«Italiani ritiratevi o le due donne oggi moriranno»
«Italiani ritiratevi o le due donne oggi moriranno» L'ULTIMATUM DI UN'ALTRA SIGLA ISLAMICA «Italiani ritiratevi o le due donne oggi moriranno» La firma è di una sconosciuta organizzazione per la Jihad islamica Anche in questo caso non ci sono video o foto delle volontarie rapite. Il termine dovrebbe scadere stamane alle dieci e ventinove ROMA «Se entro ventiquattr'ore lo stormo di soldati italiani non si ritirerà dalle terre dell'Iraq, eseguiremo la condanna divina che sarà, se dio vuole, lo sgozzamento delle due donne». E' l'ennesimo comunicato di rivendicazione del sequestro di Simona Pari e di Simona Torretta, il terzo ultimatum nell'arco di poche ore. Se fosse autentico, stamani alle 10,29, dunque, i sequestratori potrebbero eseguire la condanna a morte di Simona Pari e Simona Torretta. Ma che sia davvero autentico nessun notaio può certiKaflb',m assenza di ùnff&to o di un video che mostri le due volontarie italiane. ML - - A firmare rultimatum è stata Tòrg^nizZazione della Jihad islamica in Iraq, sigla sconosciuta come del resto è ignoto il gruppo Ansar al Zawahri che ha sottoscritto il primo comunicato di venerdì, quello nel quale veniva chiesto al governo italiano di impegnarsi per la liberazione deUe detenute irachene in cambio di pochissime informazioni sugh ostaggi italiani. E che ha avuto una risposta positiva da parte di palazzo Chigi. Entrambe le firme dei comunicati fanno riferimento diretto al numero due di al Qaeda, il medico egiziano Ayman al Zawahri. Secondo gli analisti dell'intelligence «è estremamente difficile che chi si attribuisce una sigla così impegnativa poi non abbia alcun rapporto con l'organizzazione e la gestione del sequestro delle due volontarie italiane». In nessuno dei comunicati che fanno riferimento al sequestro delle due volontarie di «Un ponte per...» - il penultimo, anch'esso rivendicato dalla Jihad islamica in Iraq, inoltrato su Internet sabato pomeriggio, indicava in 12 ore il termine ultimo per il ritiro dei nostri soldati dall'Iraq si fa cenno agh altri due ostaggi iracheni, collaboratori delle ong italiane «Un ponte per...» e «Intersos». E quello di ieri, per la prima volta, ipotizza un esito cruento del sequestro se non verranno accolte le richieste dei carcerieri. Naturalmente, va subito detto che, in assenza di una prova - una foto, un video - che confermi che il gruppo che ha rivendicato il sequestro effettivamente Io gestisca, anche Tultiriiàtum di ieri viene valutato dai nostri apparati di inteUigence con molta attenzione, lasciando la porta aperta alla eventugjità~Jche il •'comunicato nonuSia così stringente. Al quinto giorno del sequestro «anomalo» delle due volontarie itahane (e dei due loro collaboratori iracheni) le uniche novità per nulla rassicuranti, in assenza di segnali diversi, sono rappresentate da questa ennesima offensiva mediatica. Ieri mattina, sul sito www.yaislah.org, una chat nella quale spesso vengono veicolate comunicazioni inteme all'universo del radicalismo islamico, è apparso l'ultimo ricatto all'Italia; «Nel nome di dio clemente e misericordioso; organizzazione della Jihad Islamica; comunicato militare. Grazie a dio, padrone dei mondi; preghiere e pietà divine per il capo dei mujahiddin. Noi dell'organizzazione della Jihad islamica in Iraq, al termine della concessione di un periodo di 12 ore di tempo al governo Berlusconi per porre in atto le nostre condizioni, al fine di liberare le due prigioniere, annunciamo che prolunghiamo il periodo (concesso al governo italiano, ndr) di altre 24 ore a partire dalla emissione di questo comunicato. Trascorso tale periodo, se non vedremo Io stormo di soldati italiani ritirarsi dalle terre dell'Iraq eseguiremo la condanna divina, che sarà, se dio vuole, lo sgozzamento delle due donne». II comunicato che, secondo fonti dell'intelligence, sarebbe stato messo in rete a Londra - il sito è una emanazione del Movement for islamic reform in Arabia -, fa dunque riferimento al precedente ultimatum nel quale venivano'-"éoncesse Slvgóverno italiano 12 ore di tempo per ritirare le nostre truppe dalla provinciali Nassirymjyei|eni, rilevano gli analist^4" diversi comunicati hanno subito una radicalizzazione; «Il primo chiedeva al governo italiano di darsi da fare per la liberazione delle detenute irachene in cambio di scarne informazioni sui nostri ostaggi, il secondo prendeva atto dell'impegno italiano sottohneando le difficoltà poste dall'atteggiamento di Bush. Infine, quest'ultimo che non lascia margini di trattativa». «Ciò che compie lo stormo degh italiani in Iraq - prosegue il comunicato di ieri mattina - è il primo ed ultimo responsabile per il sequestro delle due itahane e ciò che avverrà nelle prossime ore è legato al ritiro delle forze itahane dalla terra dell'Iraq. Non accetteremo alternative. Non ci fermeremo e non ci calmeremo fino a quando gli infedeli non avranno lasciato la terra dell'Iraq combattente e fino a quando la gente dell'islam in Iraq non godrà della pace». [g.ru.] - ' .- ' . ;. :: " r : .^wm:? .rji i aeda, il medicò egiziano àlTawahiri. I settembre ha preso Jn ostaggio a Baghdad Simona Torretta e Simona Pari TAWHiD AND JIHAD (Monoteismo è guèrra santa) E' il gruppo del temutissimo militante giordano AbuMusab al Zarjpwì. affiliato ad Al Qaeda. Ad aprile lia rapjto e decapitato l'uomo d'affari americano Nicholas Berg. A giugno l'inteiprete sudcoreano Kim SUn-il. A luglio due camionisti bulgari, ad agosto uno turco. Ha ancora in mano un camionista somalo ANSAR AL SUNNA Gruppo legato ad Al Qaeda che opera nel Nord dell'Iraq. 1123 agosto ha rapito 12 cittadini nepalési, poi giustiziati. E' entrato in scena il 14 ottobre 2003 con un'auto-bomba contro l'ambasciata turca di Baghdad; due morti ^4i^awuyMkjyiM^^ In luglio rapisce e uccide due cittadini pachistani. Poi tocca a Enzo Baldoni. E il 20 agosto ai giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunòt BRIGATE FALLUJAH DELLE BRIGATE DEI MARTfR! DELL'IRAQ il 24 agosto rivendicanoUràjsme cittadino giordano e uno keniano m L'8 agosto rapisce il console irania N In aprile rapisce i quattro "contractóf" italiani e uccide Fabrizio Quattrocchi BRIGATA DELLA RABBIA IRACHENA '. Dal 3 maggio ha in mano hracheno-amencano Aban Elias ESERCITO DELL'ISLAM ■Ha in mano un cittadino giordano MOVIMENTO DI RESISTENZA ARABA Sconosciuto fino allo scorso maggio, quando ha rivendicato l'attentato ih cui è rimasto ucciso IzzadineSaleem; presidente di turno dell'ormai dissolto Gonsigtlo governativo iracheno
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