Tassista ucciso, una pista in Spagna

Tassista ucciso, una pista in Spagna INUTILI PERO' FINORA LE RICERCHE. L'OMICIDIO A GIUGNO VICINO A GAVI, LA VITTIMA AVEVA 36 ANNI Tassista ucciso, una pista in Spagna Riconosciuto in Costa Brava il ligure accusato del delitto Emma tamagna ALESSANDRIA E' vivo, ma ogni tentativo per rintracciarlo è finito nel nulla. Lo hanno cercato anche in Spagna, dove era stato segnalato. Ma senza risultato. Aldo Montessoro, 55 anni, ex vigilante dell'ospedale San Martino di Genova, da oltre due mesi è ricercato con l'accusa di aver ucciso il tassista Alessandro Garaventa, anche lui di Genova, freddato a 36 anni con quattro colpi di pistola nella sua auto, n delitto avvenne davanti a una villa di Monterotondo di Gavi, in provincia di Alessandria. Non lontano da quel luogo abita il padre di Montessoro. Un'esecuzione ancora avvolta nel mistero. E senza un movente. Avvenuta alla fine dell'ultimo viaggio di «Gamma 88». Il taxi era partito alle 23 del 23 giugno dalla stazione genovese di piazza Principe. Poche ore dopo il dehtto. Montessoro è scomparso il 27 giugno. Quel giorno ha telefonato alla cognata da una cabina di Bussana, sulle alture di Sanremo, dicendole: «Sono io l'ultimo cliente del tassista ammazzato, ma non l'ho ucciso». Il 30 giugno la magistratura di Alessandria (del caso si occupano il procuratore della Repubblica Michele Di Lecce e il sostituto Riccardo Ghia) sospettando di lui dopo l'identikit ricostruito sulla base delle testimonianze rese dai colleghi della vittima, ha firmato un ordine di fermo per omicidio volontario . Montessoro, però, aveva già fatto perdere le tracce. A fine luglio, una coppia'genovese in vacanza in Spagna, a Loret de Mar, in Costà Brava, lo hanno visto lì. Al rientro in Italia hanno riferito la circostanza a un amico poliziotto: «Era lui, lo abbiamo riconosciuto perché per mesi andando la sera a passeggiare con il nostro cane lo incontra¬ vamo mentre anche lui portava a spasso il cane. Ci si fermava a fare quattro chiacchiere. Il suo volto ci è rimasto impresso». La coppia abita nella zona di salita inferiore Santa Tecla, vicino al Pronto soccorso di San Martino e dove il vigilante viveva con la famiglia prima della fuga. La polizia di Genova ha inviato una squadra in Spagna, ma Montessoro non è stato trovato. Era davvero lui? Se sì, dov'è ora? La donna in un interrogatorio ha ripetuto il racconto al magistrato alessandrino. Che però non condivide appieno le sue certezze: potrebbe trattarsi di una somiglianza. Quand'anche sia proprio Montessoro l'uomo visto in Spagna come vive? Qualche soldo ce l'ha perché prima di sparire ha racimolato contante (pare abbia impegnato beni di famiglia), ma la latitanza ha costi molto alti. Inizialmente si era pensato che potesse essersi ucciso. Perché aveva fatto sapere di essere «gravemente malato». Circostanza poi non confermata. Che sia ancora vivo lo prova anche il fatto che in un biglietto indirizzato alla moglie, a cui ribadisce la propria innocenza, non fa cenno a propositi suicidi. A distanza di giorni dalla fuga i carabinieri hanno rinvenuto davanti alla stazione Porto Maurizio di Imperia lo scooter di Montessoro: c'erano tracce di sangue. I Ris di Parma le hanno prelevate e si attende l'esito delle analisi, che riguardano anche alcuni capelli trovati all'interno del casco. Sono stati sottoposti all'esame del Dna per stabilire se coincidono con quelli rinvenuti nel taxi di Garaventa. Sui vestiti sequestrati in casa di Montessoro sono state individuate tracce di polvere da sparo. «Sono sufficienti a incastrarlo» dicono gh inquirenti. «Assolutamente no - replica Giuseppe Lanzavecchia, legale del ricercato la polvere potrebbe essere stata lasciata dai colpi esplosi durante un'esercitazione al poligono, l'ultima risalente al 6 giugno». Il giallo continua. Lo ha visto una coppia mentre era in vacanza «Lo incontravamo spesso a Genova quando portavamo fuori il cane Siamo sicuri che era lui» L'unica certezza è che l'uomo è ancora vivo Si attende l'esito degli accertamenti del Ris su reperti individuati sullo scooter usato per la fuga Il luogo in cui è stato assassinato il tassista genovese Alessandro Garaventa