Partono i primi sondaggi per la linea Torino-Lione di Maurizio Tropeano
Partono i primi sondaggi per la linea Torino-Lione ACCORDO TRA REGIONE. PROVINCIA E LA SOCIETÀ' CHE GESTISCE IL PROGETTO Partono i primi sondaggi per la linea Torino-Lione Saranno accertati consistenza e presenza di amianto nel sottosuolo Assenti i Comuni interessati: «Non avete risposto ai nostri appelli» Maurizio Tropeano Entro la fine dell'anno partiranno i sondaggi per verificare i principali parametri geologici, idrogeologici e ambientali nel territorio interessato al passaggio della linea ad Alta Velocità Torino Lione. I carotaggi riguarderanno non solo la tratta internazionale da Bruzolo a Modane ad esclusione di Venaus - ma anche, su proposta della Provincia, il tracciato della Gronda, quello che va da Bruzolo a Settimo Torinese. E' questo il risultato dell'accordo sulle procedure sottoscritto ieri mattina in Prefettura dal vicepresidente della Regione ed assessore ai Trasporti, William Casoni, dall'assessore provinciale ai Trasporti, Franco Campia e da Paolo Comastri, direttore generale di Ltf. L'intesa non è stata invece firmata dal sindaci della valle e dal presidente della Comunità Montana Antonio Ferrentino che chiedono «risposte precise su alcune questioni fondamentali» che si riassumono in tre punti: forte impatto ambientale degli interscambi tra Beinone di Susa e Bussoleno, rischio amianto e attraversamento della Val Cenischia. Regione, Provincia e Ltf hanno deciso di andare avanti lo stesso: «Siamo rammaricati - spiegano Casoni e Campia - della mancata adesione all'Accordo da parte della Comunità Montana e dei Comuni ma speriamo che il confronto possa proseguire nell'ambito del tavolo tecmco-pohtico, che verrà riconvocato a breve, per esaminare tutti gli aspetti che riguardano la nuova linea nel suo complesso». Difficile dire se basteranno queste rassicurazioni a far tornare al tavolo gli enti locali oppure se ogni possibilità di dialogo si è interrotta e dunque scatterà, come ipotizzato da Ferrentino, la protesta sul modello di Acerra con proteste di massa e blocchi alla circolazione stradale e ferroviaria. Un rischio che i rappresentanti di Regione e Provincia vogliono evitare. Ecco perché Casoni sottolinea con decisione il fatto che i «sondaggi non rappresentano l'avvio della realizzazione dell'opera, ma fanno parte del consueto sviluppo progettuale per un'infrastruttura di tale complessità. I risultati saranno anzi decisivi per la conferma della configurazione finale del tracciato». In questo contesto che l'assessore Campia, in accordo con il presidente della Provincia, Antonio Saitta, ha proposto di «estendere i sondaggi anche al tracciato della Gronda, quello che passa vicino al Musine e che dunque potrebbe essere interessato dalla presenza di amianto. Spiega Campia: «La proposta prende spunto dalla preoccupazioni espresse dai sindaci e da medici e geologi sul rischio della presenza di amianto non tanto verso la Francia quanto verso Torino. L'unico modo per conoscere e valutare con esattezza i rischi e dare sicurezza ai residenti è quello di effettuare le esplorazioni e poi di valutare i risultati in un quadro complessivo». Ad effettuare i sondaggi per conto di Rfi, la Rete Ferroviaria Italiana, potrebbe essere proprio Ltf che ha già appaltato i lavori di perforazione dì alcuni dei 17 carotaggi da effettuare tra Bruzolo e il confine francese. Che succederà dopo? Casoni precisa che l'accordo è «volto a favorire la partecipazione alle fasi dì controllo, verifica e valutazione delle attività che verranno poste in essere, e prevede la costituzione di tm Comitato di Monitoraggio tecnico con funzioni di verifica delle modalità attuative e delle tempistiche dei piani di esecuzione dei sondaggi». Aggiunge: «Le risultanze dei sondaggi saranno comunicate agli Enti locali attraverso il proseguimento del "tavolo tecnico-politico" coordinato dalla Regione Piemonte». Un passo avanti importante per l'Alta Velocità. Ma le polemiche sono tutt'altro che finite
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