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99 IL CAMPIONATO CADETTO NELL'ANALISI DELL'ALLENATORE CHE PREZIOSI HA LICENZIATO A SORPRESA Luigi De Canio haguidato il Genoa nella prima fase di Coppa Italia Dopo il 3-3 con il Toro che ha sancito l'eliminazione rossoblu è stato esonerato intervista Guglielmo Buccheri SAREI sorpreso se, a fine stagione, non vedessi il nome del Torino fra le tre squadre promosse in A I granata avranno anche la fortuna di non dover partire al grido «ammazziamo il campionato» eoa come, invece, succede altrove». L'analisi sulla B di Luigi De Canio è quella di un tecnico fino a due settimane fa in corsa, sulla panchina della società regina del mercato: il Genoa. Al suo posto c'è Cosmi, Oggi è spettatore di un campionato mai così interessante e ricco di novità. Tante, a cominciare dalla volata per la A: come disegnerebbe la griglia di partenza? «In compagnia del Torino, il Genoa è la formazione più accreditata per il grande salto. Foi, vedo un gruppetto guidato dal Modena, nonostante i quattro punti di penalizzazione, e dal Ferugia» «Hanno capito la lezione e non falliranno» De Canio: vedo i granata protagonisti, ma attenti all'insidia del playoff» ^éfe ^utte 'e Press'on'sarann0 ^^ l in attacco c'è da seguire con attenzione il giovane Quagharella in un settore che potrà sfrutta«La lista sarà lunga anche perchè la crisi che sta attraversando il nostro calcio costringerà ancor ^éfe P^^ per il Genoa, che con Cosmi ha risolto i problemi di tifoseria E gente come Quaglìarella, Maniero e Marazzina può fare la differenza Balzaretti avrà un anno in più, Mantovani è rimasto: il tasso tecnico della squadra è di prim'ordine, come il centrocampo, grande 99 99 A Genova il presidente Preziosi ha fatto le cose in grande. «La forza dei rossoblu è quella di poter unire qualità a quantità. Fotranno contare su giocatori di esperienza come Lamouchi, suggerito dal. sottoscritto alla dirigenza, e su giovani interessanti. E poi, con Cosmi in panchina al mio posto, anche il feeling con i tifosi è sistemato: per lavorare in un ambiente come Genova uno dei segreti sembra essere quello di poter contare su un tecnico dal grande temperamento». E i segreti del Torino? «Già l'anno scorso i granata partirono per centrare la promozione. Fini male, ma in questa nuova avventura potranno sfruttare l'esperienza negativa dello scorso campionato: sapere che le maggiori attenzioni saranno tutte per la novità Genoa è un vantaggio non da poco». Che voto darebbe all'organico di Rossi? «Una voto alto, altissimo. Il centrocampo è di primissimo piano, in attacco c'è da seguire con attenzione il giovane Quagharella in un settore che potrà sfruttare la voglia di riscatto di gente come Maniero e Marazzina. Balzaretti avrà un anno in più. Mantovani, alla fine, è rimasto: fra partenze e nuovi arrivi, la quahtà della squadra non è certo diminuita». Quali squadre potranno recitare il copione delle sorprese? «Penso all'Arezzo, forte di una promozione a suon di record e spinto dall'entusiasmo di tutto l'ambiente, ma anche l'Ascoli farà molto bene. Direi pure la Triestina, ma ormai mi sembra più giusto considerare la squadra cu Tesser fra le conferme». Quali gli attacchi da primato? «Il Genoa per il suo assortimento là davanti e lo stesso discorso vale per il Torino. Poi metterei gh attaccanti di Arezzo, Catania e Salernitana». E i giovani che si faranno notare? «La lista sarà lunga anche perchè la crisi che sta attraversando il nostro calcio costringerà ancor di più i club di B a dare spazio a volti nuovi. Da Pepe a Benjamin, da Eliakwu a Jimenez, da Sinigaglia a Galloppa, i ragazzi ci faranno divertire». La convince la novità dei playoff e playout? «Di positivo c'è che molte squadre saranno costrette a mantenere alta l'attenzione per tutta la durata del campionato e, in chiave promozione, l'obiettivo sarà quello di arrivare almeno fra le prime sei per potersi giocare l'ultimo posto valido per la A. Sotto il profilo psicologico, invece, chi arriverà quinto o sesto sarà avvantaggiato rispetto alla terza o quarta della stagione: dover, infatti, rimettere in discussione la promozione anche davanti a otto o nove punti di vantaggio (i playoff non si faranno soltanto se fra la terza e la quarta ci saranno da dieci a più punti di distacco, ndr) non è mai una bella cosa».

Luoghi citati: Arezzo, Catania, Genova, Italia