«Trivellare è l'unica via d'usata»

«Trivellare è l'unica via d'usata» «Trivellare è l'unica via d'usata» Il parere di un docente universitario sulle fonti energetiche NOVARA Come conciliare le esigenze ambientali con la necessità di fónti energetiche? Alberto Ciò, docente in economia industriale all'Università di Bologna e direttore responsabile di «Energia», è convinto che non esistano molte alternative: «Il petrolio è ritornato al centro della scena economica, malgrado ci si ostini a parlare d'altro, a cercare vie di fuga attraverso la ricerca di fonti nergetiche alternative e risorse rinnovabili». Ciò, considerato uno dei massimi esperti in materia, ne ha parlato a un recente convegno organizzato da ExxonMobil (al gruppo appartiene anche la raffineria Sarpom di San Martino di Trecate) con l'intervento di esponenti del settore. Tema: «Sicurezza energetica, sviluppo economico e tutela deD'ambiente». Ciò aggiunge: «I pozzi di perforazione nei paesi Opec si stanno riducendo fortemente. Ma non solo in quelli. Nel nostro piccolo siamo passati da 126 del 1986 agli otto attuali. La domanda da porsi è questa: siamo nelle condizioni di permetterci di dimezzare la produzione di idorcarburi? Nel nostro paese stiamo creando tutte le condizioni affinchè le compagnie petrolifere se ne vadano via». Insomma, secondo Ciò è impensabile nei prossimi anni abbandonare l'idea dì poter fare a meno delle risorse petrolifere. «Sembra che si voglia fingere di non sapere e ogni volta parlare d'altro», la riduzione dei pozzi petroliferi non è una caratteristica tipicamente italiana: in tutto il mondo i pozzi ammontano oggi a 2500, la metà di quelli che si contavano nel 1981. «Nei paesi Opec - conclude il docente - dove maggiori sono le potenzialità di ritrovamenti, si sono perforati nel 2003 il O.S1}*) in meno di pozziell'anno precedente». [g. f. q.l

Luoghi citati: Novara, Trecate