L'obiettivo principale resta conciliare famiglia e lavoro

L'obiettivo principale resta conciliare famiglia e lavoro Verso una nuova identità della donna e un nuovo ruolo sociale. Il metodo della ricerca condotta tra le astigiane L'obiettivo principale resta conciliare famiglia e lavoro Occorre affermare una cultura basata su valori e specificità al femminile ASTI «Identità della donna cultura delle Pari Opportunità» è il titolo del progetto finanziato dalla Regione Piemonte tramite il Fondo Sociale Europeo (Misura E1, Azione 3.2.1.) che Confcooperative Asti ha intrapreso dal settembre 2003 in collaborazione con il Polo Universitario astigiano, sotto la direzione del professor Guido Lazzarini, coadiuvato dalle ricercatrici Maria Grazia Santagati, Claudia Solare e Anna Gamberini. È stato indagato il ruolo della donna nei differenti ambiti di vita, le motivazioni e le valutazioni del proprio lavoro, la doppia presenza e le possibilità di conciliazione tra realtà domestica e occupazione attraverso equilibri da costruire: in questo verte il significato concreto delle pari opportunità, interpretato come «più opportunità per tutti» per l'affermazione di una cultura comune basata su valori e specificità femminili. La ricerca è stata strutturata in due fasi: la prima, di tipo qualitativo, ha esplorato a fondo le problematiche principali attraverso interviste in profondità semistrutturate a circa 40 donne della provincia astigiana, mentre la seconda, realizzata con una metodologia quantitativa, si è basata sulla somministrazione di un questionario a 550 donne lavoratrici di cui circa la metà appartenenti al mondo della cooperazione. Queste ultime sono state infat¬ ti considerate soggetti privilegiati per studiare e comprendere le dinamiche che caratterizzano il cambiamento sociale attuale cioè il declino del modello casalingamoglie-madre rispetto a un orien- tamento sempre maggiore verso la scelta del lavoro retribuito come prospettiva di vita. Pertanto anche le donne intervistate sono state scelte con un criterio di rappresentatività ri¬ spetto a tutte le diverse realtà lavorative, paralavorative e non lavorative riscontrate nell'odierna configurazione dell'universo occupazionale, tenendo in particolare conto delle categorie svantaggiate e dell'influenza della multiculturalità come uno dei fattori dominanti in questo contesto. Durante la prima fase, le interviste sono state condotte da un, gruppo di donne opportunamente formate che hanno incontrato altre donne in modo diretto, hanno ascoltato i loro racconti di vita partendo dal percorso lavorativo e da quello familiare e raccogliendo proposte di migUoramento per trovare risposte più adeguate a bisogni ed esigenze da loro espresse; nella seconda fase si è proceduto alla costruzione di un questionario/modello a partire dai dati emersi dall'elaborazione delle interviste sull'identità femminile, sul lavoro e sulle pari opportunità, al fine di scoprire la condizione attuale della donna attraverso l'arte del suo equilibrio, sia interiore e personale, sia sociale e collettivo. II professor Guido Lazzarini. A sinistra lo staff «Pari Opportunità» di Confcooperative Asti con il presidente Mario Saccoeil direttore Pietro Cavallero

Persone citate: Anna Gamberini, Claudia Solare, Confcooperative Asti, Guido Lazzarini, Maria Grazia Santagati, Mario Saccoeil, Pietro Cavallero

Luoghi citati: Piemonte