La Smart un Diesel a doppia potenza di Bruno De Prato

La Smart un Diesel a doppia potenza ^►■.■i«.te;JS . CON LaStESSOOSItiNDR11.5, VH!Ì®I#BA680 95 CAVALLI La Smart un Diesel a doppia potenza Bruno de Prato ROMA La Smart Forfour cresce in credibilità ed appetibilità, soprattutto agli occhi del pubblico italiano, ampliando la gamma delle motorizzazioni con l'inserimento di due propulsori Diesel. O, megho, di due versioni nettamente differenziate nel livello di potenza ma spinte dallo stesso propulsore, il nuovo tre cilindri di 1500 ce: una sviluppa 68 Cv, l'altra ben 95 Cv. Si tratta di un turbodiesel allo stato dell'arte, non solo per il notevole potenziale prestazionale, ma anche per la tecnologia che lo ha ispirato, facendo ricorso ad un sistema di alimentazione Common Rail dell'ultima generazione, operante con pressioni di iniezione fino a 1600 bar. Assicura, oltre alle potenze di cui sopra, anche ottime doti di elasticità, con coppie elevate a regimi molto contenuti, e consumi altrettanto attraenti, pari a 4,4 litri per 100 km nel ciclo combinato della omologazione europea. Il propulsore, inoltre, è doverosamente dotato di contralbero di equilibramento, senza il quale un tre cilindri turbodiesel di cilindrata unitaria così elevata (500 ce) vibrerebbe in modo inaccettabile. Abbiamo provato la Smart ForFour TD nella versione da 95 Cv, dotata del cambio di serie, un manuale a cinque marce, mentre come optional viene proposto un sei marce «softouch plus» robotizzato automatico-sequenziale. Ma cinque marce bastano e avanzano ad un propulsore così generoso, che deve confrontarsi con una vettura di 1085 kg di peso a vuoto. Il propulsore è esuberante in accelerazione e ripresa e ha un potenziale velocistico teorico di oltre 180 km/h: abbiamo buone ragione di credere che lo realizzi pienamente. La Smart ForFour TD ha mostrato un assetto piuttosto rigido che, se da un lato la rende molto stabile e sicura anche a fronte di uno stile di guida disinvolto, non sempre è apparso in grado di digerire le irregolarità del fondo stradale senza fame partecipi gli occupanti. Medio il comfort acustico, visto che fruscii e rombosità di rotolamento hanno accesso all'abitacolo. Molto migliorata, rispetto a quanto messo in mostra dalle precedenti versioni a benzina, è la risposta dell'avantreno, qui adeguatamente neutro e preciso. L'abitabilità rimane interessante, per una vettura di 3,75 metri, anche se la presenza di un pilota di stazza media (1,75 metri) che abbia regolato il sedile di guida costringe il passeggero posteriore ad arretrare completamente il divanetto. Notevole la dotazione di serie, soprattutto di quella destinata alla sicurezza che inelude Esp, airbag frontali e laterali, un potente impianto frenante a quattro dischi, più il doveroso Abs. Nella esecuzione Passion, che eosta 1.760 euro più della Pulse, sono inclusi di serie il climatizzatore, il tetto «panorama» in cristallo e le ruote in lega. SCHEDA TECNICA Motori. Turbodiesel 3 cilindri 1.493 ce ) con potenza dì 68 Cv a 4000 giri (coppia 160 Nm a 1600 giri) o con potenza di 95 Cv a 4000 giri (coppia 210 Nm a 1800 giri). Prezzi. Versione Pulse 68 Cv 14.870 euro, versione Pulse 95 Cv 16.030 euro. ISSf è una berlina duevolumi. Sporte lunga 3,75 metri Il volume del bagagliaio varia da 268 a 910 litri

Luoghi citati: Roma