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Il fascino dell'acqua su un'imbarcazione CANOTTAGGIO E CANOA: IL PO E LI CHE ASPETTA Il fascino dell'acqua su un'imbarcazione I fratelli Abbagnale sono inchiostro indelebile nella mente di tutti i tifosi: almeno una volta ognuno di noi si è emozionato guardando una gara dei fratelloni campani, autentiche icone del canottaggio, che hanno promosso e fatto da traino ad una disciplina storicamente sempre ai vertici, che a Torino, con la determinante presenza del Po, è viva da oltre un secolo. Sono esattamente 121 gli anni di vita della Società Canottieri Caprera", tra le più storiche delle rive di corso Moncaheri, che così come le altre sta attendendo con trepidazione l'effettoOlimpiade: «Per ora l'affluenza di soci è sempre la medesima dice Elena Artusio, segretaria della società .- ci sono state alcune new entry ma nella stessa misura degli anni passati. Ciò che abbiamo notato è la buona affluenza degli adulti: prima se ne vedevano di meno». Corsi alla portata di tutti, in Ogni stagione: «Sono divisi in tre gruppi: c'è il gruppo dei Gas, che va dai 9 ai 13 anni; quello del pre-agonismo dai 14 ai 16 e quello per gli adulti, che va dai 17 in su». Il canottaggio nelle acque del Po si divide lo spazio con la canoa, nella quale ha il comando delle lezioni il circolo Amici del Fiume presieduto da Mauro Crosio. «Da noi c'è una grande tradizione - afferma il numero uno della società, che esiste dal 79 - sulle nostre sponde sono cresciuti atleti di livello intemazionale come Masoero e Benetti, ora alla Forestale ma che spesso tornano nostri ospiti». Proprio la scorsa settimana succede quello che non t'aspetti: un mare di giovanissimi seduti in canoa a provare la disciplina. ((Avevamo deciso di dedicare sette giomi consecutivi, gratis, a ragazzi in età compresa tra i 9 e i 14 anni, per far fare loro una prova. Pensavamo di vederne una manciata al giorno, ed invece la media è stata di 40 presenze per seduta. Un record». [e. z.]