Schiarita per le hostess nella vertenza Alitalia di Alessandro Barbera

Schiarita per le hostess nella vertenza Alitalia PEZZOTTA: IRRESPONSABILE CHIEDERE IL FALLIMENTO Schiarita per le hostess nella vertenza Alitalia Alessandro Barbera ROMA Ryanair chiama, i giovani piloti (disoccupati) rispondono. Mercoledì scorso, mentre l'azienda faceva sapere che ci saranno esuberi anche fra i comandanti, il numero uno della compagnia low cost, Michael O'Leary, si era rivolto ai dipendenti di Alitalia: «siamo pronti ad assumere piloti, a patto che siano disposti a lavorare di più». Ma a quanto pare finora alle parole non sono seguiti i fatti: le parole di O'Leary «stupiscono» raccontano dal loro sito i piloti «Alitalia Skymaster», la scuola di Alghero che (dovrebbe) formare futuri comandanti. Dovrebbe per due motivi: chi ha mandato il curriculum a Ryanair si è visto rifiutare la domanda di assunzione poiché i brevetti Alitalia non sono stati ancora convertiti da Enac e dunque «non sono riconosciuti all'estero». Una delle tante anomalie italiane: «Tutti i piloti stranieri possono lavorare in Italia, a noi non è permesso farlo in altri Paesi», spiega Marco Veneziani della Uil Trasporti. Chi vuole andare fino in fondo è infatti costretto a fare una integrazione al brevetto in barba all'Europa unica. Non hanno avuto sorte migliore molti fra quelli che speravano di entrare in Alitalia: centoquaranta sono in esubero da più di due anni, novanta lavorano come assistenti di volo precari. Non solo: per poter accedere al corso hanno pagato fino a 75.000 euro più Iva. Iva, fatta pagare ai corsisti, e che ad alcuni deve essere ancora restituita «nonostante una causa vinta», sottolinea Veneziani. «A questo vanno poi aggiunte le promesse mai mantenute dall'azienda sui mutui accesi per partecipare ai corsi». Resta da capire se quei novanta che hanno accettato il posto da assistenti lo perderanno, visto I piloti rispalle offertema il brevenon vale a ndono di Ryanair tto italiano estero che la trattativa sulla ristrutturazione Alitalia finora non ha sciolto il nodo del futuro di quasi 2000 precari. Ieri la trattativa per il rinnovo del contratto degli assistenti di volo si è chiusa con «qualche passo avanti» ed aggiornata a lunedì. Fra le proposte per salvare il posto di circa 1000 tra hostess e Stewart i sindacati proporranno l'attivazione di contratti di solidarietà e la cassa integrazione a rotazione. Al momento della presentazione del piano di esuberi l'azienda annunciò, un po' a sorpresa, che i cosiddetti «stagionali» andavano esclusi dal calcolo dei licenziati. L'azienda sembrerebbe intenzionata a mantenerne una parte (circa la metà) ma se la cifra degli esuberi dovesse essere modificata c'è il rischio che il numero scenda. Molto dipenderà anche dal pacchetto di ammortizzatori sociali che il governo metterà a disposizione. «Seguiamo la vicenda molto da vicino, con serenità ma anche preoccupazione», si è limitato a dire il ministro del Welfare Roberto Maroni. Lunedì ci sarà un nuovo vertice fra i sindacati confederali, e a quel punto si saprà in che tempi le parti si siederanno al tavolo di Palazzo Chigi. Se prima o dopo mercoledì, il giorno fatidico al quale Cimoli vincola il prestito-ponte e la salvezza di Alitalia. «Non c'è nessuna alternativa ad un accordo che serva a rilanciare l'azienda, ad aumentarne la produttività e a renderla più competitiva», ha detto per l'ennesima volta Luigi Angeletti della Uil. «Chi chiede il fallimento è irresponsabile», ha aggiunto Savino Pezzetta. Fra i nodi ancora da sciogliere il futuro assetto societario della compagnia: «Abbiamo avanzato la proposta di fare una holding a maggioranza pubbhca. E'arrivato il tempo che anche il governo dica la sua», ha ammonito il leader della Cisl. I piloti rispondono alle offerte di Ryanair ma il brevetto italiano non vale all'estero

Persone citate: Luigi Angeletti, Marco Veneziani, Michael O'leary, O'leary, Roberto Maroni, Savino Pezzetta, Veneziani

Luoghi citati: Alghero, Europa, Italia, Roma