. Gli americani, che hanno vinto la prima sfida nel 1927 a Worcester, nel Massachusetts, sono in vantaggio per 24-8 e 2 pareggi, ma i golfisti della Vecchia Europa hanno bevuto nella coppa per 6 volte nelle ultime 9 edizioni. Hai Sutton, conoscendo bene pregi e virtù dei suoi eroi, ha detto che gli Stati Uniti sono favoriti ma ha anche aggiunto che sovente in questo tipo di sfida sono pesi massimi che combattono come pesi piuma. Il programma: primi due giorni dedicati ai doppi, due americani contro due europei, otto incontri. Domenica, i 12 singoli. Tutti i match in diretta su SkyS, dal primo pomeriggio a notte fonda. Tiger Woods, 29 anni, gioca per gli Usa