Ai piloti il 20% in meno per volare di più di Alessandro Barbera

Ai piloti il 20% in meno per volare di piùLA BORSA SENTE ARIA DI SOLUZIONE E PREMIA IL TITOLO CON UN +7%. UE PIÙ DISPONIBILE AL REIMPIEGO PUBBLICO DEGLI ESUBERI Ai piloti il 20% in meno per volare di piùImI Sul piano Cimoli trattativa notturna, in gioco il ruolo di Service Alessandro Barbera ROMA Come dimostra anche il clima che si respira in Borsa (-(-70Zo e scambi record) il cerchio attorno alla trattativa Alitalia si sta stringendo rapidamente. Ieri sera alla Magliana le sale riunione erano tutte impegnate per i tavoli «separati» sui contratti di piloti, assistenti di volo e personale di terra. Per i primi, a meno di rotture impreviste, si sarà raggiunto un accordo mentre va in stampa questo giornale. In pratica i piloti hanno accettato di lavorare di più e guadagnare il 20-250Zo in meno rispetto a oggi. Il carico di lavoro sarà deciso attraverso il «flight and duty period», una complicata tabella già adottata dalle grandi compagnie europee che tiene conto di parametri come le ore volate e i tipi di tratte. Il limite di impiego annuo si attesterà sulle 750-800 ore, la composizione degli equipaggi sarà nella maggior parte dei voli di un comandante e di un primo ufficiale. Per le tratte al di sopra delle 4200 miglia - verso Giappone, Sud America e poche altre all'equipaggio si aggiungerà un altro primo ufficiale. Questo accordo cambia lo scenario dell'intera trattativa e segnala la volontà di salvare davvero l'azienda dal commissariamento. Fra oggi e domani si dovrebbero chiudere anche gli altri due rinnovi, quelli di assistenti di volo e personale di terra. Chiusi i contratti, la trattativa sarà a metà del guado. Le questioni sul tappeto resteranno due, ma di un certo rilievo: quali e quanti ammortizzatori sociali, ma soprattutto il futuro di Alitalia Service. «Bisogna trovare un assetto societario senza figli e figliastri. Ci vuole un impegno del governo su questo e sulla gestione non traumatica degli esuberi» ha spiegato Sandro Degni della Uilt. Ieri i vertici dei sindacati confederali hanno avuto un lungo confronto per capire il da farsi. Si tenterà di chiudere la trattativa in due fasi: mercoledì l'incontro con Giancarlo Cimoli, giovedì con il governo e l'azionista di maggioranza, il Tesoro. (di risanamento e la ristrutturazione devono andare di pari passo con una holding forte che consenta una gestione unitaria della compagnia» ha spiegato il segretario della Fit Cisl Claudio Claudiani. La costituzione della holding è più di una questione tecnica, perché accettato il prezzo dei cinquemila esuberi (il governo ha quasi pronta l'estensione della cassa integrazione e la mobilità breve) i sindacati vogliono evitame altri nascosti sotto il cappello di Fintecna o di successive cessioni a privati. Sembra di capire che più sarà leggero il tipo di holding proposto dal (finora silenzioso) Siniscalco, più i sindacati alzeranno il prezzo della trattativa. Ad esempio: per accettare la quotazione in Borsa della sola Alitalia Fly ci dovranno essere adegua- te garanzie per il futuro dei dipendenti della Service. Una deUe proposte che avanzerà il governo è quello della creazione di uno sportello «ad hoc» per tutti i lavoratori in esubero. Alcuni hanno ventilato l'ipotesi del ricollocamento in enti pubblici come le Poste, ma su questo punto nella maggioranza c'è più di un mal di pancia, a partire dal ministro del Welfare Maroni. Dalla Commissione europea arriva per il momento un "ni": «Non costituirebbe un aiuto di Stato» a condizione che l'azienda si incarichi di pagare «tutti i costi relativi al licenziamento del personale» compreso il trattamento di fine rapporto. Altro punto interrogativo è il futuro dei quasi duemila lavoratori precari. «Che fine faranno?», si chiedeva ieri il verde Bonelli. L'azienda lascia inten¬ dere di volerne tenere circa la metà ma resta da capire come. I sindacati sono più preoccupati per le sorti dei lavoratori contrattualizzati ma dovranno fare i conti anche con questo problema. Ieri una delegazione di loro è stata ricevuta dal sindaco di Roma Veltroni, dal presidente della provincia Gasbarra e della Regione Lazio Storace, preoccupatissimi per le ricadute occupazionali della ristrutturazione: «Il piano non lascia speranze a migliaia di lavoratori anche se da anni dipendenti Alitalia». Da segnalare infine la reazione (per nulla stupita) del numero uno di Air Franca Spinetta alle parole di Cimoli sul futuro di Alitalia in SkyTeam. «Quella di ritoccare i dettagli di un accordo è una strada normale. Abbiamo iniziato a parlare un paio di mesi fa e abbiamo già fatto qualcosa». I CONTr DEL PIANO CIMOLI 4^ua Ipasseggeri in lìnea Ani di euro) iSilir£Bii£l Pn5Sf* ^m 2008 %2008 iHSlllhOalO 2m su2004 «j2004 jRicavidafraspprto 3293 4.og6 772 23 Ipasseggen in imea *■*?* •••«"»' iKSStopasseggeri ** M m "V HRicavidatrasportomerci .435 556 122 28 iAItri ficavi 485 523 37 8 BConsumimaterialieservizi (3.098) (3.583) (486) (16) ICostodellavoro (1.239) (1.071) 167 14 fAmmortamenti (362) (495) (63)^ (17) |Proventi{oneri)diversi « 5 « u, idigestioneestanz^ * * ™ "* jéllitalìB «K 'r .«r ^ ' V

Persone citate: Cimoli, Claudio Claudiani, Del Piano, Gasbarra, Giancarlo Cimoli, Magliana, Maroni, Sandro Degni, Siniscalco, Veltroni

Luoghi citati: Fintecna, Giappone, Regione Lazio, Roma, Sud America