Battaglia a suon di musica di Paolo Ferrari

Battaglia a suon di musica Battaglia a suon di musica :' quella che si combatterà martedì 14 tra Micrologus e Art Ensemble of Soccavo ENTRE aspre battaglie si consumano in tante I parti del mondo, un confronto pacifico, gradevole e fraterno è proposto da Settembre Musica sotto U titolo «Kronomakia - la battagha del tempo», che chiama a battersi sul confine tra modernità e tradizione l'Ensemble Micrologus e Daniele Sepe con U suo Art Ensemble Of Soccavo. L'appuntamento è in programma martedì 14 aUe 21 al Conservatorio Giuseppe Verdi, con bighetto a 15 euro per il posto unico numerato. Accomuna i contendenti la jrande attenzione riservata ala musica proveniente dal basso strato delle nostre società, dal mondo contadino e da quello dei diseredati urbani. Una sensibilità che attraverso percorsi differenti si è avvicinata al jazz, al rock, ai suoni balcanici come ai «Carmina Burana». Nato vent'anni fa sulla scorta di eccitanti esperienze comuni vissute alla festa del Calendimaggio di Assisi, l'Ensemble Micrologus ha ormai status intemazionale, curriculum discografico e versatilità da colosso deUa musica mediterranea. Al suo intemo convivono strumenti di provenienza rurale europea, come la ciarameUa lucana, la cornamusa galiziana, la lira calabrese e U tambureUo, suggestioni cosmopohte dettate da Unti arabi, bendir e darabuka, la vocazione medievale deU'arpa gotica, del flauto traverso e del salterio: tutti insieme a suonare sul sottile fUo che lega le partiture scritte all'intenzione musicale, le note alla società, la tecnica agh stati d'animo. Far rivivere, non interpretare, dunque. Sul sentimento, suUo spirito, suU'intreccio con la vita di tutti i giorni gira d'altronde anche l'arte di Daniele Sepe, cresciuto con lo storico Gruppo Operaio di Pomighano d'Arco, poi passato nelle file deUa new wave napoletana più attenta al funky e da una decina d'anni protagonista di dischi e tournée animati da ritmo e ironia, ricerca storiografica e soluzionijazz, rumore e melodia, città e campagna. Attorno a lui si è consolidata la formazione Art Ensemble Of Soccavo, complice di dischi apprezzati in ambito intemazionale, da «Vite perdite» a «Lavorare stanca», fino al recente «Anime candide». Cavalcate disinvolte tra gh accenti reggae e rap cresciuti nei centri sociali, U rock, la tradizione, la lingua e U dialetto che hanno conquistato anche Salvatores, Martone, Ferrano, Vacis e Baricco, con i quali Sepe ha interagito per colonne sonore cinematografiche e teatrali. Detto deUe armi con cui si combatte la «Kronomakia», ecco U campo di battagha. Un terreno misto, daUa cui mappa occhieggiano saltareUo marchigiano e tarantella «guappa». Carmina Burana e suite galiziana, Kurt WeiU e «La Manfredi- na» del XIV secolo, il Bregovic di «Ederlezi» e l'anonima «Stella Splendens» tratta dai canti di peUegrinaggio aUa Madonna Nera di Montserrat. NeU'infuriare del confronto tra strumenti acustici e attrezzature elettriche, spiccano due voci femminili incaricate di esaltare le melodie: Patrizia Bovi sul fronte deU'Ensemble Micrologus e la svedese Auli Kokko dalla parte dell'Art Ensemble Of Soccavo. In tutto, sul palco deUa sala di piazza Bodoni salgono 14 artisti. Paolo Ferrari UN PACIFICO SCONTRO TRA MODERNITÀ' TRADIZIONE Daniele Sepe in Conservatorio con il suo Art Ensemble of Soccavo

Luoghi citati: Assisi