Alitalia verso la svolta Vicina l'intesa coi piloti

Alitalia verso la svolta Vicina l'intesa coi piloti STASERA VERTICE POTENZIALMENTE RISOLUTIVO FRACIMOLI E I SINDACATI Alitalia verso la svolta Vicina l'intesa coi piloti Sembra ormai superato lo scoglio delle 800 ore di volo all'anno Ancora qualche dettaglio aperto, ma le parti sono ottimiste Oggi i confederali Osi, Cgil e Uil vedono i responsabili di settore Alessandro Barbera ROMA Accordo vicino, vicinissimo sui piloti. Una serie di contatti informali nel corso del weekend hanno permesso di superare lo scoglio dei limiti di impiego (saranno di circa 800 ' ore all'anno) e, a meno di colpi di scena, oggi i sindacati dovrebbero annunciare il sì formale al nuovo contratto. Mancano alcuni dettagli importanti, come i limiti orari e le tratte giornaliere, ma fra le parti c'è un clima di ottimismo. A giudicare dal duro comunicato diffuso ieri dalle altre sigle, sulla strada dell'accordo manca ancora l'Unione Piloti: «Mette in atto manovre strumentali che mettono a repentaglio il futuro di migliaia di famiglie di lavoratori del gruppo Alitalia». Il sì dei piloti avrà riflessi positivi suU'esito dell'intera trattativa, visto che si tratta del rinnovo più importante e sul quale si erano registrate maggiori divergenze. Il verdetto arriverà al massimo'entro la fine di questa settimana. Se verranno confermate le indiscrezioni che indicano una convocazione a Palazzo Chigi per martedì sera, significa che c'è qualcuno che conta di chiudere anche prima. Il giorno chiave è oggi: alle undici i leader di Cgil, Cisl e Uil, Epifani Pezzotta e Angeletti, si incontrano con i sei segretari di categoria per fare il punto della situazione. Verso sera, alle 18, ci sarà un nuovo incontro fra le nove sigle Alitalia e il numero uno delle risorse umane Massimo Chieli. Il punto più importante all'ordine del giorno resta quello della riorganizzazione societaria: l'azienda ha dato il via libera alla costituzione di una holding che dovrebbe controllare il 510Zo di Alitalia Fly (la società alla quale verranno conferite le attività di volo) e il 490Zo di Alitalia Service, la controllata che verrà successivamente «spacchettata». La maggioranza di quest'ultima (il 510Zo) sarà ceduta a Fintecna, la società nata dalle ceneri dell'Iti. Il più freddo su questa soluzione resta l'azionista di maggioranza, il Tesoro, che ha qualche dub- bio tecnico e non ha ancora dato il via libera definitivo alla proposta. Si tratta di un punto delicatissimo, quello sul quale lo scorso maggio saltò il tavolo di Palazzo Chigi. Anche questa volta, come allora, chi ha più a cuore la questione sono U Sult e la Cgil, i sindacati che contano iscritti soprattutto tì-a'i lavoratori di terra. La soluzione individuata salverebbe, almeno per ora. l'unità aziendale ma in pratica divide i destini delle due società: Az Fly sarà ricapitalizzata, e attorno ad essa crescerà la compagnia di bandiera risanata. Nella Service verranno invece concentrate le società «estemalizzabili», cioè cedibili. Per alcune, come Alitalia Airport ev l'area informatica, Cimoli ha già sul tavolo proposte di acquisto. Su questi passaggi successivi, così come sulla gestione dei debiti pregressi, intervengono i dubbi tecnici di Siniscalco. Mercoledì scade il termine fissato dal quasi-commissario per l'accensione del prestitoponte da parte della tedesca Dresdner Bank. L'appello di Savino Pezzotta a non considerare il termine in modo perentorio è stato accolto: l'accordo informale con l'azienda è di chiudere entro sabato o domenica. A Cimoli importa di aver la firma per il consiglio di amministrazione di lunedì 20. Sul tavolo della trattativa resta ovviamente la questione dei cinquemila esuberi, dalla quale dipende anche il rinnovo dei contratti su assistenti di volo e personale di terra. L'azienda è ferma sulle sue richieste, ma i sindacati sperano fino all'ultimo in un ridimensionamento della cifra. In questo caso saranno deteijninanti la mediazione del governo e il pacchetto di ammortizzatori sociali messo a disposizione. Il provvedimento «è a buon punto», spiega una fonte governativa. Fra le proposte che hanno avanzato informalmente i sindacati c'è quella di attivare una cassa integrazione «a rotazione» per gh assistenti di volo in cambio di meno esuberi (ne sono previsti 1050). Nelle ultime ore al Welfare stanno lavorando anche a una sorta di «fondo integrativo» destinato ai lavoratori in esubero di Alitalia Service. Il sottosegretario Maurizio Sacconi è comunque perentorio: «L'azienda va pesantemente ristrutturata». Parole dure quanto quelle del leader di An Fini: «Ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Il sindacato non può pensare che lo Stato debba sempre intervenire, è necessario che i privilegi finiscano. Diciamo sì al dialogo sociale ma con queste premesse irrinunciabili». GLIESUBER I TAGLI PREVISTI BÌ Fonte: Alitalia Giancarlo Cimoli

Persone citate: Alessandro Barbera, Angeletti, Cimoli, Epifani Pezzotta, Giancarlo Cimoli, Massimo Chieli, Maurizio Sacconi, Savino Pezzotta, Siniscalco

Luoghi citati: Roma