Ribellioni e poesie dall'America Latina di Manuela Gandini

Ribellioni e poesie dall'America Latina LUCCA Ribellioni e poesie dall'America Latina Manuela Gandini ""^ la mappa indiretta e mim accidentata di una metropoli diffusa e conmma flittuale, che ha tanti nomi, e si estende lungo tutti i paesi dell'America Latina dal Nicaragua al Venezuela, dalla Colombia all' Honduras. Una sorta di cartografia accidentata e non scritta emerge dalla mostra ((Produciendo Reahdad», curata da Marco Scotini e organizzata da Ida Pisani dell'associazione Prometeo di Lucca, alla chiesa sconsacrata di San Matteo. Trenta artisti latinoamericani ricostruiscono il clima di tensione e resistenza alle dittature locali e registrano il battito della vita comune nelle sue molteplici contraddizioni. La loro arte è focalizzata su realtà, politica e controinformazione. Il lavoro del gruppo 24/7 consiste nel raccogliere tutti i documenti di protesta redatti nel subcontinente per la ricostruzione di un polo di ricognizione all'interno di una chiesa (lo spazio espositivo) che appare più come un collettivo anni settanta o una fabbrica in disuso, che un ex luogo di culto. All'inaugurazione, Carolina Caycedo (Colombia) incita¬ va la popolazione lucchese, con degh altoparlanti su strada, a esprimere ciascuno la propria protesta e, nel frattempo, il messicano Erick Beltràn ricopriva una via del centro con manifesti neri sui quali è stampata la parola ((menzogna». Tuttavia, nell'intento ben riuscito del curatore, l'impegno politico e sociale è alleggerito da note poetiche di grande intensità come il doppio video del panamense Brooke Alfaro, che ha chiesto a due gang rivali di Panama City, di cantare separatamente la medesima canzone. In entrambe le video-proiezioni, poste frontalmente, si notano gli stessi movimenti dei due gruppi e pian piano emerge, dalla mimica che va rallentando, l'assurdità del conflitto tra simili perché i due gruppi sono identici. Quando scompare l'audio e i gesti si fanno lentissimi, si disvela tutta la drammaticità dei volti nascosta dietro le espressioni beffarde. Dal lavoro di Jota Castro (Perù) fatto sulla distruzione dei miti, alla sinistra lotteria per la vincita di una bara, orchestrata dal guatemalteco Anibal Lopez, il lavoro dei sudamericani si mostra non globalizzato, ma indirizzato verso tradizioni locali o modalità metropolitane estreme e contemporanee. Le condizioni di emergenza - emerse ad esempio dall'azione estrema di Rosemberg Sandoval che strofina un barbone su dei grandi fogli per tracciare un disegno astratto - si rivelano come carburante necessario per il recupero passionale dei diritti dell'esistenza collettiva e individuale. «HogarDulceHogar» di Ronald Moràn Produciendo Realidad Lucca, Sedi varie Lun-sab 10,30-13,16-20 Fino ali 2 settembre

Persone citate: Brooke Alfaro, Erick Beltràn, Ida Pisani, Lopez, Marco Scotini, Ronald Moràn, Rosemberg Sandoval