Trattativa in discesa, la Borsa premia l'intesa coi piloti di Alessandro Barbera

Trattativa in discesa, la Borsa premia l'intesa coi piloti ILTESORO PLAUDE AL «SENSO DI RESPONSABILITÀ DIMOSTRATO» DAI SINDACATI. ILTITOLO GUADAGNA IL 15,4 PER CENTO Trattativa in discesa, la Borsa premia l'intesa coi piloti Cimeli incassa 52 milioni di risparmi e 289 esuberi Alessandro Barbera ROMA Una trattativa massacrante, partita alle ventitré di lunedì e chiusa più di venti ore dopo fra stop improvvisi, annunci smentiti e colpi di scena. Una maratona per chiudere il contratto dei piloti, punto di svolta dell'intero negoziato Alitalia. Non a caso poco dopo la firma dell'accordo dal ministero dell'Economia è arrivato «l'apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato». Segno che da oggi, salvo intoppi, la trattativa è m discesa. La borsa ne è sempre più convinta; al +7% di lunedì ieri ha rephcato con un + 15,4%, scambi altissimi, e i massimi dell'alino. L'accoi do firmato con i piloti garantirà risparmi di 52 milioni ai euro all'anno e 289 esuberi. Molti di meno dei 450 previsti dal piano Cimoli grazie all'uso di non megho precisate «leve di flessibilità», il ricorso a contratti di solidarietà e prepensionamenti. Se fino a ieri i comandanti Alitalia lavoravano mediamente molto meno dei colleghi europei (477 ore all'anno contro le 630 di British e Lufthansa) in futuro non sarà più così: la sogha media già dall'anno prossimo salirà a 750 ore. Nonostante il sì alla dura piattaforma imposta dall'azienda le sigle dei piloti hanno commentato la firma con toni epici: «Una intera storica capace di riscrivere integralmente le regole non solo di Alitalia, ma dell'intero settore del trasporto aereo nazio- naie», si leggeva in una nota di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl. L'accordo è costato una notte di sonno a più di un sindacalista. Iniziata alle 23 di lunedì, la trattativa è durata per tutta la notte con pause solo per caffé e brioche. Nella tarda mattinata di ieri il primo colpo di scena: un'agenzia scrive che è fatta. In realtà a quell'ora dentro la sala riunioni della Magliana si sta consumando un duro scontro fra le sigle sindacali. O megho di tutti contro l'Unione Piloti, da qualche giorno in rotta con le altre sigle per aver chiestoli commissariamento dell'azienda. Il presidente Notare fa le pulci alla Bozza messa a punto fra le parti. C'è chi lo addita per essersi presentato tardi alla trattativa. L'Up va per la sua strada e prima di firmare vuole far leggere la proposta ai suoi avvocati. Passano le ore, poi nel tardo pomeriggio la schiarita: anche l'Up firma ma preannuncia che vincolerà l'accordo ad un referendum fra i suoi iscritti. La firma vera e propria arriva alle 21, quasi ventiquattr'ore dopo l'inizio del tavolo. La strada per l'accordo è ora spianata, ma ancora lunga. In nottata sono ripartiti i tavoh di assistenti di volo e personale di terra. Su questi ultimi la firma era attesa per la notte, per hostess e steward molto probabilmente si chiuderà oggi, il termine stabihto da Cimoli per scrivere la parola fine sulla trattativa. Da giovedì comincia l'ultima e «deoisHte^fase per la jquale e'è tempo al massimo fino a domenica. A Cimoli basta presentarsi con l'accordo in tasca entro lunedì prossimo, giorno in cui è già convocato un nuovo Consiglio di amministrazione. L'agenda prevede un incontro fra i sindacati e il numero uno fra oggi e domani, subito dopo ci dovrebbe essere la convocazione del governo. Sul tappeto restano gh ammortizzatori sociah e il destino di Alitalia Service. Sul primo punto il ministero del Welfare ha pronto un pacchetto che prevede l'estensione della cassa integrazione al settore e la mobilità breve. Si sta lavorando anche all'istituzione di uno sportello "ad hoc" con le agenzie per l'impiego mentre al Welfare smentiscono la costituzione di un fondo integrativo per i lavoratori in esubero. Improbabile anche l'ipotesi di ricollocamenti nelle aziende statali. I sindacati stanno facendo ogni pressione per cercare di ridimensionare il numero degh esuberi. O almeno di non farlo crescere. L'azienda ne calcola cinquemila circa, ma ad essi potrebbero essere aggiunti parte dei quasi dumemila lavoratori precari sui quali i Verdi ieri hanno chiesto nuovamente chiarimenti. Il vero nodo è il destino di Alitalia Service, la società che controllerà molte aziende prossime alla cessione. I sindacati chiedono garanzie attraverso la costituzione di una holding'che la tenga insieme alla Fly (la società che verrà ricapitalizzata).-Su questo punto,'più di Gimoh} a tenere le cart^coperte è l'azionista Tesoro. Mà'dàlle parti di Via XX settembre c'è chi scommette che alla fine una soluzione buona per tutti si troverà. I NUMERI DI ALITALIA [IESI mi 4844 5384 4310 VALORE PRODUZIONE PROIEZIONI DEL GONIO ECONOMICO mm imm-i mum mism fi» 4895 1139 .Jll?8 1127 1005 1035^^15!?! COSTO DEL LAVORO 1239 RISULTATO OPERATIVO 179 224 276 g -118 -379: -398 -135 DiSPONIBIUTÀ LIQUIDE 93 A FINE ANNO

Persone citate: Cimeli, Cimoli, Magliana

Luoghi citati: Roma