Tutto pronto per la moschea
Tutto pronto per la moschea MONCALIERI IN COMUNE PERO' DICONO: CI SONO INCONGRUENZE NELLA DOMANDA DI CONDONO Tutto pronto per la moschea La comunità araba: aprirà domenica 19 Giuseppe Legato L'ultimo passo verso l'apertura del centro islamico, si consuma nell'ufficio protocollo del Comune di Moncalieri. I membri marocchini dell'associazione hanno consegnato la domanda di condono immobiliare per lo stabile di via Pininfarina, dove, domenica 19 settembre, è prevista un'inaugurazione sopra le righe con tanto di politici e onorevoli italiani e marocchini. Dal Comune confermano: «E' vero, la domanda è arrivata da qualche giorno. E' ancora ferma al protocollo, ma è stata consegnata». Era l'ultimo tassello per completare un mosaico nato a novembre dell'anno scorso con il compromesso d'acquisto dello stabile di proprietà di una società milanese di piazza Cavour. La notizia fu congelata dalle disgrazie di Nassirya e dall'espulsione lampo di quel Fall Mamour che oggi si gode (si fa per dire) i 30 gradi cu Dakar in un esilio tanto veloce quanto cercato: «Era un periodo difficile - dicono la gente non avrebbe capito». Oggi lo stabile è pronto. Due stuolidi tappeti all'ingresso introducono nelle stanze per la preghiera, rigo- resamente divise tra uomini e donne (Corano docet). Non serve neanche un ultimo lifting, semmai, era la domanda di condono a tenere la comunità con il fiato sospeso, «consegnata - dicono dall' associazione - lo scorso 3 settembre insieme con le ricevute di pagamento delle prime due rate: una allo Stato e una alla tesoreria del Comune. Adesso siamo tutti concentrati sui preparativi». Strappato l'ultimo velo di incertezza, arriva puntuale la presa di posizione del Comune di Moncaheri che, dopo aver privilegiato la linea della prudenza, si trova a dover affrontare le carte, oltre le intenzioni e gli annunci. «Farla la Costituzione - dice il vicesindaco Modesto Pucci -. non si possono disattendere valori e ideali che sono il pilastro di una cultura moderna e democratica». Le parole del sindaco sono sulla stessa linea: «Intanto, niente da contestare a livello ideologico - dice Bonardi - questo deve essere chiaro per non fuorviare l'opinione pubblica. Siamo in uno stato democratico, con dei diritti sanciti, in testa la libertà di culto, che vanno garantiti e tutelati. Il problema semmai è un altro». Quale? «La domanda di condono che è pervenuta presenta incongruenze e anomalie sulle quali intendiamo andare fino in fondo. Mi creda, quello che dico trova credibilità nei primi confronti che ho avuto con i miei uffici. Ci sono dei punti che non ci convincono. Presto sapremo dire di più». In via Pininfarina invece il problema sembra non esistere. La comunità araba non fa che parlare del centro islamico e l'attesa cresce manco fosse una finale dei mondiali. Capannelli per strada, manifesti sui muri e lettere (decine) che sono partite alla volta di personaggi conosciuti e autorevoli Sui volti della gente leggi facilmente l'emozione del debutto: «Apriamo, ha visto? Lo avevamo detto. Siamo stati di parola» dice una donna avvolta nel niqab con in braccio un bimbo di pochi mesi. E poi ancora: «E'una data storica per noi, voghamo che tutto si svolga con tranquillità, con l'augurio che, per quel giorno, le due pacifiste italiane vengano liberate». Messaggi distensivi, ai quali fanno seguito le dichiarazioni del presidente Mohammed Elyandouzi; «Vorremmo che con il Comune si instaurasse un rapporto di collaborazione, di dialogo. Sarebbe l'ultimo desiderio prima dell'apertura». L'imam Mohammed Elyandouzi Nif Lo stabile dove sorgerà il centro islamico di Moncalieri
Persone citate: Bonardi, Fall, Giuseppe Legato, Mamour, Modesto Pucci, Mohammed Elyandouzi
Luoghi citati: Comune Di Moncaheri, Comune Di Moncalieri, Dakar, Moncalieri
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