Mehta, Maazel, Quartetto Arditti di Leonardo Osella
Mehta, Maazel, Quartetto Arditti SETTEMBRE MUSICA Mehta, Maazel, Quartetto Arditti La Terza di Mahler per la Bayerischés venerdì 10 La Filarmonica Toscanini esegue Dvorak e Respighi NI ELLA programmazione di un Festival come Settembre Musica il pubblico si aspetta una serie di grandi eventi rappresentati dalla partecipazione di nomi dalla indiscussa celebrità. Zubln Mehta è uno di loro e Torino gode abbastanza frequentemente del privilegio di averlo tra i suoi graditi ospiti. In questo cartellone, anzi, il direttore indiano ba assicurato la sua presenza in due serate alla testa della prestigiosa Bayeriscbes Staatsorcbester. Oltre cbe nel concerto straussiano di giovedì 9, si ripresenta sul podio del Lingotto venerdì 10 alle. 21 per eseguire la «Terza Sinfonia» di Gustav Mabler. Per l'occasione deve essere sottolineata la collaborazione del Teatro Regio, che scbiera il suo validissimo Coro femminile ed il Coro di voci bianche la cui gestione condivide con il Conservatorio Giuseppe Verdi; le due compagini canore sono dirette da Claudio Marino Moretti. Decisivo è poi l'apporto del mezzosoprano Marjana Lipovsek. E' uno dei concerti-clou del cartellone. La Sinfonia è divisa in modo inusuale in sei tempi, il primo dei quali, in un lussureggiare di suoni, evoca il risveglio primaverile della natura. Il secondo e il terzo sono dedicati alla contemplazione dei fiori' e degh animali del bosco. Un'atmosfera di mistero ammanta il successivo tempo, affidato alla voce di mezzosoprano e basato su un testo di Friedrich Nietzsche tratto da «Così parlò Zarathustra», cui fa da contraltare il festoso canto di donne e bambini. Il finale è affidato all'orchestra e corona il grande affresco con un tema di nobile solennità. Un altra «bacchetta» che rac- coglie entusiastici consensi in tutto il mondo è Lorln Maazel. La programmazione originaria del concerto di lunedì 13 (Lingotto, ore 21) prevedeva che ai suoi cenni ci fosse la grande Orchestra Filarmonica di New York. Invece il complesso americano ha rinunciato alla tournée in Europa e così lo stesso Maazel ha richiesto di poter avere a disposizione l'Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini; detto fatto. Cambierà anche la scaletta, che era stata impostata inizialmente totalmente su Ciaikovskij. Ora invece gh autori prescelti sono due, Dvorak e Respighi, con tre pagine di assoluta popolarità. Del primo sarà presentata la «Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95», conosciuta con il sottotitolo «Dal nuovo mondo», in quanto influenzata dalle sensazioni che il compositore boemo assunse durante la sua permanenza americana come direttore del Conservatorio di New York. Il nome di Ottorino Respighi sarà legato a due dei suoi celebri poemi sinfonici ispirati alla capitale d'Italia, «Le fontane di Roma» ed «I pini di Roma». Entrambi quadripartiti, giocano soprattutto sul colore orchestrale, che rivela l'insegnamento di un maestro come Rimskij-Korsakov. Le «Fontane» si annunciano con quella di VaUe Giuba, descritta ai primi albori al passaggio di un gregge (nel 1916 a Roma si vedevano ancora le pecore); Fontana del Tritone è un episodio sfolgorante che evocano un rincorrersi di ninfe e tritoni al sole del mattino; reminiscenze mitologiche animano anche «Trevi al meriggio», col passaggio del carro di Nettuno; e sono i quieti suoni del tramonto a Villa Medici a chiudere il poema sinfonico. L'avvio dei «Pini» è l'irrompere chiassoso del gioco di bimbi a Villa Borghese, al quale segue il misterioso rito di preghiera che sale dal profondo di una catacomba; il canto dell'usignolo in una notte di plenilunio risuona tra i pini del Gianicolo; infine i filari di alberi che costeggiano la via Appia diventano testimoni del trionfale ingresso in Roma di una legione consolare di ritomo da una vittoriosa spedizione in Oriente. Tra le presenze più illustri al Settembre è da segnalare anche quella del Quartetto Arditti (Irvine Arditti e Graeme Jennings ai violini, Ralf Ehlers alla viola, Rohan de Saram al violoncello), che compartecipa ah'omaggio a Paul Celan (Conservatorio, giovedì 16) e propone, mercoledì 15 alle 17 neh'Aula Magna del Pohtecnico, brani di Ligeti, Andriessen e Cage. Leonardo Osella Maazel guida la Toscanini lunedì 13
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