L'inflazione reale è al 6,2%

L'inflazione reale è al 6,2% L'INTESACONSUMATORI: L'85%MCAMBIAT© IN PEGGIO LE ABITUDINI DI ACQUISTO.;::K L'inflazione reale è al 6,2% j,iilgi Grassia L'85% degli italiani negli ultimi tre*aimi ha cambiato stile di vita in peggio, per colpa del, costante aumento annuo del costo della vita. È quanto emerge da un'indagine sul cambiamento dei consumi curata da Intesaconsumatori. Inoltre, nei primi sette mesi del 2004 il costo della vita sarebbe cresciuto del 6,20Zo cioè il triplo dell'inflazione rilevata dall'Istat. Le famiglie travolte dai rincari rinunciano a molte cose, e una delle prime voci a essere tagliata è quella dei consumi culturali: il 20'}6 degli italiani dice di aver rinunciato nel 2004, rispetto alle abitudini del 2001, a fruire di cinema, libri, ed o giornali, mentre per i viaggi la percentuale defie rinunce sale al 30-35^0. A questi si aggiungono i sacrifìci nei consumi alimentari (-1 S'/fc), dell'abbigliamento (-200Zo) e delle calzature (-400Zo). «Dati allarmanti - spiega Car- lo Pileri, presidente dell'Adoc (una delle associazioni dell'Intesa) - soprattutto se si confrontano con le cifre riguardanti la spesa annua delle famiglie tra il 2003 e il 2004». Secondo Intesaconsumatori questa è cresciuta del 6,20Zo, soprattutto per la salute (-t-10,40Zo) e i trasporti (10,50Zo). Quanto agli alimentari, solo tra luglio e settembre 2004 l'Intesaconsumatori ha rilevato in alcuni grandi centri come Roma, Milano, Bari, Cata¬ nia, Firenze, Latina e Aosta incrementi medi intorno al 4-6lJ6 per la grande distribuzione, con picchi anche del 13'!^ a Bari, e del 3-40Zo per la piccola distribuzione, con picchi del I50Zo a Catania. «Non si riesce a capire la causa dell'aumento dei prezzi tra l'origine della filiera e il consumatore finale - spiega Stefano Masini della Coldiretti-. I dati di Ismea e Istat sono generici e non esaustivi. Ci vuole più chiarezza soprattutto se consideriamo che solo il 220Zo del prezzo al consumo va agli agricoltori, mentre il 51 % finisce alla distribuzione. Bisogna adottare la doppia etichettatura», cioè con il prezzo all'origine e quello finale. Dello stesso avviso il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti: «C'è bisogno di controlli seri. Alemanno è stato molto attento agli interessi dei consumatori, ma deve arrivare ai fatti, controllando sulle speculazioni nelle filiere». M nùmero GUITAUANI CHE HANNO RIDOTTO I CONSUMI CULTURALI

Persone citate: Alemanno, Elio Lannutti, Grassia, Pileri, Stefano Masini

Luoghi citati: Aosta, Bari, Catania, Firenze, Latina, Milano, Roma