Offensiva dei rapimenti in Iraq: tre nuovi ostaggi di Maurizio Molinari

Offensiva dei rapimenti in Iraq: tre nuovi ostaggi IL NEW YORKTIMES RIVELA UN RAPPORTO CIA: RISCHIO DI GUERRA CIVILE PRIMA DELLA FINE DEL 2005 Offensiva dei rapimenti in Iraq: tre nuovi ostaggi Presi a Baghdad due americani e un inglese Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Due americani ed un britannico sono stati catturati in Iraq dalla guerriglia, impegnata in una nuova offensiva di sequestri che si accompagna all'intensificazione degli attacchi contro le forze della coalizione alleata. La sovrapposizione fra rapimenti di stranieri ed offensiva militare si registrò già in aprile ed ora lo scenario iracheno sembra ripetersi a meno di cinquanta giorni dalle elezioni americane. I due americani Jack Hensley e Eugene Armstrong, assieme ad un loro collega britannico, sono stati catturati a Baghdad in circostante molto simili a quelle delle due volontarie italiane. Un gruppo di almeno dieci uomini è entrato infatti nella casa-ufficio dove risiedevano nel quartiere di al-Mansour e li ha portati in strada, dove ad aspettarli c'era un furgoncino ed altri cinque complici. Tutti i sequestratori erano in abiti civili e, secondo alcuni testimoni, non sarebbero stati armati. I tre lavoravano per ima società di base negli Emirati Arabi Uniti, la al-Khaleej Service Company, che è presente in Iraq grazie a contratti di consulenza ricevuti dal Pentagono. Il ripetersi di rapimenti realizzati con irruzioni in abitazioni ed uffici privati lascia intendere che la guerriglia riesce a muoversi sul territorio con una sicurezza che mesi fa non possedeva. Il triplice sequestro è coinciso con la denuncia da parte della Svezia della scomparsa a Baghdad di tre cittadini di origine irachena, il rapimento di un camionista siriano nel nord, la diffusione su un sito web del video dell'esecuzione di tre camionisti, probabilmente iracheni, da parte di «Ansar e-Sunna», l'annuncio dell'«Esercito islamico» sulla decisione di processare i due giornalisti francesi catturati il 20 agosto e le minacce rivolte al Libano affinché non consenta più l'arrivo di manodopera in Iraq al servizio della ricostruzione. In serata, a Sammarra, nel Nord, è stato trovato il cadavere di un occidentale «apparentemente morto tre giorni fa», ma le condizioni del corpo non hanno permesso l'identificazione. Se a ciò aggiungiamo gli avvenuti sequestri di altri occidentali - dalle due italiane ai due cittadini australiani scomparsi tre giorni fa - i contomi sono quelli di un'operazione di vaste proporzioni, condotta da cellule che, quando rivendicano le azioni, si identificano con la guerriglia sunnita o legata ai gruppi riconducibili ad Al Qaeda. A paventare il rischio di una degenerazione della situazione intema in Iraq è stato lo scorso luglio un memorandum dell'intelligence - di cui ha dato notizia ieri il «New York Times» - redatto dal «National Intelligence Council», nel quale si descriveva alla Casa Bianca uno scenario pessimistico, includendo la possibilità che l'Iraq venga travolto dalla guerra civile prima della fine del 2005 soprattutto a causa dell'ostilità dei sunniti verso sciiti e curdi. L'ipotesi migliore avanzata dall' intelligence era relativa al mante- nimento di una «stabilità precaria». Si tratta di un documento commissionato dall'ex capo della Cia, George Tenet, ma i suoi contenuti stridono con quanto dichiarato dall'amministrazione negli ultimi due mesi sui miglioramenti della situazione dopo ;il passaggio dei poteri al governo ài lyad Allawi. A fronte delle preoccupazioni dell'intelligence il presidente George Bush ha sempre continuato a dirsi sicuro del fatto che potranno regolarmente tener- si le elezioni in programma nel gennaio del prossimo anno. «Quando parla di Iraq Bush sembra vivere nel mondo dei sogni» ha commentato il candidato democratico John Kerry. Sul fronte diplomatico l'amministrazione Bush è intanto alle prese con l'impatto delle dichiarazioni del Segretario generale dell' Onu, Kofi Annan, che ha dichiarato alla «Bbc» di ritenere improbabili le elezioni nel gennaio del 2005 «a causa dei problemi di sicurezza» ed è tornato a difinire «illegale» l'intervento in Iraq «perché non fu autorizzato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite». A pochi giorni dall'apertura al Palazzo di Vetro dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu - alla quale interverrà lo stesso Bush l'affondo di Annan è stato seccamente respinto dalla Casa Bianca. «Mi auguravo allora che la diplomazia potesse funzionare ma così non fu e dovemmo agire - ha detto il presidente dal Minnesota - ma se dovessi tornare a decidere oggi farei la stessa scelta perché il mondo è un posto più sicuro con Saddam Hussein che giace dentro una cella». Da Londra l'ufficio del premier Tony Blair ha invece replicato ad Annan sostenendo che si trattò di un intervento «legittimo» poiché «tre risoluzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu giustificavano l'uso della forza contro il regime di Saddam Hussein». Bush risponde ad Annan che aveva definito illegittima la guerra -«E7 stato giusto,, lo rifarei ancheoggi.il mondo è adesso più sicuro con Saddam in prigione» GLI STATUNITENSI CATTURATI M 9 APRILE 2004 Dopo un attacco a un convoglio risultano dispersi Timothy Bell e William Bradley, dipendenti civili della società Halliburton e due militari, EmerKrause e Keith Matthew Maupin. li 16 aprile Al Jazeera trasmette un video dell'uccisione di un soldato che si presenta come Maupin. Gli Usa, tuttavia, non ne hanno mai confermato la morte. a 6 MAGGIO Al Arabiya mostra le immagini di Aban Elias, ingegnere iracheno-americano che lavora per il Pentagono, sequestrato dalle Brigate della collera islamica il 3 maggio. Dell'uomo non si è mai più saputo nulla ■ 11 MAGGIO Un sito islamico diffonde il filmato della decapitazione di Nick Berg, un contractor civile americano B 12 GIUGNO Rapito a Riad, in Arabia Saudita, Paul Marshall Johnson, esperto di elicotteri Apache alla Lockheed Martin, viene decapitato allo scadere dell'ultimatum di 72 ore lanciato dai suoi rapitori a 16 AGOSTO Rapito a Nassiriya, il giornalista americano Micah Gare viene liberato il 22 agosto mm" j I tre camionisti iracheni la cui esecuzione è stata annunciata ieri su un sito web dal gruppo Ansar ai-Sunna