sIl saluto a Torino di John e Lavinia Elkann

sIl saluto a Torino di John e Lavinia Elkann DOPO [L MATRIMONIO CELEBRATO DUE SETTIMANE FA NELLE ISOLE BORROMEE sIl saluto a Torino di John e Lavinia Elkann B. .-*» ■■■■''■■.■1:.. ' |UU-'- -y^ ■■n-^---1- ^ ^ -- -«- 'b mqoe ore dì festa con 500 invitati lHWi.'^.-''^ ii(ii»mmii?ii^^^y.f ii Adili Giàmi Armand-Pilon Giarfii TORilfO Uni parola sola: «Bellissimi». La fola assiepata davanti alla Mole Anonelliana, la dice e la ripete qmsi trattenendo il fiato quandf, alla sei e mezzo della sera, Jhn Elkann e Lavinia Borro:qeo si affacciano ed escono in «JTada per salutare Torino, nella iniga notte della loro festa di Zozze, do?0 il matrimonio celeirato due settimane fa sulle kole borromee. «Sono bellissifni». Lui impeccabile nell'elegante completo blu, appena un po' (di gel nei capelli, lei nobile e raffinata in un semplice tailleur pantalone nocciola chiaro, indossato sopra ima maglia testa di moro. Urla dei fotografi: «Più vicini, più vicini». Si abbracciano. Sorrisi per le telecamere. Qualcuno azzarda una mezza intervista. «Perché proprio la Mole, sede del museo nazionale del cinema?». E poi, rivolto à lei: «Come si troverà una lombarda a Torino?». Manca un'ora appena all'arrivo degh ospiti. Non è il monjpnto delle domande. Lei, comùnque, non si sottrae e risponde con un pallido «benissimo»,, lui solleva la mano destra, dice,«Grazie..», poi un informale «Ciad..», e infine saluta un po' tutti,' agitando entrambe le mani e sparisce con la moglie tra gli agenti Digos e gli uomini defla sipurjzza Fiat che presidiano l'ingrèsso. . . Giflóuècehto invitati alla Mole. La cupola è illuminata dai neon róssi dei numeri della serie del matematico toscano Fibonacci, lina dèlie ultime opere di Marie! |ler2 prima della morte. C'entfatà poco, forse nulla, ma alla Studentessa di storia del cinèm che staziona qm davanti dalle q lattro del pomeriggio piace face mtare in chiave romantica la si ina di quei numeri, come ha fat ) il regista Davide Ferrano co: il suo «Dopo mezzanotte», in jramente girato qui dentro: «Igni numero -recita la studenessa - rappresenta la somn i dei due che lo precedono. V. i, soprattutto, il rapporto tra d e numeri consecutivi si avvio la seippre a 1,618, la proporzi ne aurea che, dai tempi dei g: ici, è sinònimo di armonia e eiqt ibrio, il segreto della bellezza iniversale». In questa tipica gimata torinese di metà sette ibre-^ troppo fredda per esser estate, troppo tiepida perché iagià autunno - la gente asco: a estasiata. E sogna. . - Arrivano gh invitati. Dentro, li aspetta un percorso culinario che mescola gusti e, sapori del Piemonte, e che nella sua elegante sempheità rappresenta l'autentica cifra della coppia ElkaimBorromeo e di questa festa nuziale. Scalone, composizioni di fiori e uva, pergolati nel piano d'accoghenza, un cocktail di spiedini di frutta su botti di legno, su un tavolo altri spiedini, squisiti, di verdura. Nel cortile del museo è allestita ima cantina, con vini piemontesi (Bartolo Mascarello) da degustare con fonnaggi dop, focacce, grissini rubata agli aromi, carne cruda taghata al coltello e salumi di Possano. GU ospiti si muovono nei vari ambienti in cui si respira la storia del cinema -dai Lumière a Spielberg, dalla lanterna magica agli effetti speciali, dalla pellicola al digitale -a lóro agio in questo monumentorsimbolo della città, l'opera più metafisica di AntoneUi. Ecco l'aula del tempio, con gh agnolotti del plin di lidia di Guido di Costigliele e i tajarin di Gemma. Ecco la cappella dell'orrore, con i dolci di mandorla («Ossa da mordere»), ecco la Chapelle Cabiria, con al centro una grande forma di torrone. Ed ecco lo spazio sotto la rampa elicoidale, (cioccolota, caffé e grappa Levi con etichetta a mano). La torta, invece, arriva ; con l'ascensore quando sono orr mai quasi le 23: una pista di cioccolato fondente, al latte e bianco con 350 Topolino e 500 di cioccolato di Gobino. E i confetti? Naturalmente non ci sono: Al loro posto, cialde di cioccolato con le iniziali degh spòsi, che andranno a vivere a Villa Frescot, la casa dell'Avvocato AgneUi svola collina torinese. Familiari, amici, stelle dello spettacolo e della televisione, tra gli invitati alla festa, celebrata nella sede del museo del cinema, negli ambienti in cui si respira la storia della celluloide - dai Lumiere a Spielberg, dalla lanterna magica agli effetti speciali, dalla pellicola al digitale. Da sinistra, Lapo Elkann, il fratello di John, con la fidanzata, l'attrice Martina Stella; la giornalista Lucia Annunziata; Anna Agnelli, figlia di Umberto, con Ginevra Elkann. A sinistra, le sorelle Borromeo con il padre della sposa, Carlo. A destra, un particolare della torta che riproduceva modellini della vecchia 500 e della Topolino sulla celebre pista elicoidale del Lingotto

Luoghi citati: Ciad, Piemonte, Torino