Neonata in vendita a una mamma-nonna

Neonata in vendita a una mamma-nonna QUATTRO FERMI A CROTONE. LA PICCOLA CEDUTA PER 10 MILA EURO Neonata in vendita a una mamma-nonna Al centro dell'inchiesta una giovane coppia di clandestini bulgari «E giallo. Forse la bambina era destinata a un'altra persona» Rocco Valenti CROTONE Perché mai una donna di 59 anni, una persona con figli grandi e «sistemati», avrebbe dovuto comprare una neonata da una coppia di bulgari clandestini, che da qualche tempo vivevano alla periferia di Crotone, accampati in una roulotte? E' questo l'interrogativo a cui gli investigatori della squadra mobile di Crotone stanno cercando ima risposta plausibile. Una risposta che diventerebbe il movente per un reato che loro - si dicono certi - hanno già appurato, vale a dire l'acquisto della piccola (di tre mesi appena) attraverso una ragazza bulgara di 21 anni in attesa di permesso di soggiorno. Diecimila euro e la bimba è passata di mano. Gli uomini di Nino De Santis, capo della Mobile crotonese, hanno fermato e portato in carcere la presunta acquirente, una cinquantanovenne (separata dal marito) con residenza a Crotone e domicilio altrove, i genitori naturali della bimba (oltre alla piccola di cui si sono disfatti hanno cinque figli, il più grande di 13 anni) e l'intermediaria. L'accusa è pesante: tratta di persone e riduzione in schiavitù, reati per i quali si rischiano da otto a 20 anni di carcere. Stamattina il giudice per le indagini preliminari deciderà sulla richiesta di convalida del fermo fatta dalla procura. Perché, dunque, la cinquantanovenne ha acquistato quella bimba, come avrebbe confennato la mamma naturale? Di certo non per appagare il desiderio di maternità, considerato che la donna ha figli grandi. Era forse destinata a qualcun altro? Per ora è giallo su questa neonata partorita a giugno e registrata all'anagrafe di Crotone dai genitori naturali, entrambi clandestini e senza fissa dimora. La vicenda è venuta alla luce dopo una soffiata. Gli agenti sono quindi riusciti a risalire all'identi¬ tà della madre della piccola (che sulle prime ha finto di cadere dalle nuvole, nonostante da un marsupio del marito fossero spuntati 8800 euro, una somma per la quale non hanno saputo dare alcuna spiegazione), e poi a quella della presunta intermediaria: da un numero di telefono trovato sul cellulare di quest'ultima i poliziotti sono risaliti alla donna crotonese, che si è presentata in questura dopo aver saputo che la stavano cercando. E proprio in questo lasso di tempo, secondo la ricostruzione della polizia, la cinquantanovenne ha riportato la bambina all'intermediaria. La bimba sta bene e ora del suo caso si occupa il Tribunale per i minori di Catanzaro, mentre della vicenda giudiziaria si occuperà la Direzione distrettuale. «Un reato turpe ha commentato il procuratore di Crotone, Franco Tricoli - che è legato alla miseria: lascia intravedere sullo sfondò un commercio di esseri umani che in alcuni casi finisce per alimentare il mercato degli organi, della pedofilia, dell'accattonaggio». La procura: «Un reato che lascia intravedere il commercio \ degli organi e della pedofilia» La conferenza stampa alla questura di Crotone sul caso della bambina venduta

Persone citate: Franco Tricoli, Mila Euro, Nino De Santis, Rocco Valenti

Luoghi citati: Catanzaro, Crotone