«Amianto, ecco il pericolo» di Carlo Bologna

«Amianto, ecco il pericolo» FILMATO DELLA PROCURA GIRATO AD ACETATI NEL 2003. LO SPRESAL: «NESSUNA SOTTOVALUTAZIONE» «Amianto, ecco il pericolo» .egambiente mostra un video agli amministratori Carlo Bologna VERBANIA «E' sconvolgente, ininunaginabile. Chiunque lo vede resta schiacciato sulla sedia». Amelia Alberti, presidente del circolo Verbano di Legamhiente parla del video di un'ora girato nel maggio 2003 dalla Procura di Verbania per documentare la presenza dell'amianto nei reparti dell'Acetati. Il video è stato prodotto nel corso del procedimento pénale contro i dirigenti dell'ex Montefibre di Verbania. «Ci sono stati 11 morti accertati da mesotelioma» ricorda la presidente degli ambientalisti che però, ora, vuole richiamare l'attenzione sul presente. Per questo l'altro giorno ha invitato sindaco, presidente della Provincia e assessori a visionare il documento che oggi alle 15 al Centro San Francesco sarà riproposto a giornalisti e iscritti al Circolo Verbano: «Presidente della Provincia e sindaco non c'erano. C'erano invece gli assessori comunali Paola Barassi e Manca Spezia con la dirigente Rosaria Leo. Carlo Alberganti aveva visto il video quando non era ancora nella giunta provinciale. Le immagini mostrano tecnici dello Spresal che indicano la presenza di tonnellate di amianto corroso, slabbrato, a ^bé^zi^C 'blocchi* CoSe che farebbero gridare all'orrore anche nel Terzo Mondo. Spresal, sindacato, amministratori devono pensare ai 150 operai che ogni giorno lavorano in Acetati. E' morale e responsabDe continuare così?» Paola Barassi, assessore all'ambiente di Verbania, conferma l'impatto del video: «L'avevo già visto come iscritta a Legamhiente ma rivederlo è stato ancora più pesante. Certo che si pone l'interrogativo su che cosa fare. Innanzitutto bisogna capire e conoscere la situazione.. Per questo ho chiesto che anche il sindaco guardi il filmato della Procura. Il problema di chi lavora in quell'azienda è reale. Ma sono luoghi aperti, areati. Potrebbe esserci pericolo anche per la città. La legge regionale prevede una mappatura dei siti a rischio. Approfondiremo quanto è stato fatto, abbiamo chiesto un incontro con lo Spresal». Lo Spresal è il servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell'Asl. Il responsabile è Francesco Lem- 1 ho che rivendica un'attenzione costante alla questione («basta chiedere ai magistrati»). «Il problema di certe attività produttive - dice Lembo - c'è in tutta Italia. Ci sono siti in cui l'amian¬ to è stato il materiale coibente principale. Da anni c'è un censimento dei siti perchè bisogna toglierlo con crismi e programmazione adeguati, privilegiando le aree produttive rispetto a quelle dismesse. Il Comune di Verbania, proprio dopo una nota di Legamhiente, ha chiesto un aggiornamento della situazione in città. Sto preparando una nota con tutti gli interventi di questi anni. Va ricordato che l'amianto non c'è solo ad Acetati ma anche in altre aziende come Tessenderlo, Sisma, Vinavil. I rischi si configurano (piando si fanno interventi senza le corrette procedure». Il video mostra la situazione ad Acetati nel maggio 2003. E' cambiato qualche cosa? «Sicuramente - risponde Lembo - alcuni interventi sono stati fatti. L'azienda ha presentato un Piano di bonifica che però non ci ha soddisfatto. Abbiamo chiesto degli adeguamenti». L'azienda ieri non ha voluto commentare l'iniziativa di Legamhiente. Lo stabilimento Acetati. L'azienda ieri ha preferito non commentare l'iniziativa

Persone citate: Amelia Alberti, Carlo Alberganti, Lembo, Manca, Paola Barassi, Rosaria Leo

Luoghi citati: Acetati, Comune Di Verbania, Italia, Verbania