«Le riforme di Putin sono solo affare nostro»

«Le riforme di Putin sono solo affare nostro» PREOCCUPAZIONI ANCHE DALL'EUROPA SULLE MOSSE ISTITUZIONALI ANTI-TERRORISMO: «ACCENTRARE IL POTERE POTREBBE RIPORTARE LA RUSSIA Al GIORNI DELL'URSS» «Le riforme di Putin sono solo affare nostro» Mosca replica alle critiche Usa: non c'è un unico modello di democrazia MOSCA «È un nostro affare intemo»: con una frase secca, lontana dai linguaggi diplomatici, il ministro degh Esteri russo Seighei Lavrov ha tacitato il coro di critiche che si è alzato in Occidente per la ((verticalizzazione» del potere decisa dal presidente Vladimir Putin, mentre i giornali si sono scatenati anche su un altra mossa del Cremlino giudicata autoritaristica, la creazione di un polo statale energetico destinato a fare da traino dell'economia. «Il processo in corso in Russia è affare intemo nostro ed è nel quadro della nostra costituzione», ha detto Lavrov mentre era in visita ufficiale nel Kazakhstan, commentando le obiezioni del segretario di Stato americano Colin Powell alla ((marcia indietro» della democrazia russa. «Non c'è un solo modello di democrazia, la democrazia non può essere unica», ha detto il responsabile della diplomazia moscovita, sottolineando che «anche gh Stati Uniti, dopo gh attentati dell'I I settembre 2001, hanno preso misure piuttosto dure nel loro Paese». In patria quanto all'estero però le ultime decisioni di Putin hanno alzato un polverone sui giornali, che parlano di scippo del diritto di voto: la riforma prevede infatti che gh organi di potere locali siano d'ora in poi eletti dai vari parlamenti, e su candidatura del presidente russo. La Casa Bianca ha ribadito anche ieri le ((preoccupazioni» americane per le riforme russe, pur insistendo sul fatto che gh Stati Uniti appoggiano Mosca nella lotta contro il terrorismo. Le misure, decise dopo l'azione dei terroristi ceceni in Ossezia, suscitano inquietudini per la sorte della democrazia in Russia, come aveva già indicato l'altro giorno il segretario di Stato americano Colin Powell. H portavoce della Casa Bianca Scott McCl ellan ha ricordato ieri proprio le parole di Powell: «Siamo preoccupati e stiamo cercando di ottenere informazioni dai russi», fermo restando che Washington difende il diritto di Mosca «a combattere contro il terrorismo in modo vigoroso» e che gh Usa «restano al fianco del popolo russo nella lotta contro il terrorismo». Forti critiche sono giunte anche dall'Europa. La nuova «stretta» per accentrare il potere potrebbe riportare la Russia ai giomi delTUnione Sovietica. Ad affermarlo è stato il commissario europeo alle relazioni Estere, Chris Patten, in un intervento davanti al Parlamento Uè: «Spero che il governo della Federazione Russa non concluda che l'unica risposta al terrorismo sia un incremento del potere del Cremlino», ha detto. Il commissario Uè guarda con preoccupazione sia alla nomina in Russia dei governatori locali su indicazione presidenziale, sia all' esclusione di candidati indipendenti dalla corsa elettorale. Sul tragico sequestro di Beslan inoltre, secondo Patten bisognerebbe chiarire «come mai il numero di casualità» si è dimostrato così alto. Quanto alla Cecenia, il commissario indica come necessaria «una leadership nella quale la popolazione abbia fiducia». A schierarsi a sostegno di Putin sono stati i presidenti di Ucraina, Kazakhstan e Bielorussia, che con la Russia stanno cercando di dar vita a uno spazio comune economico tra Paesi dell'ex Urss. Una dichiarazione in tal senso sottoscritta dal presidente ucraino Leonid Kuchma, da quello bielorusso Aleksandr Lukashenko e da quello kazako Nursultan Nazarbaiev è stata diffusa a margine di un vertice a quattro con lo stesso Putin svoltosi ad Astana, capitale del Kazakhstan. ((La gigantesca presa d'ostaggi di Beslan e l'uccisione di civili, tra cui bambini, è stata pianificata e realizzata dalla rete del terrorismo intemazionale contro la quale noi dobbiamo lottare uniti», ha detto Nazarbaiev. «Esprimiamo il nostro sostegno a Vladimir Putin anche sulle misure da lui adottate per consohdare la nazione e rinforzare il potere esecutivo» in Russia, ha aggiunto il leader kazako. [e. st.] Il presidente Vladimir Putin durante un discorso televisivo al Paese