«Da noi il badge non ha funzionato»

«Da noi il badge non ha funzionato» 1 PIONIERI DEL SISTEMA: LAVERIFICA UMANA È SEMPRE NECESSARIA «Da noi il badge non ha funzionato» L'Itis Pininfarina: dopo la timbratura molti andavano al bar Il preside dell'Itis «Pininfarina» di Moncaheri non ha dubbi. Il sistema con badge o codice a barre non funziona. «Noi avevamo introdotto il badge, ma l'abbiamo abbandonato: i ragazzi lo dimenticavano, se lo scambiavano, non lo passavano correttamente e quindi non veniva letto. Alcuni, dopo la "timbratura", andavano al bar. Il badge comportava comunque sempre una verìfica umana», dice il professor Antonino Moro, il cui istituto è uno dei fiorì all'occhiello della scuola piemontese. «L'unico sistema dì registro elettronico che davvero funziona è il nostro, che funziona da 5 anni, ma per averlo occorre un computer in ogni aula e docenti preparati per farlo funzionare». Anche il «Pininfarina», che tra l'altro è stato in trattative con Microsoft per la vendita di questo programma autoprodotto, ha assegnato ad ogni famiglia una password per l'accesso ai dati. Ma il sistema è diverso. «Gh studenti spiega il preside - partono tutti come palline verdi sullo schermo. Se alle 8 precise non rispondono all'appello passano in rosso. A quel punto, o hanno un documento che attesta una visita medica o un altro impegno serio, oppure devono usare uno dei permessi che la scuola, in base alla zona di residenza, assegna loro all'inizio dell'anno». Naturalmente, i permessi sono limitati. «Ne diamo 4 a chi abita a Moncaheri, 8 a chi vive nelle borgate e in una certa area di Torino e cintura, 16 a quelli che arrivano col treno, con una divisione deUe aree a cerchi concentrici. Abbiamo capito che gh studenti di questi permessi hanno bisogno». Tutti, con giustificazione o permesso, devono passare in segreterìa. «Senza una delle due cose non entra nessuno: i maggiorenni tornano a casa, i minori restano a scuola e si avvisa la famiglia». Questo sistema - di cui i dischi verdi, rossi e gialli (ritardo) sono solo una piccola parte - consente al genitore coUegato in rete di sapere alle 8,10 se il fighe è effettivamente a scuola, e, per esempio, quah compiti gh sono stati assegnati. Ma permette anche una serie di facilitazioni del lavoro organizzativo: non sovrapporre compiti in classe, riorganizzare l'orario su moduli diversi quando un docente è assente. E altro ancora. Un altro istituto che ha dato la possibihtà ai genitori della lettura a distanza di assenze e ritardi è l'Alberghiero «Giolitti». «Per ora spiega il preside Nicola Sacco - la rilevazione dei dati è manuale, la segreterìa li immette leggendo le schede con una penna ottica. Le famiglie hanno accesso alla situazione del figlio dalle ore 11: sono soddisfatte, ma resta il fatto che non tutte hanno il computer». [m. t. m.l

Persone citate: Antonino Moro, Giolitti, Nicola Sacco, Pininfarina

Luoghi citati: Torino