Il nuoto torinese ricomincia da Atene di Giorgio Viberti

Il nuoto torinese ricomincia da Atene ALCUNI ATLETI AZZURRI POTREBBERO CAMBIARE ARIA, MA I PRINCIPALI CLUB CITTADINI NON SMOBILITANO Il nuoto torinese ricomincia da Atene n partenza Magnimi e Boggiatto, nasce una nuova società Giorgio Viberti La parziale delusione del nuoto azzurro ai Giochi di Atene rischia di condizionare negativamente anche l'attività agonistica nelle piscine torinesi. La città della Mole, che era appena diventata la capitale del nuoto italiano portando numerosi atleti «torinesi» in Nazionale agli Europei di Madrid e poi ad Atene, sta ora vivendo un periodo di involuzione, compUci alcuni episodi extra-tecnici. Fra tutti citianjij la prematura e improvvisa stìomparsa di Andrea yergnano.^timato presidente del Centro Nvtóto Torino, e ^trasferi-' menjQ d|S Larus 'Rdm?!Jff-GIàudió Kcìssel'to, capo alléMtórfe della Rari Nantes Torino (società degh azzurri Magnini, Beccali, Cappellazzo e Facci) e componente dello staff tecnico nazionale. Ma anche la Sisport Fiat Worknet - club degh altri azzurri Alessio e Chiara Boggiatto, Febbraro e loppi - potrebbe lamentare defezioni importanti in vista del 2005. Questi e altri elementi hanno fatto temere un drastico ridimensionamento di investimenti e obiettivi nei tre principali sodalizi torinesi. «Lo escludo - dice invece Walter Rosa Brusin, amministratore delegato della Sisport anche se non siamo soliti trattenere atleti che voghano emigrare altrove». Il riferimento implicito è ad Alessio Boggiatto, il cui 40 posto ad Atene nei 400 misti non ha pienamente soddisfatto. «Ammetto che ci aspettavamo il podio, anche se l'oro era già destinato all'americano Phelps». E' vero che Boggiatto vuole lasciare la Sisport? «Ci sta pensando. Lo incontreremo in questi giomi e decideremo entro un paio di settinufae. Atessio ha numerose offer.té^'lé^tà VàgUandq».*. Resterà ìriVèce la sorella Chfiffà', orinai leader azzurra nella rana, mentre potrebbe andarsene Febbraro. Una partenza eccellente rischia di accusare anche la Rari Nantes Torino. Filippo Magnini bronzo nella 4x200 stile libero e quinto nella finale dei 100 si ad Atene - pare infatti destinato a seguire l'allenatore Rossetto alla Larus Roma. «Nulla è ancora stato deciso - precisa tuttavia Fulvio Albanese, tomato nel mo¬ lo di responsabile tecnico della Rari Nantes -. A giomi ci sarà l'incontro decisivo». Anche Beccari potrebbe cambiare società, resterà invece Cappellazzo. «Una cosa è certa - aggiunge Albanese -: la Rari Nantes non molla di un centimetro, anzi. E abbiamo già preso due giovani atleti: Savino da Udine e Puce da Savona». Pare intenzionato a continuare l'attività agonistica seniores anche il Centro Nuoto Torino, che pure aveva perso un paio di mesi fa il suo capo allenatore Corrado Rosso ed è stato poi sconvolto dalla scomparsa del presidente Vergpuano. Ù nuovo responsabile tecnico sarà Fabrizio CiSri e dovrebbe essere confermato anche il tesseramento di Alessia Regli, pedina di spicco della società. Ma il futuro dei tre principali sodalizi torinesi rischia di essere condizionato anche da un'altra variabile, della quale si parla ormai da qualche mese; la nascita in grande stile di una nuova società che potrebbe reclutare alcuni fra i più forti nuotatori torinesi e anche qualche grosso nome in campo nazionale. Sono già stati decisi la denominazione. Aquatica Torino, e il responsabile tecnico, Corrado Rosso. Manca solo l'affiliazione alla Fedemuoto Itahana, per la quale del resto bisognerà aspettare il 10 ottobre. Sul progetto finora viene mantenuto uno strettissimo riserbo, ma gh obiettivi sarebbero davvero ambiziosi grazie anche al finanziamento di un munifico sponsor e all'appoggio estemo di una personalità molto nota nell'ambiente - non solo sportivo - torinese. La neonata Aquatica potrebbe in sostanza diventare un allettante punto di approdo per alcuni big del nuoto cittadino alla ricerca di nuovi ambienti, ma anche per altri nuotatori azzurri, tanto che da Roma è rimbalzato addirittura il nome altisonante di Massimiliano Rosolino. A giomi si saprà. Intanto però le acque delle piscine torinesi sembrano comunque ribollire di nuovi fermenti: un segno incoraggiante almeno quanto l'interesse sempre alto da parte di genitori e nuovi potenziali praticanti torinesi verso gh sport natatori malgrado le non esaltanti prestazioni olimpiche.