Medici di base e primari nello scandalo dei farmaci

Medici di base e primari nello scandalo dei farmaci IN PROCURA L'ELENCO DEI 221 ISCRITTI AL REGISTRO DEGLI INDAGATI Medici di base e primari nello scandalo dei farmaci Nel mirino i «corsi di formazione» organizzati per promuovere il nuovo antibiotico della Glaxo e per i quali tutti i partecipanti lianno ricevuto regali e gettoni di presenza anche di 1500 euro Giorgio Ballano Nell'elenco arrivato negli uffici della Procura ci potrebbe essere il vostro medico di famiglia, lo specialista che vi chiede 150 euro per una visita privata e persino il luminare che ha ima cattedra all'università. Fra Torino e dintorni sono infatti 221 i medici iscritti nel registro degli indagati per «comparaggio», un reato che - detto in parole semplici - consiste nell'accettare denaro o regali costosi per prescrivere ai pazienti i prodotti di ima determinata industria farmaceutica. In questo caso l'azienda accusata di elargire ai camici bianchi torinesi doni lussuosi e cospicui gettoni di presenza è la veronese Glaxo SmithKline, filiale italiana della multinazionale britannica, uno dei colossi mondiali dell'industria farmaceutica. Nei giorni scorsi sulla scrivania del jP^c^tprÉ!1 'aggiunto Raffaele. Giiariflieilo è arriyatp il fascicolò inviato dalla Procura di Verona, che contiene la (dista nera» dei medici di Torino e provincia (esclusi Pinerolese e Eporediese) sospettati dalla Guardia di Finanza diaver ricevuto denaro in cambio delle prescrizioni. Siccome l'indagine è ancora nella sua fase iniziale si può solo parlare di indizi e sospetti, ma in realtà le fiamme gialle veneziane hanno fornito a Guariniello una gran mole di documenti e atti sequestrati alla Glaxo che proverebbero in maniera inoppugnabile l'elargizione di denaro. In particolare i 221 medici torinesi avrebbero ricevuto «incentivi» monetari per promuovere il Levoxacin, un antibiotico in comprèsse usato per combattere le infezioni delle vie urinarie ma anche contro sinusite, bronchiti e polmoniti. .t.'Ad organizzare gli incontri, [avvenuti fra 2001 e 2002, era • una società di formazione medi^ - la Snamid di Milano - che gli iiilvestigatori ritengono ima àirétta emanazione della Glaxo, una copertura, insomma. Creata ad arte nel 1984 per poter intrattenere rapporti, non sem- pre leciti, con mighaia di medici italiani. Nel novembre del 2001 la Snamid ha iniziato a organizzare incontri nelle varie province italiane (ma anche ali estero) nell'ambito di uno studio «osservazionale e educàzionale» sulla gestione delle infezioni nelle vie urinarie, invitando medici di famiglia e specialisti in urologia. In realtà, secondo le indagini dei finanzieri veneziani, si trattava di sbrigativi incontri nei quali i rappresentanti della Gla¬ xo sottoponevano agli intervenuti un generico questionario e pubblicizzavano il Levoxacin. Al termine dei lavori, i partecipanti del «corso di formazione» ricevevano un gettone di presenza di 1000 o 1500 euro. Dagli accertamenti risulta che dopo questi meeting la prescrizione dell'antibiotico della Glaxo, da poco immesso sul mercato, schizzava alle stelle. Anche se, per correttezza, bisogna sottolineare che non tutti i medici invitati dalla Snamid avrebbero preso i soldi in cambio della promessa di prescrivere e somministrare Levoxacin ai loro pazienti. Qualche «obiettore di coscienza» c'è stato. Tutti coloro che hanno accettato la «proposta indecente» della Glaxo, invece, sono ora iscritti nel registro degli indagati per il reato di «comparaggio». Oltre ai 221 torinesi, la Procura di Verppa,...ha individuato negli elenchi della Glaxo decine e decjne,di medici di altre province piemontesi, da Novsira a Cuneo, da Asti ad Alessandria, e i fascicoli relativi a loro sono stati inviati alle Procure di competenza. A livello nazionale i medici accusati di comparaggio sono oltre 2500. La Finanza ha accertato che la Glaxo investiva molto nei rapporti con i medici. Sotto la voce «promozioni», l'azienda farmaceutica veronese investiva circa 50 milioni di euro l'anno, sicura che tale investimento avrebbe reso 10 volte di più. Nel periodo 1999/2002 aveva messo in bilancio 228 milioni di euro. Nel corso di ima recente conferenza stampa, però, il comandante del nucleo tributario di Venezia ha precisato che «la Glaxo affrontata due anni fa è diversa da quella di o^gi, indirizzata a un marketing in regola e con principi deontologia». La multinazionale, il cui volume d'affari nel 2003 è calato del 20 per cento, passando da 1,5 miliardi di euro del 2002 agli attuali 1,1 mihardi, ha cambiato amministratore delegato e ha modificato la struttura organizzativa. La sede veronese della Glaxo SmithKline, filiale italiana della multinazionale britannica, uno dei colossi mondiali dell'industria farmaceutica

Persone citate: Giorgio Ballano, Guariniello

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Cuneo, Glaxo, Milano, Torino, Venezia, Verona