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tWASHINGTON ACCUSA IL GOVERNO DEL SUDAN E CHIEDE «MISURE» ALL'ONU Powell mostra il rapporto che testimonia il perdurare delle violenze nel Darfur Powell: nel Darfur è ancora in corso un genocidio " «Nel Darfur è avvenuto e probabilmente è ancora in atto un genocidio». Parlando a Washington di fronte alla commissione Esteri del Senato il Segretario di Stato, Colin Powell, ha pronunciato ieri un duro atto di accusa contro il Sudan. «Nella regione del Darfur le donne vengono violentate, i villaggi dati alle fiamme, i neri sono vittime di atrocità - ha detto Powell - da parte delle milizie arabe note come Janjaweed ed il governo sudanese ha la responsabilità di quanto sta avvenendo». Le indagini svolte fra i profughi hanno portato il Dipartimento di Stato ad accertare che «tre quarti dei mille intervistati» imputano alle truppe regolari sudanesi complicità con la guerrìglia araba nel saccheggio di villaggi, distruzione di raccolti ed avvelenamento dei pozzi. I profughi giunti in Ciad sono 2,2 milioni e le vittime fra gli africani cristiani animisti del Darfur sono almeno 50 mila. «Siamo di fronte ad un'operazione ben coordinata - ha sottolineato Powell - e non a episodi di violenza occasionale». Il Congresso di Washington aveva già parlato di «genocidio» il 22 luglio e il passo di Powell ha coinciso con la scedlta di far circolare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione nella quale gli Stati Uniti chiedono all'Onu di svolgere un'indagine e minacciano l'adozione di «misu¬ re» punitive contro il Sudan se le violenze non avranno termine ed i responsabili non saranno identificati e condannati. Il termine «sanzioni» non è stato inserito nella bozza nel timore di opposizione da parte della Cina - che potrebbe opporre il veto - e del Pakistan ma il Dipartimento di Stato per «misure» intende ritorsioni internazionali contro l'industria petrolifera sudanese e l'invio di una forza di pace interafricana di quattromila uomini, tremila soldati e mille agenti di polizia da dispiegare a breve nella regione del Darfur. «Troppe vite sono andate perdute, non possiamo perdere altro tempo, la comunità internazionale unirsi ed deve agire, il Sudan ha la maggiore responsabilità per la catastrofe in atto» ha aggiunto Powell.

Persone citate: Colin Powell, Powell