Un guizzo di Nedved fa volare la Juventus

Un guizzo di Nedved fa volare la Juventus I BIANCONERI ESPUGNANO AMSTERDAM ALL'ESORDIO IN EUROPA Un guizzo di Nedved fa volare la Juventus Nel finale del primo tempo il gol del ceco che poi si fa male al ginocchio L'Ajax colpisce la traversa dopo 100 secondi e sfiora il pari nella ripresa Ancora in difficoltà Ibrahimovic, applaudito all'inizio dai suoi ex tifosi Marco Ansaldo inviato ad AMSTERDAM La Juve non veniva ad Amsterdam dalla finale persa contro il Real Madrid, sei anni fa, e il suo inizio di Champions League è stato agli antipodi di quella fine. Grazie a Nedved, che prima di infortunarsi ha firmato il successo sull'Ajax come domenica aveva avviato il successo sul Brescia, Capello parte anche in Europa con una vittoria, molto più sofferta che in campionato ma non rubata. L'Ajax è giovane: l'età media non raggiunge i 22 anni, tra i 26 dell'attaccante belga Sonck e i 19 del suo collega di sinistra, il rumeno Mitea. La giovinezza non è una colpa però quando viene sbattuta in campo con tanta generosità può essere un handicap e lo è stato per gli olandesi nei momenti delicati, quando non hanno saputo mordere con mestiere. Uscire senza un gol dal dominio del secondo tempo è stato un sìntomo dei loro limiti. La Juve ha rischiato dopo 100 secondi su una'botta estemporanea di Sonck che ha picchiato contro la traversa, un tiro imprevisto e imprevedibile da 25 metri. Ma quando Thuram e Cannavaro hanno alzato la barriera e hanno fatto scattare il fuorigioco, all'Ajax nel primo tempo sono rimaste le briciole: solo una fuga di Mitea rintuzzata da Thuram in scivolata e un tiro cross del giovanissimo rumeno bloccato a terra da Buffon hanno creato allarme. La difesa bianconera ha retto bene, qualche scricchiolio si è sentito a destra dove Birindelli ha faticato a controllare questo Mitea che l'Ajax metterà nello scaffale delle cessioni tra un paio d'anni. L'avvio della ripresa lo dimostrava. La Juve non è stata mai brillante. Ibrahimovic era l'uomo in meno; è probabile che sia il futuro della Juve, nel presente si può procedere a piccoli passi. Ci sfugge la ragione per cui Capello l'abbia voluto subito in campo assieme a Del Fiero, l'unica è che Trezeguet fosse più malconcio di quanto la Juve ha fatto sapere alla vigilia: non ci stupiremmo vista la disinformazione che impera. Con la pochissima confidenza che ha del nuovo ambiente, Ibra si è perso nella manovra, dava palla a destra per un compagno che scattava a sinistra, non partiva nei tempi giusti e così via. Era un pesce fuori dal boccione, a disagio nello stadio che fino a due settimane fa era suo e che l'ha accolto con simpatia: ad Amsterdam sono talmente abituati a vedere i talenti che se ne vanno, da non coltivare il concetto di tradimento. Koeman, quando giocava. avrebbe schiaffeggiato l'allenatore che lo costringeva a difendere a uomo, da tecnico ha cambiato idea. Altro che «zona» all'olandese, l'Ajax marcava a uomo Ibrahimovic con Grygera, il ceco che Nedved sponsorizzò per la Juve. De Jong si occupava di Del Piero, il nigeriano Obodai sarebbe andato anche al bagno con Nedved e comunque lo mandava su tutte le furie al 15' con un contrasto molto sospetto in area e ignorato da Meier. Cominciavano le inquietudini di Pavel, sempre più nervoso, beccato dal pubblico, cercato dagli avversari, una situazione che l'avrebbe portato a ricevere colpi duri fino a quello che nella ripresa l'ha costretto a uscire con il ginocchio malconcio, lo stesso già infortunato agh Europei. Nedved era comunque il più aggressivo. Del Piero cominciava bene (tiro basso al 5', assist per Ibrahimovic che colpiva male, subito dopo), poi si sarebbe perso in un gioco incomprensibile di dribbling e veroniche che toglievano velocità all'azione, anche perché Camoranesi sulla destra faceva altrettanto e di peggio. Per una legge mai scritta del calcio, erano però loro due a confezionare l'azione decisiva: il lancio di Del Piero in area era una pennellata, Camoranesi non cercava il tiro e appoggiava a Nedved il cui tocco immediato, di destro, finiva morbido nell'angolo alto. La Juve costruiva la vittoria su quel gol, al 42', per quanto l'Ajax la mettesse alle corde per tutto il secondo tempo, arrivando vicina al pareggio: in molte occasioni e soprattutto al 9' con il colpo di tacco di Van der Vaart su cui Buffon strappava con coraggio la palla dai piedi di Pienaar. Nel finale, il più incisivo era Olivera, entrato al posto di Del Piero. Ma due gol, ieri sera, sarebbero stati troppi. (4-3-3) Stekelenburg.6,5; DeJong6, Heitinga 6,5, Grygera 6,5 (31' st Escudè sv), Maxwell 5,5; Obodai 5,5 (27' st Nastasiou sv), Snerjder6,5(22'st De Mul sv), Van DerVaart5,5;Pienaar 5, Sonck 6,5, Mitea 6,5. JUVENTUS (4-4-2) ^ Buffon 7,5; Birindelli 5,5 (20' st Pessotto sv), Thuram 7, Cannavaro 7, Zambrotta 6; Camoranesi 6, Emerson 6,5, Blasi 6,5, Nedved 7 (21' st Olivera 6); Ibrahimovic 5, Dei Piera 6(32'stAppiah sv). AII.Koemane. | Ali. Capello 6,5. Arbitro: Meier (Svi) 6,5. Reti: pt 42'Nedved. Ammoniti; Nedved, Obodai, Sneljder, Pienaar. Pavel Nedved festeggiato dai compagni per il gol che ha deciso la partita di Amsterdam

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