Mazzata per Kerry «Sparò alla schiena del Vietcong in fuga» di Maurizio Molinari

Mazzata per Kerry «Sparò alla schiena del Vietcong in fuga» SMONTATO L'ATTO DI EROISMO PER IL QUALE OTTENNE UNA MEDAGLIA Mazzata per Kerry «Sparò alla schiena del Vietcong in fuga» Una tv diffonde il rapporto che lo stesso senatore stilò sull'episodio nel 1969. L'ultimo sondaggio assegna ai democratici il 3607o dei voti Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Nuova tegola per John F. Kerry. Il vietnamita che uccise nel Delta del Mekong nel febbraio del 1969, guadagnandosi una prestigiosa medaglia, la Silver Star, non era pronto a fare fuoco con la propria arma né minacciava di colpire dei soldati americani, ma stava banalmente fuggendo e venne colpito alle spalle. L'episodio è uno degli eventi centrali della biografia di Kerry ex combattente in Vietnam. Finora il senatore del Massachusetts lo aveva sempre descritto dandone una versione eroica, spiegando che aveva fatto fuoco perché si era trovato in una situazione nella quale avrebbe dovuto «uccidere o essere ucciso». I veterani del Vietnam che si sono schierati contro, la sua candidatura a presidente degli Stati Uniti hanno affidato alle pagine del libro «Unfit to Command» inadatto a comandare - una versione differente dei fatti, e ora una stazione tv è stata anche di grado di produrre un documento originale dagli archivi dell'Us Navy. Si tratta del verbale che lo stesso Kerry redasse su quanto avvenne per farlo sapere ai propri superiori. La fotocopia dell'originale è da ieri di dominio pubblico. Ecco che cosa scrisse l'ufficiale Kerry in data 28 febbraio 1969: «La barca veloce Pcf 94 si arenò sulla spiaggia nel mezzo di un'imboscata, l'ufficiale in comando Kerry saltò a terra e si lanciò all'inseguimento dei Vietcong mentre altri davano copertura sulla spiaggia, Kerry mede la caccia al Vietcong sulla spiaggia e gli sparò mentre fuggiva, catturando un lanciarazzi B-40 con un proiettile in canna». Il vietnamita dunque fu ucciso da Kerry «mentre fuggiva», non ci fu nessun combattimento-eroico, nessuno scontro a fuoco e l'attuale candidato presidente in quell'occasione non rischiò la vita. Mark Hayman, commentatore tv del «Sinclair Network», ha presentato il documento spiegando agli spettatori che «uccidere un uomo ferito mentre si ritira dal campo di battaglia non è un'azione per la quale la maggior parte dei soldati vanno fieri». Jl, candidato democratico ha subito il nuovo colpo alla propria credibilità perché il verbale dell'Us Navy non era un documento top-secret ed è stato declassificato senza troppa difficoltà appena è giunta l'apposita richiesta da parte dell'emittente televisiva. A tali rivelazioni bisogna aggiun- cere che, secondo il racconto fatto dai veterani anti-Kerry, lo sbarco sulla spiaggia con la barca veloce non fu occasionale ma era stato pianificato la sera prima da parte di un gruppo di soldati che decise che cosa sarebbe avvenuto l'indomani, scegliendo anche a chi sarebbe andata l'ambita medaglia, con il reciproco impegno a mantenere ^èt1 sempre il segreto comune. Per il senatore Kerry continua a piovere sul bagnato. Le rivelazioni dei veterani - a colpi di spot tv che sembrano seguire l'indice dei capitoli di «Unfit to Command» - si accompagnano a sondaggi sem- .pie .più negatjiyi che sjqmbrano preannunciaré un -crollo"dei democratici. L'ultimo, realizzato da «Washington Post» e «Abc News», assegna a Kerry una popolarità nazionale del 36 per cento, con un calo di 18 punti negh ultimi sei mesi. Tradotto nel conteggio degli Stati implica che, secondo «Newsweek», Kerry può essere sicuro al momento di conquistarne appena 8 contro i 20 già saldamente nelle mani dei repubblicani. A questi bisogna sommare l'Ohio - finora considerato decisivo - mentre la Pennsylvania, dove Teresa Heinz è di casa, è contesa in una lotta all'ultimo voto. La conferma della fase calante dei democratici viene dalle mosse dei guru repubblicani, che ormai spingono Bush e Cheney ad andare a parlare in Stati - come il Nevada e il Wisconsin - dove fino a tre settimane fa i democratici sembravano godere di un certo margine di vantaggio.' Nel tentativo di rimontare Kerry indurisce i toni nei confronti di Bush, al quale ieri ha contestato «ca| renza di onestà» tanto nella gesti^fl* della guerra in. Iraq che neU^pagi?Win®T^^ m? programma di riformandola sanità. «Le politiche che Bush si propone di fare sono immorali - ha detto il senatore Kerry - perché hanno come obiettivo togliere il denaro all'assistenza sociale pubblica per aumentare i privilegi dei più ricchi della nazione». II candidato democratico John Kerry sull'aereo della campagna elettorale La Silver Star, la medaglia di Kerry

Persone citate: Bush, Cheney, John F. Kerry, John Kerry, Mark Hayman, Teresa Heinz