Da un bar di Manila l'idea degli aerei-missile

Da un bar di Manila l'idea degli aerei-missile «EL MUNDO» HA PARLATO CON IL FUNZIONARIO CHE HA INTERROGATO IL TERRORISTA Da un bar di Manila l'idea degli aerei-missile Le confessioni di un membro di Al Qaeda arrestato nelle Filippine dieci anni fa Gian Antonio Orìghi MADRID Gli appassionati di musica filippini che frequentano, al numero 1786 di via Adriatico, l'wUnplugged», un «acoustic bar B- restaurant» vicino alla baia di Manila, probabilmente non lo sanno. Ma il tempio del rock è stato 1' ispiratore dell' 11 Settembre. Sulla facciata, accanto a una grande chitarra rossa, c'è infatti una Piper bianco il cui muso è incastrato nel muro del villino a due piani. E' stato proprio quell'aereo da turismo, che fa da richiamo ai passanti che frequentano una delle zone a luci rosse più frequentate d' Asia, a ispirare l'attacco alle Twin Towers di New York a tre leader di Al Qaeda. L'antiterrorismo locale comunicò a Washington, nel '94, che Bin Laden pensava di colpire con aerei gli Stati Uniti, ma l'allarme non venne preso sul serio. La rivelazione che l'ccUnplugged» è stato il modello fatale per le Torri Gemelle, pubblicata ieri sul quotidiano di Madrid «El Mundo», è venuta con le confessioni di uno dei tre membri del terzetto di terroristi islamici, Abdul Hakim Murad. Gli altri due erano Khalid Sheikh Mohammed, numero 3 dell'organizzazione fino al suo arresto, nel marzo del 2003, a Rawalpindi in Pakistan oltre che il cervello dell'attacco all'America, e suo nipote Ramzi Binalshibh, catturatol'il settembre del 2002 a Karachi, sempre in Pakistan, e fino ad allora uno dei dieci uomini più ricercati al mondo per la strage di tre anni fa. Dieci anni or sono i tre erano a Manila per prepara¬ re una serie di attentati, tra i quali 1' assassinio di Giovanni Paolo II (che doveva visitare la capitale filippina nel gennaio del '95), la distruzione con tritolo della ambasciata d'Israele e l'abbattimento di undici aerei civili americani mentre sorvolavano il Pacifico - nome in codice «Operazione Bojinka» - usando esplosivo inserito in bottigliette di liquido per lenti a contatto. Il covo era stato scelto negli «Apartamentos Josefa», nel quartiere di Malate, a pochi passi dall'ccUnplugged». Mohammed, Binalshibh e Murad, per non destare sospetti, facevano la bella vita spendendo e spandendo montagne di dollari in donne e abiti (mai una visita in moschea). Dopo una notte delle tante di bagordi, durante i quali i terroristi vestivano in smo. king bianco, a Murad arriva la folgorazione. Il terzetto sta passando davanti al ritrovo con il Piper conficcato sulla facciata. E il terrorista dice all'amico d'infanzia Binalshibh: «Perché non far schiantare un aereo nella sede della Cia a Langley, in Virginia?». Secondo i verbali in mano all' antiterrorismo di Manila l'invenzione della nuova e terrificante «arma volante» piace subito e i tre cominciano a studiarla accu¬ ratamente, Mentre Binalshibh sta preparando delle bombe, scoppiai un incendio nell'appartamento (da cui si vedeva benissimo il viale Quirino, dove doveva passare il Pontefice), accorre la polizia. Murad viene arrestato, gli altri due capi riescono a dileguarsi. «Nella sue dichiarazioni il detenuto parlò di piani che prevedevano l'uso di aerei per attaccare gli Usa. Comu¬ nicammo inutilmente l'informazione agli americani - ricorda Rodolfo Mendoza, capo dell' antiterrorismo filippino e che nel '94 conduceva gli interrogatori del terrorista - L' 11 settembre si cominciò a progettare a Manila". Ma i due luogotenenti di Bin Laden non si dimenticano deir«Unplugged» e del progetto di usare i velivoli civili come missili. Soprattutto Mohammed, soprannominato «direttore esecutivo», uno dei pochi a far parte del ristretto gruppo di consiglieri del «principe della morte» grazie anche al suo ruolo di primo piano in attentati come quello contro la portaerei «Uss Gole». Mendóza, quando ha visto sullo schermo le Twin Towers in fiamme, si è ricordato subito di Murad: «Ho pensato: sono stati loro, ci sono riusciti». L'uomo, con due complid poi catturati in Pakistan, doveva organizzare l'attentato al Papa in visita nel Paese Il locale ha il muso di un Piper incastrato nella facciata: «PercHé non fare così con la sede della Già a Langley?» L'antiterrorismo avvertì i servizi segreti americani ma l'informazione non venne presa sul serio a Washington li bar «Unplugged» di Manila cui i terroristi si sarebbero ispirati per gli attentati dell'11 settembre in America