Treno deragliato a Cuneo, indagato il macchinista di Paola Scola

Treno deragliato a Cuneo, indagato il macchinista OGGI I FUNERALI DELLE DUE DONNE. I SINDACATI: «LA TRAGEDIA ERA EVITABILE SE SULLA LINEA FOSSERO STATI INSTALLATI I SISTEMI PER L'AUTOFRENATA» Treno deragliato a Cuneo, indagato il macchinista Vengono contestati i reati di disastro e di omicidio colposo plurimo Gianpaolo Marro Paola Scola CUNEO «Ho seguito tutte le procedure, sono certo di aver fatto coirettamente il mio lavoro. Quella linea la conosco benissimo, da più di 25 anni. Il semaforo era verde-verde, ve lo giuro. Se non fosse stato così avrei immediatamente fatto scattare l'emergenza. Quando mi sono accorto che il treno stava sobbalzando, dopo lo scambio, e iniziava a piegarsi ho immediatamente tirato la rapida». Pietro Noto, ieri pomeriggio, per un'ora e mezza è stato sentito dal sostituto procuratore, Pier AttUio Stea. n ferroviere, che lunedì mattina era alla jjuida del regionale «4441» deraghato alle 7,19 a Madonna dell'Olmo a un chilometro e mezzo dalla stazione di Cuneo (nell'incidente sono morte due persone e i feriti sono stati 33, tutti dimessi), è ufficialmente indagato. Due le ipotesi di reato contestate: disastro.ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Il macchinista cuneese, 56 anni, è ricoverato in medicina d'urgenza all'ospedale «Santa Croce». Fa ancora fatica a parlare, per via delle ferite, ma ha raccontato ogni dettaglio di quei terribih istanti. Assistito dagli avvocati Mauro Mantelli (vice sindaco di Cuneo, nominato dalla famiglia) e Gian Mario Parola (legale di istituti mutualistici tra ferrovieri) ha risposto al magistrato. «E' stato un interrogatorio di garanzia per indirizzare gli accertamenti tecnici - commentano i due difensori -. Il macchinista ha ribadito che i semafori erano verdi e non ha notato anomalie. Nella cabina c'era anche la capotreno. Noto non ha contestato il fatto che stesse andando a velocità sostenuta, anche se entro i limiti del consentito secondo quando previsto da quella segnaletica. Ha seguito tutte le procedure standard. Ora nomineremo periti di parte». Oltre all'inchiesta della magistratura sono altre quattro le indagini: quelle di Trenitalia e Rfi, ministero dei Trasporti e Regione. I tecnici stanno analizzando la scatola nera (tecnicamente la «zona tachimetrica») e i tracciati che custodiscono la sequenza dei segnali sulla linea e ì dati sulla velocità del convogho. Dai primi accertamenti parrebbe che le registrazioni smentiscano la tesi del macchinista. Sul fronte sindacale ieri è stata la giornata delle accuse: «La tragedia, la terza dall'inizio dell'armo, dopo gli incidenti a Stresa e Serra- valle si poteva evitare - dicono Cgil, Cisl, Uil - se lungo l'intera linea Torino-Cuneo esistessero tutte le tecnologie di sicurezza, mentre, invece, il sistema di autofrenatura esiste soltanto da Porta Nuova a Trofarello». Oggi i rappresentanti di categoria riuniranno le segreterie e s'incontreranno con il presidente della Provincia, Raffaele Costa. I ferrovieri di tutto il Piemonte lavoreranno con il lutto al braccio per ricordare le due vittime: alle 15, a Caragho (Cuneo) e CoUegno (Torino) si svolgeranno i funerali di Anna Maria Matarese e Duilia Logli, il capotreno e l'impiegata della questura di Cuneo decedute nel deragliamento. «Saranno accertate le cause dell'incidente - questa la posizione dei sindacati -, ma qualunque siano le conclusioni sarebbe da irresponsabili non intervenire sul mighoramento degli standard di sicurezza. Gli incidenti, causati da guasti tecnici o da errori umani, evidenziano la necessità di ricercare ed utilizzare tutte le soluzioni, tecnologiche o normative che impediscano anche l'eventuale errore umano». Cittadinanzattiva, infine, annuncia un esposto alla Procura con un quadro dei più significativi incidenti ferroviari avvenuti in Italia nel 2004. II conducente, ancora in ospedale, ha ribadito al magistrato la sua difesa «Sono certo, il semaforo era verde-verde» I primi accertamenti sulle registrazioni lo smentirebbero Il regionaleTorino-Cuneo è deragliato lunedì alle 7,19 a Madonna dell'Olmo a un chilometro dalla stazione: due vittime e 33 feriti

Persone citate: Anna Maria Matarese, Duilia Logli, Gian Mario Parola, Gianpaolo Marro, Mauro Mantelli, Pier Attuio Stea, Pietro Noto, Raffaele Costa