C'è tanta voglia di rinverdire la tradizione della pallanuoto di Enrico Zambruno

C'è tanta voglia di rinverdire la tradizione della pallanuoto IL SUCCESSO DEL SETTEROSA HA COLPITO LA FANTASIA DI MOLTI GIOVANI C'è tanta voglia di rinverdire la tradizione della pallanuoto Enrico Zambruno Una squadra femminile in serie A2, due formazioni maschili in B e una in C. Sotto la Mole, nonostante le immancabili sofferenze riguardanti gli impianti, calotte e palloni gialli hanno da tanti anni una buona tradizione. Anche in società ben avviate da decenni, il ricambio di generazione con i giovani è sempre importante, e grazie all'oro del Setterosa ad Atene molti adolescenti si stanno avvicinando all'acqua a gran velocità. Non spaventa il contatto fisico tra centroboa e marcatore, stuzzica la fantasia la nuotata ad ogni avvio di frazione alla caccia del primo pallone del match: le reti alle Olimpiadi di Tania Di Mario per due settimane sono state più famose di queUe di Shevchenko e Vieri, e l'allenatore Pierluigi Formiconi è stato addirittura preso come modello da diversi commissari tecnici di altre discipline. A Torino la pallanuoto tornerà ad avere la sua casa principale presso la piscina dello Stadio Comunale, da tempo chiusa per ristrutturazione: la vasca è quasi a posto e sarà agibile a partire dal gennaio prossimo. «Finalmente sarà pronto il nostro storico impianto - conferma Marco Filippi, presidente della Torino '81 - e sperando di poter disporre degh spazi acqua come in passato è accaduto per vent'anni saremo lieti di accogliere ancor più atleti di quelli che già ora possediamo. La chiusura di due impianti (Stadio e Olimpica, ndr) in così breve tempo ci ha penalizzato tanto: pur con qualche difficoltà siamo rimasti sempre a galla, ed è questo ciò che conta». Un bel mattone a favore di chi quest'anno deciderà di cominciare con la pallanuoto. «Negh ultimi sette giomi il telefono della federazione è stato incandescente - dice Mattia Aversa, consighere regionale della Fin Piemonte -, si è scatenata una bella bagarre per iniziare a praticare questo sport. Uomini e donne, senza particolari distinzioni: le imprese delle ragazze di Formiconi hanno colpito ambo i sessi. Si sono accorti di come questa disciplina possa essere avvincente; non bisogna essere dei fenomeni nel nuoto e dei giocoheri con la palla in mano: la tecnica si guadagna con gli allenamenti, e di istruttori validi in Piemonte ce ne sono molti». La stagione agonistica per le squadre d'elite torinesi comincerà a breve con i primi allenamenti, mentre l'avvio dei campionati è previsto a partire dal prossimo febbraio: Torino '81 e Libertas Dino Rora militeranno ancora nella serie B maschile, mentre il Quadrifoglio si riaffaccerà a distanza di im po'di anni in C. A tenere alta la bandiera della città nelle categorie femminili ancora una volta l'EiÌlToriho,;che nonostante tanti rischi la stagióne scorsa non è retrocessa ed è-; rimasta in A2. In riva al Po non c'è nessuna con la classe di Giusy Malato oppure di Martina Miceli, ma c'è un gruppo di ragazze che ogni anno si rimette in discussione; un numero di atlete che, stando ai primi contatti giunti in federazione, aumenterà vertiginosamente. Basta un costume ed ima cuffia: ima volta in acqua, poi, la vogha verrà da sola.

Persone citate: Dino Rora, Formiconi, Giusy Malato, Marco Filippi, Martina Miceli, Mattia Aversa, Pierluigi Formiconi, Shevchenko, Vieri

Luoghi citati: Atene, Piemonte, Torino