Gardini, parole in libertà L'esordio della portavoce di Augusto Minzolini

Gardini, parole in libertà L'esordio della portavoce L'ATTRICE DESIGNATA DAGLI AZZURRI Gardini, parole in libertà L'esordio della portavoce «L'anima socialista? Ha troppo peso in Forza Italia». «Finora parlavano solo i capi, io sarò la voce della gente». «Basta coi comizi infiniti» retroscena Augusto Minzolini ROMA FORZA Italia? Ha tante anime, quella socialista però è predominante, ha troppo peso e troppo potere. Sapete, io sono sempre stata democristiana. Mio zio era democristiano, è stato segretario comunale fino al '27 poi venne cacciato. E mio padre pure è stato anti-fascista come tutta la famigha. A casa mia si è sempre respirata un'aria di libertà, hanno smesso di essere antifascisti quando è caduto il fascismo. Uno combatte gli avversari dell'oggi, no? Mica quelli del passato». A due passi da Montecitorio, in un ristorante frequen¬ tato da deputati e senatori, l'Osteria dell'Ingegno, la nuova «portavoce in pectore» di Forza Italia, l'attrice Elisabetta Cardini, si allena nel nuovo difficile mestiere che si appresta ad intraprendere di fronte ad un amico e a un personaggio d'eccezione, l'anello di congiunzione tra il Cavaliere e il Senatur, cioè il sottosegretario alle riforme Aldo Brancher. E' un mestiere che l'appassiona visto che l'ha strappata al palcoscenico Capelli neri a caschetto, occhialoni scuri, top rosa e tailleur beige la nuova arma segreta di Silvio Berlusconi per la comunicazione fa sfoggio delle sue capacità mediatiche improvvisando un mezzo show sulle sue esperienze politiche, su Forza Italia, sui suoi programmi futuri. E già in quest'occasione privata rende chiaro quale sarà il tratto distintivo del nuovo ruolo: sarà ima «portavoce» senza veli, non avrà peli sulla lingua, né inibizioni. L'attrice è felice del nuovo incarico, anche se dentro Forza Italia ha avuto esperienze che le hanno lasciato l'amaro in bocca. «Quando mi sono presentata alle elezioni europee - racconta - ho avuta qualche problema con il partito soprattutto a Verona e a Vicenza. Per non parlare di un giornale di Padova che non voleva farmi fare neppure la pubblicità. Sono arrivati anche a questo. La verità è che il partito in Veneto non mi ha aiutato, ma anche se ho fatto tutto da sola ho preso 38 mila voti». E ancora: «Non è finita - va avanti con un pizzico di amarezza la Cardini ho dovuto rinunciare anche all'incarico di assessore perché bisogna dare il posto ad un disoccupato raccomandato da Carello (il coordinatore di Forza Italia nel Veneto, ndr)». Comunque, il peggio è passato e ora la Cardini è un vulcano di idee che vuole mettere in pratica nel suo prossimo lavoro. Ha solo certezze in testa, non un dubbio l'assale. «Cambierò - annuncia - il modo con cui finora si è inteso fare il portavoce. Qui portavano la voce dei dirigenti, io porterò la voce popolare, parleremo al cuore della gente, ci faremo capire». Ma la nuova portavoce non si ferma qui, vuole modificare anche il modo di fare politica e dimentica del comizio di due ore con cui Berlusconi ha aperto l'ultimo congresso di Forza Italia, proclama: «Io non capisco quei comizioni lunghi lunghi. Guardate, lo vedo a teatro. Quando faccio un monologo, di quelli lunghi e infiniti, quanto mi sta a sentire la gente? Cinque minuti, non di più: poi s'annoia. Pensate un comizio, di quelli che durano un'ora... Dobbiamo pensare a formule nuove, tipo i comizi-spot». Non basta. La Cardini vuole anche dichiarare guerra ai fannulloni che prosperano dentro Forza Italia specie se giovani. «Dentro il partito - non si stanca di ripetere - ci sono troppi giovani che non fanno nulla dal mattino alla sera. Nulla di nulla. Assurdo. Il partito non è nato in questo modo». Sì, di problemi da risolvere ne ha fin troppi. Ad esempio, un portavoce deve occuparsi anche di informazione specie se, a suo giudizio, i media di questo paese non aiutano il partito in cui si milita. «Ci lamentiamo tanto ed è vero. I giornali distorcono tutto. Per non parlare della Rai. Ma avete visto cos'hanno combinato sull'Iraq? Hanno raccontato che noi andavamo a fare tutte le cose più infami quando sono stati loro a sganciare le bombe in Serbia. E' normale che succeda tutto questo? No. Ma avete visto chi erano gli inviati della Rai in Iraq? Tutta gente che veniva da Paese Sera. Adesso penseremo anche a questo». Appunto, il nuovo portavoce «in pectore» di Forza Italia non ha paura. Ha uno slogan in testa per il suo nuovo lavoro: «La verità ci renderà più liberi». Un modello di intellettuale per cui sarebbe pronta a fare pazzie: Aleksander Isaevic Solzenicyn. E una grande voglia di fare. «Ho preso casa a Roma, sulla Cassia, vicino all'ospedale San Pietro». E anche se i suoi interlocutori la mettono in guardia sui costi della politica, a cominciare dallo stipendio, lei non si tira indietro: «Lo so, ne ho parlato con Berlusconi e mi ha detto che non ci sono problemi. E se Io dice lui...!», aggiunge suscitando le risate degli altri. E' proprio vero, se queste sono le premesse il nuovo portavoce di Forza Italia dirà pane al pane, vino al vino. Non potrebbe essere altrimenti. Una neofita della politica come lei, muore dalla voglia di curiosità. «Pensate che la sorella di Tremonti - aggiunge divertita - mi ha raccontato che il fratello si è comprato una macchinetta metti-supposte. Certo, dico io, con una sorella così c'è da stare attenti, visto che racconta tutto in giro». «Alle Europee il partito non mi ha aiutato. E ho dovuto rinunciare al ruolo di assessore per dar spazio a un raccomandato» L'attrice Elisabetta Gardini

Persone citate: Aldo Brancher, Aleksander Isaevic Solzenicyn, Berlusconi, Carello, Elisabetta Cardini, Elisabetta Gardini, Gardini, Silvio Berlusconi, Tremonti

Luoghi citati: Iraq, Padova, Roma, Serbia, Veneto, Verona, Vicenza