Il Toro rinasce con i tiri mancini di Pinga di Roberto Condio

Il Toro rinasce con i tiri mancini di Pinga NEL BR!LLANT|AVyiO GRANATA DETERMINANTI I MICIDIALI PALLONI DA FERMO SCAGLIATI DAL BRASILIANO Il Toro rinasce con i tiri mancini di Pinga | Rissi: «Calcia come Junior». Codrea: «È l'arma in più» Roberto Condio TORINO Quattro partite, tra coppa e campionato, sono pochine per emettere sentenze. Però, al Toro che viaggia alla media di 4 gol per gara, sono bastate e avanzate per lanciare alla concorrenza un avvertimento che sa tanto di minaccia: guai a concedere calci piazzati ai granata. Punizioni o corner, non fa differenza: il piede mancino di Finga tornato magico semina il panico nelle aree avversarie e produce raffiche di gol. Già 7, per il momento: uno firmato personalmente più sei offerti con assist teleguidati alle puntuali teste di Marazzina (tre volte). Mezzano (due) e Mantovani (una). Empoli, Genoa e Verona hanno già pagato pedaggio; le altre 18 rivali nel campionato di B, letti i giornali e data un'occhiata a tv e videocassette, cominciano a preoccuparsi e provano ad attrezzarsi per evitare di fare la stessa fine. Concedere al brasiliano un calciò da fermo in zona «calda» significa, correre un pericolo vero, grosso. «È la nostra arma in più - ammette Ezio Rossi -. Ci stiamo lavorando dal primo giorno di ritiro, anche se lo facevamo già nella scorsa stagione. Il fatto è die adesso ci gira bene e soprattutto che André sta battendo magistralmente ogni calcio piazzato. Per quel che mi ricordo, di giocatori che colpivano come fa lui a Torino se n'è visto uno solo. Un altro brasiliano, il suo nome è Junior». Pronti, via e le velenosissime parabole disegnate da Finga hanno subito scavato il gap con la concorrenza. Quanta differenza con la scorsa stagione! Giova ricordarlo: André, con la bandana in testa a coprire le ferite del terribile incidente sull'Ai di inizio giugno, cominciò bene ma si arenò in fretta e comunque azzeccò il primo, assist vincente da fermo soltanto alia 9a di campionato, contro il Cagliari per la testa di Ferrante. Poi, in tutto il torneo ne mise assieme sei (quattro su angolo, due su punizione): tanti quanti ne ha già accumulati in questo avvio di annata. Il nuovo Finga ha naturalmente conquistato in fretta i compagni che ancora non lo conoscevano. Marazzina, il piùbeneficiato dai suoiinviti al millimetro, non finisce di ringraziarlo («Ormai ci intendiamo a occhi chiusi»); Codrea ieri lo ha riempito di parole dolcissime. «Io di gente che calcia bene come lui ne ho vista davvero poca, anche in televisione r assicura il regista romeno -. Ha un modo tutto suo, particolarissimo ma terribilmente efficace, di colpire il pallone. È un fenomeno, André. E per noi può davvero essere un tesoro: nel calcio moderno le palle inatti- ve sono sempre più importanti. Sono la chiave che può pennetterti di aprire partite chiuse, difese bloccatissime. E in questa B mi sa che di situazioni del genere potremmo viverne tante». Ragazzo sveglio, serio e dalla lingua sciolta e brillante, Paul Co- drea in 40 giorni sembra aver già capito tutto del Toro: «Ho visto la Maratona, venerdì sera: un vero spettacolo. Noi però vogliamo più gente allo stadio: cercheremo di convincerla con il gioco e con i risultati. Contro il Verona per me è stato il debutto in casa e ho segnato il gol più bello della mia carriera. Ci ho provato e mi è andata bene: impossibile pretendere di più. Lo dedico a mia sorella Cosmina: a giorni avrà una bimba e io sarò zio per la prima volta. Sono emòaonatissimo». Gran bel momento, questo per il 23enne di Timisoara che l'altro ieri ha segnato la sua 10a rete in 150 partite nei campionati professionistici. «Vero, per il momento va tutto benissimo. Anzi, una cosuccia che mi sta un po' qui ci sarebbe ed è la mia Romania. Ho giocato l'ultima volta lo scorso ottobre contro il Giappone. Il nuovo ct lordanescu non mi "vede" proprio e nemmeno so il perché. Sapete com'è: lui è un generale, non deve spiegazioni a nessuno. Al Mondiale, però, io ci penso, eccome. Spero che il Toro mi aiuti a ritrovare la Nazionale». Una bella ribalta potrà essere anche la Coppa Italia. Martedì pomeriggio al «Delle Alpi» arriva il Chiavo e i granata non si fermano. Allenamento iprì e oggi, con Humberto e Giacchetta arraolabili ma senza Frezza ed Emiliano, che da domani giocheranno per l'Andria in C1. André Finga, 23 anni, domani prolungherà il contratto col Toro fino al 2008. Fer lui, in questa stagione, già 3 gol e 8 assist

Luoghi citati: Empoli, Fermo, Genoa, Giappone, Italia, Romania, Torino, Verona