i e Briatore, le liti in casa di Stefano Mancini

i e Briatore, le liti in casa É» TÉÌSÌSiONE ALLA RENAULT MA ANCHE MONTOYA HA PROBLEMI Trulli e Briatore, le liti in casa I pilota: «A qualcuno farebbe comodo che me ne andassi prima della fine» ilfeam manager replica: «Propongo un test di intelligenza, lo paghiamo noi» Stefano Mancini inviato a MONZA Mare trasparente, Jamo Trulli e Fémando Alonso giocano a pallavólo in acqua, fanno capriole sulla sàbbia, rìdono accanto a Briatore. Le fotografie sono appese nel motorhome della Renault, scattate durante una vacanza nella Villa in Kenya di patron Flavio. E1 l'immagine spensierata, giovane (giovanile) e felice che là Renault ha emanato dal suo ritomo in Formula I nel 2002. L'amore è finito. Ed è pure finito male. «A qualcuno converrebbe che andassi via ma io sono testardo. Vedrete come guiderò», trulli trattiene le parole. Da sei o sette gare, cioè da quando la trattativa per il rinnovo del suo contratto è saltata, sostiene di eàsere sempre stato battuto dal .compagno di squadra. Il quale, combinazione, fino a quel momento aveva sovente «preso la ; come si dice in gergo. EVfce avesse ragione Briatore, [che yede nello spagnolo il primo Pvap'di Michael Schumacher? '«Sicuro, il pilota della Renault adesso è lui - risponde Jamo -. Finché abbiamo guidato alla pari ci siamo divertiti». Sottinteso (e neppure troppo): ora la mia macchina è più lenta della sua. E' successo due settimane orsono a Spa: gran ritmo fino al secondo pit stop, poi all'improvviso la Renault del pilota italiano comincia a perdere due secondi a giro. Eppure nella telemetria non vi è traccia di inconvenienti tecnici. Un mistero. Ancora Trulli: «Qualcuno sostiene che non ci sono più con la testa. E' falso. Oggi ho guidato benissimo, ho preso rìschi enormi, ci ho messo del mio. Da sette anni a questa parte nessun compagno di scuderìa è mai riuscito a starmi davanti in qualifica su questo circuito. Qui sono sempre andato forte e invece da due settimane prendo mezzo secondo a giro». «Briatore sostiene che sono cambiato - continua lo sfogo del pilota abruzzese - che non credo più nella vettura. Quando le cose vanno bene è merito della macchina, quando vanno male è il pilota che non ci crede. La verìtà è che qualcuno vuole arrivare a una rottura prima della fine della stagione». Acida la replica di Briatore: «Propongo un test di intelligenza. Se il nostro obiettivo è arrivare secondi nella classifica dei costruttori, è più facile riuscirci con ima o con due monoposto? Jamo è pagato per correre con noi per tutta la stagione. Nessuno vuole mandarlo via anzitem- pò». Un altro che vive dl1i|[ in casa è Juan Fabio Mon Già l'aimo scorso ha aImunciàtb<^che a fine 2004 se ne sarebbe andato alla McLaren. Per evitare che possa portare via con sé un bagaglio di conoscenze e segreti tecnici, la Wilhams-Blìiw ha deciso di sospenderlo dai test. D'ora in poi «Juancho» guiderà soltanto nei fine settimana di ^^^.^s^^^ Bàlf^chelrìéiìtx^à t^i'tìùé settimane in Cina, làsceràlà^ÉftÈMl!i^l (destii^Ì^^B8#^ dovédovrebbe raggiungerlo prò- prìo Trulli, l'annuncio è atteso la prossima settimana), quindi i collaudi d'ora in poi saranno affidati a Marc Gene e Antonio Pizzonia, che ieri in qualifica ha ottenuto l'ottavo tempo. Ha deluso la McLaren, che in ^e^t»jera tornata al successo fcbh ;^mi Raikkonen. Settima posizione néuo schieraménto di ^ipMitóa4:a per il finlaèdesé-, là decima per David Coulthard. Più. veloci le le BAR-Honda: Takuma Satè è quinto davanti a Jenson Button. Jamot(iil)[i.e Fernando Alciflso:ìp'è «maretta» alla Renault

Luoghi citati: Cina, Kenya, Monza